Vigliacchi schifosi

Davvero senza parole.

Se esiste una giustizia,
i colpevoli devono finire nelle mani
dei padri delle ragazze...

Solo nelle loro mani.

BASTARDI

me lo hanno raccontato durante il lavoro...non potete capire come mi sono sentito io non mi darei pace finché non li ammazzerei con le mie mani...è una cosa indegna quello che è accaduto

Aggiornamenti:la notizia della seconda vittima non era vera. Ma non sposta di una virgola lo sdegno per questo attacco vigliacco, immondo.

maledetti bastardi.non riesco a pensare pero' ad un gesto di qualche mafia.

non so che pensare

Veronica Capodieci è ancora in vita , anche se in condizioni
disperate. L'equipe di chirurgia toracica è stata costretta ad
asportarle un polmone , ha fermato una copiosa emorragia
ed ha evitato che l'altro polmone collassasse.
In questi minuti è nelle mani degli specialisti di chirurgia plastica
e di ortopedia.

andare davanti ad una scuola,piazzare 3 bombole di gas,è troppo rischioso.le mafie dovrebbero usare altri tipi di esplosivo.non so' che pensare nemmeno io....

Dalle prime ricostruzioni sembra che il timer si sia bloccato, avrebbe dovuto innescarsi un po' dopo, e avrebbe fatto una strage. Fosse vero io non so quanta mostruosa sarebbe questa cosa.

arrivare solo a pensarla una mostruosita' simile,merita gia'lo scioglimento nell'acido.pianificarla poi ...

andrea ha scritto:arrivare solo a pensarla una mostruosita' simile,merita gia'lo scioglimento nell'acido.pianificarla poi ...

ma che dici? così si soffre solo un po di secondi,lascia fare a me che guardo i fil horror.

Su questi discorsi non vi sto dietro, però.
Inorridisco al pensiero di una ragazza che stamattina è uscita di casa, magari nemmeno "ciao" ha detto, e non è più tornata. Ma non vi seguo su quella strada.

io non riesco a pensare,semmai dovessero prenderli,ad una loro vita in carcere,mi dispiace non ci riesco

Non ci sono parole, solo tanta rabbia e impotenza di fronte a una tale azione vigliacca....

La notizia è stata data da BrindisiReport.it, il sito che aveva dato in esclusiva le immagini subito dopo l'attentato davanti alla scuola professionale "Morvillo". "La pista imboccata dalla polizia a Brindisi è quella dell’azione terroristica - scrive il sito su Facebook, avendo il proprio indirizzo Web bloccato dai troppi accessi nelle ultime ore - "In queste ore ci sono due persone in questura sottoposte ad interrogatori e verifiche da parte degli investigatori della Digos e della Squadra Mobile. Si tratta di soggetti identificati attraverso le registrazioni di una videocamera di sorveglianza, dei quali si stava approfondendo la posizione. In un caso si tratta di un ex militare di professione, con conoscenze di elettronica, e parenti con rivendita di bombole di Gpl per uso domestico".

Secondo BrindisiReport.it "la video camera ha effettuato la registrazione nel cuore della notte, sembra attorno alle 2 del mattino di ieri. Agli interrogatori partecipano i funzionari dello Sco giunti da Roma, ed è troppo presto per dire se i sospettati saranno sottoposti a fermo di polizia giudiziaria. Resta sta stabilire perché sia stato scelto come obiettivo l’Istituto professionale di Stato per i Servizi sociali “Morvillo Falcone”, prosegue il sito informativo.

"Sempre da fonti ufficiose, si è appreso che il detonatore a timer dell’ordigno fabbricato con bombole di gas propano liquido non era un dispositivo particolarmente sofisticato. La polizia ha effettuato contestualmente all’accompagnamento in questura dei due sospettati estese perquisizioni nei loro domicili e relative pertinenze".
"
L’ipotesi dell’attentato di stampo mafioso dunque è venuta completamente a cadere, e nelle prossime ore si saprà di più a proposito delle decisioni del pm della procura di Brindisi che sta seguendo il caso assieme alla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Milto De Nozza" concludono i giornalisti di BrindisiReport.it.

Al momento non si hanno ulteriori notizie o conferme ufficiali delle indiscrezioni diramate dal sito brindisino

È stato fermato l'uomo ripreso dalle telecamere di sicurezza antistanti la scuola Morvillo di Brindisi, teatro dell'attentato che è costato la vita a Melissa Bassi. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, al momento sono in corso controlli per verificare l'alibi di questa persona e le sue eventuali responsabilità.

L'uomo sarebbe stato identificato anche grazie alla sua andatura claudicante e al fatto di avere una mano offesa. L'uomo compare nel video di una telecamera sistemata nei pressi della scuola Morvillo Falcone. Dopo una vasta operazione al quartiere S.Elia, il fratello del sospettato sarebbe stato portato in Questura per essere interrogato. «Avevamo un grosso vantaggio e forse l'abbiamo un pò perso», ha dichiarato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, a margine della conferenza stampa dei ministri Cancellieri e Severino in prefettura per fare il punto sulle indagini. «Un grosso vantaggio - ha spiegato Grasso - era che nessuno avesse saputo, e già nei giornali di ieri c'erano delle indicazioni sugli elementi in mano agli inquirenti. Però - ha aggiunto il procuratore - è anche giusto che siano rasserenati i cittadini: non brancoliamo nel buio».

Nel frattempo e' cambiato il reato ipotizzato dalla procura di Brindisi per l'attentato: si indaga ora per strage aggravata dalla finalità di terrorismo. A confermarlo è lo stesso Grasso: «Una volta esclusa l'ipotesi di un movente personale nei confronti di una sola delle vittime - ha spiegato -, non c'è dubbio che qualsiasi altra ipotesi ha un effetto intimidatorio, sia che il gesto provenga da un singolo isolato, sia da un pazzo, sia da un'organizzazione eversiva, sia dalla mafia o dalla Sacra Corona Unita. Quindi, in ogni caso l'effetto è terroristico-intimidatorio generale». Intanto sono in corso a Mesagne i funerali di Melissa Bassi. Alla cerimonia, celebrata dall'arcivescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni, Rocco Talucci, sono presenti il presidente del Consiglio, Mario Monti, i ministri Francesco Profumo, Annamaria Cancellieri e Paola Severino, il presidente della Camera Gianfranco Fini e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Presente il padre di Melissa, che ha portato con se un'immagine della ragazza. L'arcivescovo durante la celebrazione ha invitato il colpevole a costituirsi: «Meglio una punizione della giustizia umana, che rimanere a lungo in una falsa libertà che diventa un'autocondanna».

anche il fratello è in caserma sotto torchio,chissa' se sono loro veramente.claudio strada è il nome

Nonostante tutti sperassero che la caccia all’attentatore di Brindisi fosse alle battute finali, le indagini hanno chiarito l'estraneità dei due uomini fermati lunedì e interrogati per diverse ore. I fratelli sono stati rilasciati perché, nonostante l'età compresa fra i 50 e i 55 anni, le competenze in elettronica, la menomazione ad un braccio, le prove a loro carico non ci sono. Continua quindi la ricerca dell’uomo ripreso dalle telecamere del chiosco di bibite davanti alla scuola mentre il radiotecnico interrogato può tirare un sospiro di sollievo: "Ora l'unica cosa che voglio è essere lasciato in pace. Sono un uomo onesto, non c'entro niente con la bomba", dice l’uomo in un’intervista video pubblicata sui siti del Mattino e della Stampa. "Chiaramente è stato un incubo, però per fortuna hanno capito che sono onesto".“Hanno capito che sono un uomo onesto” - Il cinquantenne esperto di elettronica ("me la cavo"), sospettato di aver pigiato l'interruttore del telecomando che ha attivato la bomba, ha detto di essere stato "sempre tranquillo", avendo "la coscienza in pace. Per me basta questo". Ha aggiunto di essere stato trattato "bene" in questura - dove è rimasto fino alle 3 del mattino insieme alla figlia di tre anni ("non potevo lasciarla sola, è stata un po' distratta") e che durante la perquisizione in casa "c'è stato un po' di trambusto", ancora evidente con i pezzi di computer e telecomandi sparsi nella stanza. "Sabato mattina - racconta, parlando del giorno dell' attentato, che definisce "un fatto gravissimo" - ero qui a casa, a 300 metri, stavo dormendo. Ho sentito l'esplosione e ho pensato subito chiaramente a qualcosa di grave. Tre ore dopo sono uscito di casa per andare al negozio di elettronica". L'uomo, che ora "esige" che non venga scritto il suo nome, dice di non aver paura della reazione della gente: "So che la gente si renderà conto della realtà. E' palese, non c'entro niente, è stata una giornata intera da dimenticare".Sacra Corona Unita: anche noi cerchiamo l’assassino - E dopo il venir meno della pista mafiosa, si apprende oggi dalla stampa pugliese che la Sacra Corona Unita starebbe dando la caccia all’attentatore della "Morvillo-Falcone". Sarebbe stato Raffaele Brandi, uno dei capi riconosciuti della fazione brindisina della Scu, che non si sa bene quando e in quale occasione, avrebbe avvicinato il capo scorta del pm Milito De Nozza (della Procura locale) e gli avrebbe detto non solo che la Sacra Corona è estranea all'attentato, ma pure che i suoi affiliati sono stati allertati e stanno cercando i veri responsabili.Le studentesse: "L'uomo dell'identikit ci fissava" - Intanto dall'ospedale dove sono ancora ricoverate, due delle ragazze ferite alle quali è stato mostrato l'identikit ricostruito dalle immagini della telecamera del chiosco hanno riconosciuto qualcuno: "Quell’uomo guardava proprio noi, lo ha fatto per giorni interi". Secondo quanto trapelato, le ragazze hanno dichiarato che l’uomo fissava con insistenza la scuola e quando incrociava lo sguardo di qualche ragazza, abbassava gli occhi.L’amica di Melissa non sa della sua morte e chiede come sta - E dall’ospedale, Selena chiede della sua amica Melissa. La giovane studentessa - come riporta il Corriere della Sera - non sa ancora della morte della sua amica. Si trovavano insieme davanti alla scuola quando le tre bombole sono esplose e sono state caricate sulla stessa ambulanza. 22 maggio 2012

Il tizio farebbe meglio a farsi trovare dalla giustizia ufficiale... che se lo trovano quegli altri, cosa peraltro più probabile, non lo so se la racconta

NOn so cosa pensare se a morire e' una ragazza di 16 anni che sta andando a scuola, non c'è molto da dire... quello che non mi convince assolutamente sia pero' il fatto che le colpe , stando alle prime indagini, ricadrebbero su un sedicente folle animato da spirito antisociale.

Mi ricorda un po' la storia di valpreda, quando i mandanti ed esecutori erano ben altri, ma serviva un solo colpevole...
Ed in Italia non sarebbe la prima volta ANZI...

Mah, ormai mi sembra che siamo a ceti livelli di follia che non mi stupirei che la verità sia semplice semplice senza per forza pensare a chissà che

già, talmente semplice che infatti in Italia tutte le stragi hanno un mandante ben preciso e gli esecutori in galera a marcire...

Poi magari in questo caso si tratta davvero di un folle solitario, una scheggia impazzita x capirci.