JOSE' DEROSSINHO VINCE ANCORA

Con una Roma ancora più Mourinhana di quando c'era Mourinho vinciamo finalmente il Derby ed è giusto festeggiare fino a notte fonda.
Dopo troppo tempo senza vittorie non si può andare per il sottile prendiamoci questa vittoria strappata con i denti e con la grinta e portiamocela a casa esaltando gli aspetti agonistici, l'impegno, la voglia di non mollare, tutti aspetti ereditati dalla vecchia gestione e riemersi nel momento opportuno.
Però non si può sottacere sul modo con cui abbiamo condotto la partita, azione decente in tutti i 90 minuti una sola: quella che ha smarcato Anghelino per il cross da cui poi è scaturito il corner e il gol di Mancini (gol ovviamente su palla inattiva).
Per il resto confusione nessuno padrone del centrocampo, nessuno comanda il gioco e fa efficace raccordo tra difesa e attacco con Pellegrini e Cristante a lungo latitanti in un oscurissimo lavoro così oscuro che io per larghi tratti dell'incontro pensavo che non giocassero proprio. Non so la prima palla toccata da Pellegrini nel primo tempo forse è stata verso il 20 minuto.
Per quanto mi riguarda questo tipo di vittorie non riescono proprio ad esaltarmi oggi si è  visto pochissimo calcio , 0 giocate tecniche di spessore e anche un certa ritrosia a provare l'azione risolutiva quando potevamo affondare la Lazio invece di buttarla in caciara e perdita di tempo come abbiamo fatto negli ultimi minuti ( altra abitudine Mourinhana). Insomma da migliorare c'è molto e bene ha fatto De Rossi a sottolinearlo come a sottolineare la pessima prestazione di Lecce, che poi questi giocatori siano forti è bene che lui lo dica ma è palesemente una bugia solo pochi lo sono gli altri non sono all'altezza di una Roma che vuole competere oltre una vittoria risicatissima di un Derby.