Mario Monicelli si è suicidato

bardamu ha scritto:beh io se vuoi ti consiglio di vedere due suoi grandi film, La Grande Guerra e I Soliti Ignoti. Il primo soprattutto dà uno splendido ritratto degli Italiani durante la Prima Guerra mondiale, la prima vera occasione in cui si tentò di fare gli Italiani e accanto a questo la follia della guerra. Veramente molto significativo.

PS: rileggendo il mio post sembrerebbe quasi che voglia addurre ragioni "pubbliche" al gesto di Monicelli. Niente di tutto questo. Ma il suo carattere probabilmente l'ha portato a cedere di fronte a una lotta inutile: sopravvivere a se stesso a quell'età con nessuna motivazione degna. Era profondamente laico. Non ha voluto nemmeno i funerali. Da parte mia grande rispetto.

"la grande guerra " è uno dei miei film preferiti

ancora un augurio e un grandissimo grazie a questo straordinario(nel vero senso della parola) artista e grazie delle risate e dei pensieri che mi hai fatto fare con i tuoi meravigliosi film

IMMORTALE

altro che i minchioni registi di fiction per bambini

claudio52 ha scritto:Il grande regista stava ricoverato all'ospedale San Giovanni a Roma al reparto di urologia.Quest'oggi si è buttato dal balcone della sua camera Nato nel 1915.Anche il padre è morto suicida nel '64.
Condoglianze alla famiglia di questo grande artista

non mi ero accorto del post e ne ho aperto uno mio, ma un saluto a questo "gigante" lo volevo fare

grazie

claudio52 ha scritto:Condivido e rispetto il gesto del grande regista.A 95 anni,con tutti i problemi legati all'età è sopraggiunto anche questo tumore e ha trovato la via giusta per risolvere i suoi problemi.
@ per trecci
A 20,30,40 anni trovo giusto a combattere le malattie,anche quelle più gravi perchè fisiologicamente ci si può salvare.Succedesse a me a 48 anni,farei come te, ma quì si sta parlando di un essere umano di 95 anni.
Lo ricordo dopo il terremoto di Aquila.Accidenti, che verva che aveva,in un'intervista alla TV,incitava gli Aquilani a rimboccarsi le maniche,smettere di piangere e cominciare a ricostruire.
Nei suoi films,ha raccontato le vere storie dell'Italia della guerra e del dopo-guerra.Nei suoi films,secondo me,ha unito gli italiani e ha ridotto il gap culturale nord-sud.
Nel mio testamento biologico,ho avallato l'eutanasia e donare quei pochi organi efficenti
ONORE A MONICELLI

Volevo rispondere a Trecci ma leggo ciò che ha scritto Claudio e straquoto senza aggiungere altro.

claudio52 ha scritto:Condivido e rispetto il gesto del grande regista.A 95 anni,con tutti i problemi legati all'età è sopraggiunto anche questo tumore e ha trovato la via giusta per risolvere i suoi problemi.
@ per trecci
A 20,30,40 anni trovo giusto a combattere le malattie,anche quelle più gravi perchè fisiologicamente ci si può salvare.Succedesse a me a 48 anni,farei come te, ma quì si sta parlando di un essere umano di 95 anni.
Lo ricordo dopo il terremoto di Aquila.Accidenti, che verva che aveva,in un'intervista alla TV,incitava gli Aquilani a rimboccarsi le maniche,smettere di piangere e cominciare a ricostruire.
Nei suoi films,ha raccontato le vere storie dell'Italia della guerra e del dopo-guerra.Nei suoi films,secondo me,ha unito gli italiani e ha ridotto il gap culturale nord-sud.
Nel mio testamento biologico,ho avallato l'eutanasia e donare quei pochi organi efficenti
ONORE A MONICELLI

Il testamento biologico in Italia non c'è. Al più puoi donare gli organi. Ma sai chi fu il primo che smosse gli animi affinchè oggi noi si possa donare gli organi? Fu Don Carlo Gnocchi che donò, quando ancora non si poteva, i suoi occhi (le cornee per la precisione) ad un ragazzo di Roma (grazie al cielo romanista) che riprese a vedere. Fu davvero difficile visto il veto della legge ma i poliziotti che seguirono il medico che doveva compiere l'intervento e che aveva con se queglio organi fecero quello che un uomo di buon senso avrebbe fatto ovvero fecero finta di perdersi. Quindi come vedi dalla fede (Don Carlo) e dalla polizia non sempre arrivano cattive azioni.

Tornando al discorso, secondo me l'età non c'entra nulla. Guarda Borgonovo, non guarirà mai e lo sa lui come lo sappiamo noi, non mi sembra che faccia una vita facile come i suoi cari ma nonostante tutto lotta come non mai e non vuole saperne di lasciarsi andare. Borgonovo non ha 95 anni...

Chi lotta contro mali incurabili deve avere non solo il nostro rispetto ma anche una società che gli permetta di farlo a lui e ai suoi familiari.
Chi fa una scelta diversa, di mollare di fronte a una disgregazione fisica totale, fa un'altra scelta, rispettabile anch'essa.
Scelte dure e coraggiose entrambe e entrambe da permettere.

Ognuno deve poter regolarsi secondo la propria coscenza.

Nessuna delle due scelte sopra sommariamente descritte è "per la vita" o "contro la vita" ... sono scelte personali che non devono essere disquisite da altri se nonnche dalle persone direttamente coinvolte.

trecci ha scritto:

claudio52 ha scritto:Condivido e rispetto il gesto del grande regista.A 95 anni,con tutti i problemi legati all'età è sopraggiunto anche questo tumore e ha trovato la via giusta per risolvere i suoi problemi.
@ per trecci
A 20,30,40 anni trovo giusto a combattere le malattie,anche quelle più gravi perchè fisiologicamente ci si può salvare.Succedesse a me a 48 anni,farei come te, ma quì si sta parlando di un essere umano di 95 anni.
Lo ricordo dopo il terremoto di Aquila.Accidenti, che verva che aveva,in un'intervista alla TV,incitava gli Aquilani a rimboccarsi le maniche,smettere di piangere e cominciare a ricostruire.
Nei suoi films,ha raccontato le vere storie dell'Italia della guerra e del dopo-guerra.Nei suoi films,secondo me,ha unito gli italiani e ha ridotto il gap culturale nord-sud.
Nel mio testamento biologico,ho avallato l'eutanasia e donare quei pochi organi efficenti
ONORE A MONICELLI

Il testamento biologico in Italia non c'è. Al più puoi donare gli organi. Ma sai chi fu il primo che smosse gli animi affinchè oggi noi si possa donare gli organi? Fu Don Carlo Gnocchi che donò, quando ancora non si poteva, i suoi occhi (le cornee per la precisione) ad un ragazzo di Roma (grazie al cielo romanista) che riprese a vedere. Fu davvero difficile visto il veto della legge ma i poliziotti che seguirono il medico che doveva compiere l'intervento e che aveva con se queglio organi fecero quello che un uomo di buon senso avrebbe fatto ovvero fecero finta di perdersi. Quindi come vedi dalla fede (Don Carlo) e dalla polizia non sempre arrivano cattive azioni.

Tornando al discorso, secondo me l'età non c'entra nulla. Guarda Borgonovo, non guarirà mai e lo sa lui come lo sappiamo noi, non mi sembra che faccia una vita facile come i suoi cari ma nonostante tutto lotta come non mai e non vuole saperne di lasciarsi andare. Borgonovo non ha 95 anni...

Il testamento biologico in Italia non esiste, ma a casa mia,i miei figli sanno come devono comportarsi se mi dovesse succedere qualcosa.
Mi parli di Borgonovo.I suoi muscoli non funzionano più,ma se ce la facesse,secondo me,sono sicuro che anche lui la farebbe finita.Comunque sulla SLA,stanno facendo ricerche prodigiose e bene fa ad aspettare.Nel 1985 in Italia c'erano 500.000 malati di Aids(ma quasi tutti giovani) e di questi 500.000 nè sono morti ad oggi,più di 300.000.Le ricerche specifiche sono andate a buon fine e vorrei che fosse così anche per i malati di SLA.

Trecci, lo sai che ho sentito con le mie orecchie un sacerdote dire che la Chiesa ammette il suicidio per disperazione, motivo per cui acconsente ai funerali in certi casi di suicidio?
Contesteresti anche i sacerdoti che celebrano questi funerali, anche se autorizzati da chi di competenza nella Chiesa?

Framusician ha scritto:Trecci, lo sai che ho sentito con le mie orecchie un sacerdote dire che la Chiesa ammette il suicidio per disperazione, motivo per cui acconsente ai funerali in certi casi di suicidio?
Contesteresti anche i sacerdoti che celebrano questi funerali, anche se autorizzati da chi di competenza nella Chiesa?

Vero Però le loro anime andranno in Purgatoio,se non sbaglio

Beh, in Purgatorio, si purgano un po'... e poi potranno andare in Paradiso, no?

Trecci, nun t'arrabbia', dai!

E poi, se il suicida lo fa per non gravare sulla famiglia, non si può parlare di "estremo sacrificio" e andare in cielo per "direttissima"?

quattrotretre ha scritto:E poi, se il suicida lo fa per non gravare sulla famiglia, non si può parlare di "estremo sacrificio" e andare in cielo per "direttissima"?

No,perchè devono mettere un balzello da pagare Ho dato la dritta a Tremonti

claudio52 ha scritto:

quattrotretre ha scritto:E poi, se il suicida lo fa per non gravare sulla famiglia, non si può parlare di "estremo sacrificio" e andare in cielo per "direttissima"?

No,perchè devono mettere un balzello da pagare Ho dato la dritta a Tremonti

Beh, non credo che Tremonti possa farci qualcosa, l'assoluzione vera te la può vendere solo la Chiesa, tutte le altre assoluzioni sono "Made in Taiwan".

quattrotretre ha scritto:

claudio52 ha scritto:

quattrotretre ha scritto:E poi, se il suicida lo fa per non gravare sulla famiglia, non si può parlare di "estremo sacrificio" e andare in cielo per "direttissima"?

No,perchè devono mettere un balzello da pagare Ho dato la dritta a Tremonti

Beh, non credo che Tremonti possa farci qualcosa, l'assoluzione vera te la può vendere solo la Chiesa, tutte le altre assoluzioni sono "Made in Taiwan".

Bello tutto il dialogo!

Framusician ha scritto:

quattrotretre ha scritto:

claudio52 ha scritto:

quattrotretre ha scritto:E poi, se il suicida lo fa per non gravare sulla famiglia, non si può parlare di "estremo sacrificio" e andare in cielo per "direttissima"?

No,perchè devono mettere un balzello da pagare Ho dato la dritta a Tremonti

Beh, non credo che Tremonti possa farci qualcosa, l'assoluzione vera te la può vendere solo la Chiesa, tutte le altre assoluzioni sono "Made in Taiwan".

Bello tutto il dialogo!

Comunque, anche il tumore! Attaccare un novantacinquenne!

E infatti...

andreafalciani ha scritto:Chi lotta contro mali incurabili deve avere non solo il nostro rispetto ma anche una società che gli permetta di farlo a lui e ai suoi familiari.
Chi fa una scelta diversa, di mollare di fronte a una disgregazione fisica totale, fa un'altra scelta, rispettabile anch'essa.
Scelte dure e coraggiose entrambe e entrambe da permettere.

Ognuno deve poter regolarsi secondo la propria coscenza.

Nessuna delle due scelte sopra sommariamente descritte è "per la vita" o "contro la vita" ... sono scelte personali che non devono essere disquisite da altri se nonnche dalle persone direttamente coinvolte.

prendo spunto da questo post di Andrea con il quale mi trovo perfettamente d'accordo.
come si può pensare che qualcuno sia contro la vita o a favore della morte?
in queste occasioni emerge sempre la contrapposizione tra cattolicesimo e laicismo (il primo è una pura ideologia come tutte le religioni, il secondo non lo è ma può diventarlo se quel "-ismo" che lo definisce comincia a trascendere dalla razionalità per trasportare tutto il resto dalla sua parte). Non è così. La gerarchia ecclesiastica, cosa diversa dalla Fede, tenta di imporre ad altri, anche ai non cattolici, una dottrina e tutti i comportamenti dottrinali che ne derivano. Ma i laici non vogliono costringere i cattolici a morire, a divorziare, ad abortire; è la Santa Romana Chiesa Apostolica, la Chiesa di Roma, che vuole arrogarsi il diritto di stabilire le norme del comportamento di tutti, anche di coloro che cattolici non sono e non vogliono essere, tentando di trasformarle in leggi civili i comportamenti dottrinali, ideologici, che la stessa "raccomanda" (impone) ai propri fedeli.
I laici rivendicano solo il diritto alla propria scelta, sacrosanta come sacrosanti sono i comandamenti di Santa Romana Chiesa, al di là dei "misteri" della vita e della morte, che misteri non sono affatto per i laici, perché sono appunto ritenuti fatti biologici. La Fede insegna altro... bene, i fedeli scelgano quello che vogliono. Se poi vogliamo più correttamente parlare del "mistero dell'esistenza" in sede filosofica, facciamolo ma sono dispute che interessano studiosi, scienziati, teologi... qui si rivendica un diritto civile di cittadinanza, esprimersi nella propria libertà di scelta consapevole.
E allora, chi sono i prepotenti? Chi vuole imporre a chi? Chi si dichiara detentore di un modello ideologico assoluto, del migliore dei mondi possibili (per dirla alla Voltaire)? Chi opera nel rispetto del libero arbitrio?

Cerezo74 ha scritto:

bardamu ha scritto:beh io se vuoi ti consiglio di vedere due suoi grandi film, La Grande Guerra e I Soliti Ignoti. Il primo soprattutto dà uno splendido ritratto degli Italiani durante la Prima Guerra mondiale, la prima vera occasione in cui si tentò di fare gli Italiani e accanto a questo la follia della guerra. Veramente molto significativo.

PS: rileggendo il mio post sembrerebbe quasi che voglia addurre ragioni "pubbliche" al gesto di Monicelli. Niente di tutto questo. Ma il suo carattere probabilmente l'ha portato a cedere di fronte a una lotta inutile: sopravvivere a se stesso a quell'età con nessuna motivazione degna. Era profondamente laico. Non ha voluto nemmeno i funerali. Da parte mia grande rispetto.

"la grande guerra " è uno dei miei film preferiti

ancora un augurio e un grandissimo grazie a questo straordinario(nel vero senso della parola) artista e grazie delle risate e dei pensieri che mi hai fatto fare con i tuoi meravigliosi film

IMMORTALE

“Una bella botta, una bella rivoluzione non c’è mai stata in Italia. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, dappertutto meno che in Italia… Vorrei qualche cosa che riscatti questo popolo che è sempre stato sottoposto, che è trecento anni che è schiavo di tutti… Ma il riscatto è doloroso, esige sacrifici… se no vada alla malora, come sta andando, da ormai tre generazioni…” (Mario Monicelli).

bardamu ha scritto:

andreafalciani ha scritto:Chi lotta contro mali incurabili deve avere non solo il nostro rispetto ma anche una società che gli permetta di farlo a lui e ai suoi familiari.
Chi fa una scelta diversa, di mollare di fronte a una disgregazione fisica totale, fa un'altra scelta, rispettabile anch'essa.
Scelte dure e coraggiose entrambe e entrambe da permettere.

Ognuno deve poter regolarsi secondo la propria coscenza.

Nessuna delle due scelte sopra sommariamente descritte è "per la vita" o "contro la vita" ... sono scelte personali che non devono essere disquisite da altri se nonnche dalle persone direttamente coinvolte.

prendo spunto da questo post di Andrea con il quale mi trovo perfettamente d'accordo.

SONO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO CON LA VOSTRA LINEA DI PENSIERO

giova77 ha scritto:

bardamu ha scritto:

andreafalciani ha scritto:Chi lotta contro mali incurabili deve avere non solo il nostro rispetto ma anche una società che gli permetta di farlo a lui e ai suoi familiari.
Chi fa una scelta diversa, di mollare di fronte a una disgregazione fisica totale, fa un'altra scelta, rispettabile anch'essa.
Scelte dure e coraggiose entrambe e entrambe da permettere.

Ognuno deve poter regolarsi secondo la propria coscenza.

Nessuna delle due scelte sopra sommariamente descritte è "per la vita" o "contro la vita" ... sono scelte personali che non devono essere disquisite da altri se nonnche dalle persone direttamente coinvolte.

prendo spunto da questo post di Andrea con il quale mi trovo perfettamente d'accordo.

SONO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO CON LA VOSTRA LINEA DI PENSIERO

anch'io, mi ero perso il post di Andrea

bardamu ha scritto:

Cerezo74 ha scritto:

bardamu ha scritto:beh io se vuoi ti consiglio di vedere due suoi grandi film, La Grande Guerra e I Soliti Ignoti. Il primo soprattutto dà uno splendido ritratto degli Italiani durante la Prima Guerra mondiale, la prima vera occasione in cui si tentò di fare gli Italiani e accanto a questo la follia della guerra. Veramente molto significativo.

PS: rileggendo il mio post sembrerebbe quasi che voglia addurre ragioni "pubbliche" al gesto di Monicelli. Niente di tutto questo. Ma il suo carattere probabilmente l'ha portato a cedere di fronte a una lotta inutile: sopravvivere a se stesso a quell'età con nessuna motivazione degna. Era profondamente laico. Non ha voluto nemmeno i funerali. Da parte mia grande rispetto.

"la grande guerra " è uno dei miei film preferiti

ancora un augurio e un grandissimo grazie a questo straordinario(nel vero senso della parola) artista e grazie delle risate e dei pensieri che mi hai fatto fare con i tuoi meravigliosi film

IMMORTALE

“Una bella botta, una bella rivoluzione non c’è mai stata in Italia. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, dappertutto meno che in Italia… Vorrei qualche cosa che riscatti questo popolo che è sempre stato sottoposto, che è trecento anni che è schiavo di tutti… Ma il riscatto è doloroso, esige sacrifici… se no vada alla malora, come sta andando, da ormai tre generazioni…” (Mario Monicelli).

Framusician ha scritto:Che perdita sì.
Ma... in nome del libero arbitrio, sapendo che qualcuno mi criticherà per quello che sto per dire, affermo che secondo me ha fatto la cosa migliore.
Davanti alla possibilità o alla quasi certezza (non possiamo noi saperlo) di avere mesi di sofferenza e di triste declino fino alla morte, egli ha scelto di farla finita in un attimo.
All'incirca un mese o forse due fa stavo pensando che se dovessi trovarmi un giorno in condizioni da dover essere un peso e una pena, soprattutto per figli e parenti... e soprattutto avendo avuto già tanto dalla vita e non volendo negare la "vita" agli altri, e senza prospettive di miglioramento, ma solo di morte prossima e certa, molto probabilmente prenderei questa decisione.
Si parla di eutanasia, qui invece sarei io a decidere della mia sorte senza coinvolgere nessuno.
Ora devo andare a scuola, che brutta giornata.

più o meno quoto

quattrotretre ha scritto:Perchè, vivere di dolori lancinanti, non avere il controllo del proprio sfintere, e stare attaccato a tubicini, bombole ecc. è vita?

vorrei vedere tanti "credenti" come sarebbero felici di ricevere in dono dal signore 8 0 10 anni di vita come un geranio come Eluana o Welby