40 cervi in paesino aquilano sommerso da neve

ALFEDENA (L'AQUILA) - Vede dalla finestra un cervo aggirarsi per le strade del paese, ma quando esce fuori di casa si accorge che, in realtà, gli esemplari sono almeno 40, scesi dalla montagna per cercare cibo o, forse, perché spaventati dai lupi affamati. A fare la singolare scoperta è un bambino di 10 anni, residente ad Alfedena (L'Aquila), paesino di 800 abitanti a circa 900 metri di altezza, che fa parte del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

I ruminanti si sono spostati, per pochi minuti, nelle strade del paese, dove al momento c'é oltre un metro e mezzo di neve, con le macchine totalmente ricoperte dal manto bianco e i cartelli stradali appena visibili. "Appena svegli, verso le 8 di questa mattina - racconta la signora Angelarosa, madre del bambino - abbiamo alzato le tapparelle e mio figlio ha iniziato a guardare fuori dalla finestra. Mi ha chiamato, dicendo di vedere un cervo. All'inizio ero un po' incredula, ma siamo usciti fuori al balcone e abbiamo scoperto che in realtà era un branco di almeno una quarantina di esemplari, tra maschi e femmine".

"C'é chi ha detto che i cervi, dal parco, siano arrivati in paese per cercare cibo - spiega la donna -, mentre altri sono convinti che siano fuggiti dalle loro solite zone, perché spaventati dai lupi affamati. In ogni caso, ad Alfedena sono rimasti poco tempo. Quando alcuni cani, infatti, hanno iniziato ad abbaiare, i cervi si sono messi in fila indiana e si sono allontanati, facendo perdere le loro tracce". "Nella vita non mi era mai capitato di vedere dei cervi in un centro abitato. Proprio per questo ho tirato fuori la macchinetta fotografica e, insieme a mio figlio, ho iniziato a scattare all'impazzata. E' stata un'emozione unica - conclude Angelarosa - un'esperienza indimenticabile".
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Bellissimi questi eventi della natura

Qui abbiamo ormai adottato una famiglia di volpi: sono un paio d'anni che scorazzano per le nostre campagne.
E che dire degli scoiattoli o tassi....

... e della casetta dei sette nani....

avete notato il cartello in alto a sx

...e qui continua a piovere...

Che meraviglia!
Dolci ricordi...
Nella campagna di mio nonno a Velletri c'era la tana di una volpe, aveva due ingressi, se ti affacciavi da una parte lei usciva dall'altra.
Nel giardino della casa di Terracina, a due passi dal parco del Circeo, invece ogni tanto compariva un riccetto o un toporagno e qualche serpentello innocuo ci lasciava la pelle della muta...

di ricci ne trovo un infinità...quello che mi piacerebbe è riuscire a crescere una gazza ladra...

Framusician ha scritto:Che meraviglia!
Dolci ricordi...
Nella campagna di mio nonno a Velletri c'era la tana di una volpe, aveva due ingressi, se ti affacciavi da una parte lei usciva dall'altra.
Nel giardino della casa di Terracina, a due passi dal parco del Circeo, invece ogni tanto compariva un riccetto o un toporagno e qualche serpentello innocuo ci lasciava la pelle della muta...

Velletri, Terracina, ma allora sei mezza burina pure tu?!
Velletri conosco poco, ma il mare di quelle parti decisamente meglio, anche se ormai sono anni che non vado a Terracina (che invece era il luogo di mare di mia madre), e a Sabaudia l'ultima volta ci sarò stata 3 annetti fa:la fila in macchina sulla Pontina per andare e tornare nun se regge!

I miei nonni materni erano di quella parte del Lazio che all'epoca faceva parte dell'Abruzzo... poi Mussolini ridisegnò le regioni e l'assegnò al Lazio ma loro affermavano di essere abruzzesi. Nonna era di Posta, oggi in provincia di Rieti, nonno ora non mi ricordo ma comunque di quelle parti lì.
Il nonno, vincitore di concorsi incallito e che non volle mai fare la tessera fascista, girò con la nonna che era maestra mezza Italia, e così mia mamma è nata a Bolzano dove per volontà del duce ogni anno fatto valeva doppio per la pensione , lo zio a Montelanico e se ne vergognava . Quando nonno diventò cancelliere, lavorò anche a Castelnuovo di Porto e vivevano nel castello (sai che bello ).
Alla fine scelsero Velletri perchè c'erano tutte le scuole superiori oltre che il tribunale, e ci costruirono casa. Loro dicevano che Velletri pagò per non farsi assegnare alla Ciociaria... così si diceva, comunque è giusto l'ultimo dei Castelli Romani.
A Terracina avevamo la casa delle vacanze che nonno fece costruire, bellissima, con tutto il giardino intorno, al Lido d'Enea.
Era la più grande di tutte, a specchio, metà per noi e metà per lo zio, dietro nonno ci aveva fatto l'orto.
Sabaudia per me non merita la fama che ha, molto meglio Sperlonga!
Quei posti ce l'ho nel cuore, altro che Calabria, mamma volle vendere mannaggia.

alexmarubium ha scritto:di ricci ne trovo un infinità...quello che mi piacerebbe è riuscire a crescere una gazza ladra...

Pure a me piacciono... Vedi se te la rubi dal nido!