Oh no, ma siamo matti? Come rovinare un bellissimo inizio e la reputazione di una squadra. Maledetti imbecilli!

Il pullman del Verona è stato oggetto di una sassaiola e colpi di spranghe da parte di alcune persone all’uscita dall’Olimpico, dopo la partita con la Roma. Presidente Setti: fatto gravissimo. Ci vogliono pene esemplari.

Verona, 2 set. “E` un fatto di gravita` inaudita, e` spiacevole commentare certi episodi. Per miracolo non si e` fatto male nessuno, esprimo solidarietà al nostro allenatore, allo staff tecnico e a tutti i calciatori presenti sul pullman che si sono spaventati tantissimo”. Lo dichiara in una nota sul sito del Verona il presidente del club Maurizio Setti dopo che il pullman della squadra su cui viaggiavano lo staff tecnico e i giocatori e` stato preso d`assalto, dopo la partita all`Olimpico, da un gruppo di persone con pietre e spranghe che hanno portato alla rottura di alcuni vetri.

Non sono tifosi, sono merdacce

Lo stesso articolo parla di "un gruppo di persone".
Potrebbe essere stato chiunque, speriamo li becchìno e si dimostri che sono laziali e juventini.

giova77 ha scritto:Non sono tifosi, sono merdacce

Chi dice che sono tifosi?
Troppo facile dire che lo erano... non hanno identificato nessuno e la zona dello stadio è aperta a tutti

Infatti ho scritto che NON sono tifosi

Infatti, neanche l'articolo lo dice.
Spero che se non riescono a capire chi è stato, non condannino la società.
Sarebbe assurdo.
Ieri notte, intorno alle cinque, ha preso fuoco una macchina davanti a casa mia, le fiamme hanno raggiunto e distrutto una seconda macchina e fuso la parte davanti del muso di un'altra, e fatto un bel po' di danni alla facciata.
I vigili del fuoco ci hanno messo mezz'ora ad arrivare!

giova77 ha scritto:Infatti ho scritto che NON sono tifosi

E nemmeno gente che si qualifica come tale e poi fa a far casino... stadio/Roma/casino... tutto troppo facile

Perché secondo le parole dello stesso Mandorlini, su Repubblica.it, si parla di un sasso che ha colpito il pullman in tangenziale quando già andava ad una certa velocità, e la stessa Questura dice che non c'è stato alcun contatto ravvicinato tra lo stesso pullman e i tifosi romanisti?
Qualcuno mente, e sinceramente tutto questo fango gettato addosso ad una tifoseria intera m'ha molto ma molto scocciato.
Già lo scrissi una volta:mio marito ha frequentato per anni lo stadio e m'ha raccontato come spesso si siano menati vicino allo stadio, ma gente che manco c'ha mai messo piede allo stadio, episodi che poi sono stati fatti passare per scontri tra tifosi. Ecco, io una domanda me la farei. E' fuori di dubbio che allo stadio ci vanno le persone, e di sicuro pure qualche avanzo di galera, ma gettare la croce addosso a tante altre che per l'amore che hanno per la Roma fanno i salti mortali per seguirla, anche in trasferta, e con enorme sacrificio economico, questo non lo sopporto più.

LI MORTACCI VOSTRI! Questa gente qui è il male della Roma, io spero solo una cosa: quando si fara' (e se si fara') il nuovo stadio, voglio telecamere in ogni angolo dello stadio e di tutta l'area circostante, e alla prima identificazione del coglione di turno che lancia sassi, petardi o usa spranghe, deve radiato a vita dallo stadio. Solo cosi' si potra' andare allo stadio in totale sicurezza e leggerezza. Vogliono che vengano le famiglie allo stadio, ma come si fa finche' si fanno entrare individui del genere? Io ieri a un certo punto dovevo girare la testa ogni due secondo per paura che mi arrivasse qualcosa addosso mentre guardavo la partita, ma io ho pagato per vedere la partita  o degli idioti che si lanciano cose addosso???

Si, ma io dico un'altra cosa:la Questura dice che non c'è strato alcun contatto tra tifosi e pullman, Mandorlini racconta che il sasso ha colpito il pullman in tangenziale, quindi come li identifichi?

Se si fara' il nuovo stadio sara' una zona delimitata da un perimetro ben preciso, entro il quale ci saranno negozi, stand, posti per mangiare e ovviamente lo stadio. Ecco in quella zona ci vorrebbero 2000 telecamere cosi' da identificare qualsiasi atto vandalico verso chiunque. Aldifuori di quel perimetro la "giurisdizione", chiamiamola cosi', torna al Comune, ed è ovvio che se si mettono a lanciare sassi sulla tangenziale è piu' difficile indentificarli, pero' ci vorrebbe la sicurezza TOTALE almeno entro la zona ASRoma, vedila come un enorme teatro. Se fai casino tu li non ci entri piu', cosi' deve essere tutta l'area adibita all'A.S. Roma.

Io invece non capisco la necessità di associare la Roma a quanto accaduto

Per le cose dentro lo stadio l'A.S. Roma è responsabile di tutto cio' che accade, perche' è lei responsabile dell'organizzazione di tutto.

E' successo dentro lo stadio?

No ma infatti penso che la Roma non subira' penalizzazione per quanto successo fuori dallo stadio, o meglio, in genere è cosi.

Io non mi inca**o per le penalizzazioni o simili, a fa rabbia il fatto che è successa 'sta cosa... conclusione sono stati i tifosi della Roma.
Affermazione fatta senza uno straccio di prova

di COSIMO CITO (repubblica.it)

ROMA - Un agguato, con sassi e petardi lanciati da una settantina di tifosi romanisti incappucciati contro il pullman del Verona, storica "nemica" giallorossa, sotto la Curva Nord. Calcio e cronaca che si incontrano all'Olimpico, come infinite altre volte negli ultimi anni. Tre poliziotti e nove steward feriti, uno dei quali trattenuto in ospedale per accertamenti e quattro fermati, tre romanisti e un veronese. Un bilancio di ordinaria balordia, con una polemica politica che monta nelle ultime ore. A cogliere l'occasione è il sindaco di Verona Flavio Tosi: "Quel che è accaduto è di una gravità inaudita, fosse accaduto da noi la città sarebbe stata messa sotto accusa. In un paese civile si rimuove chi non ha garantito la sicurezza, a Verona le forze dell'ordine non avrebbero mai fatto accadere una cosa del genere".

Tirato in ballo, gli risponde il questore di Roma Fulvio Della Rocca: "L'episodio del sasso contro il pullman è un'imboscata, nessun tifoso giallorosso si è mai avvicinato ai giocatori del Verona. I nostri servizi sono inappuntabili, ma non si può militarizzare una città per quattro scriteriati". A Tosi replica anche il sindaco della Capitale Ignazio Marino via Twitter: "Condanno la violenza di ieri all'Hellas Verona. Roma è una città accogliente, un gruppo di violenti non la rappresenta". E l'assessore allo sport Luca Pancalli aggiunge: "Non possiamo permetterci un calcio così, è una ferita per tutta la città, mi auguro che i violenti vengano isolati dalla maggioranza del tifo, fatta di brave persone. Noi vogliamo le famiglie allo stadio". Sulla vicenda si è pronunciato anche il ministro degli Affari regionali Delrio: "È insopportabile la presenza di teppisti nel calcio: via i violenti dal mondo sportivo".

Mercoledì riunione dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Non ci saranno conseguenze sportive, ma un ulteriore giro di vite sulle trasferte dei tifosi giallorossi, i più daspati della serie A, i più temuti soprattutto sui campi delle storiche rivali della Lupa, Bergamo, Livorno, Verona appunto.

I giocatori scaligeri hanno trascorso la notte in un albergo della Capitale presidiato dalle forze dell'ordine e sono ripartiti verso il Veneto solo stamane, in treno, scortati fino alla stazione Termini. Un atto violento, compiuto "da qualche delinquente, il calcio non c'entra": è il commento del tecnico Andrea Mandorlini. Su Twitter sono poi comparse alcune immagini del pullman devastato. Un vetro rotto, nessun ferito all'interno. "Poteva davvero finire male soprattutto per il nostro autista - prosegue Mandorlini -. Andavamo abbastanza forte perché eravamo già in tangenziale e un sasso ha colpito il vetro sulla sinistra. Ma se lo prendeva prima per l'autista sarebbero state conseguenze molto serie".

Anche la Roma prende posizione con un comunicato: "Alla luce dell'aggressione subita ieri dagli steward in servizio presso lo stadio Olimpico e di quella perpetrata ai danni del pullman della squadra ospite, la Roma esprime solidarietà ai propri addetti alla sicurezza e all'Hellas Verona e condanna ogni forma di violenza". La aveva offerto un pullman alla squadra gialloblu per il rientro a casa dopo il danneggiamento del mezzo del Verona per il lancio di sassi.

Non una festa, ma è una guerra, una vera guerra il calcio a Roma, con feriti, "puncicate", sassaiole, assalti preordinati, materiali bellici occultati nei pressi dello stadio e tirati fuori all'occorrenza per fare male, con la partita sullo sfondo, mero pretesto per colpire. Non c'è distinzione di colore, Roma e Lazio sono pari in questo becero gioco al massacro. Tanto che entrambe hanno dovuto giocare la prima partita di questo campionato con la propria curva squalificata per razzismo. Uno spettacolo indegno: Lazio-Udinese senza la Nord, Roma-Verona senza la Sud, colpevoli entrambe di buu razzisti e cori violenti contro gli avversari di colore delle due squadre, contro Balotelli durante un Milan-Roma dello scorso campionato e contro gli juventini Ogbonna, Pogba e Asamoah durante Juve-Lazio, Supercoppa italiana poi stravinta dai bianconeri.

Un romanzo criminale senza confini che affonda le radici in tempi ormai lontanissimi, da Paparelli - era il 1979 - agli ultimi anni, con derby giocati nel pomeriggio per terrore di scontri poi, comunque, puntualmente accaduti. L'ultimo, la finale di Coppa Italia, si svolse in un clima surreale, con agenti in assetto anti-guerriglia e tifoserie organizzatissime con asce, punteruoli, picconi, bombe carta. L'odio romano ha cambiato pelle, ora è trasversale, unito da una significativa tendenza politica destrorsa, marcatamente fascista e xenofoba, e unito contro gli agenti, i veri bersagli dell'ultima stagione dell'odio. Lo disse alla vigilia del derby di Coppa Italia, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro: "Attenzione, ci sono soggetti fuori da ogni controllo". Secondo i dati dell'Anip nell'ultimo decennio, il 40% dei 3mila feriti complessivi tra le forze dell'ordine era impegnato nella Capitale per partite di calcio. Un numero mostruoso e in netta controtendenza, comunque, con i dati nazionali, che registrano un significativo decremento della violenza da stadio: si è passato (dati dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive che sommano A, B e LegaPro) dai 209 incontri con feriti della stagione 2004-2005 ai soli 60 dell'ultimo campionato. Roma però vive sul filo e già trema per il prossimo derby, ormai vicinissimo, in calendario alla quarta giornata, il 22 settembre. Chissà a che ora - si è sperimentato di tutto, senza signficativi risultati, l'ultimo in notturna, quello dello scorso 8 aprile fece dire, ventiquattr'ore dopo al prefetto: "Mai più un derby in notturna" -, chissà se con le due curve, con quanti daspati, con quanta paura prima e dopo. Questo non è calcio. E questa non può essere e restare Roma.
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io mi chiedo, se un "fascista" non è un mai "tifoso" (compresi gli ultrà, immagino) ma qualche volta un teppista, un delinquente, e spesso anche un imbecille, come mai tanti tifosi sono imbecilli, spesso fascisti e qualche volta anche delinquenti e teppisti?

Complimenti al giornalista del primo articolo che parla di "sassaiola e colpi di spranghe"  

Ovviamente adesso arriverà il solito pippone di qualcuno che parla a sproposito e non sa manco come sono le strade attorno allo stadio, per non esserci mai stato. Mandorlini (il tecnico del Verona, testimone oculare, in quanto si trovava sul pullman al momento del fattaccio) dice che si trovavano sulla tangenziale, e andavano anche ad una velocità piuttosto sostenuta. Quindi, lo stadio non c'entra niente.
La Questura (quindi non pizza&fichi) fa sapere che nessun contatto c'è stato tra tifosi romanisti e pullman veronese.
Per cui chiunque dica il contrario forse mente. Oppure, ragionando a contrario, mentono Madorlini e la Questura di Roma. Tertium non datur

asr_92 ha scritto:Complimenti al giornalista del primo articolo che parla di "sassaiola e colpi di spranghe"  

infatti...la storia assume contorni inquietanti...

al di là di quello che è successo e come sia successo, mi colpisce il fatto che quando accadono queste cose si leva sempre un coro: il calcio non c'entra niente, questi non sono tifosi, sono teppisti che sfruttano il calcio per dare sfogo alla loro patologica mania xenofoba e violenta che deriva da una tendenza politica destrorsa.

bardamu ha scritto:al di là di quello che è successo e come sia successo, mi colpisce il fatto che quando accadono queste cose si leva sempre un coro: il calcio non c'entra niente, questi non sono tifosi, sono teppisti che sfruttano il calcio per dare sfogo alla loro patologica mania xenofoba e violenta che deriva da una tendenza politica destrorsa.

Barda, perché spesso non c'entra niente davvero. L'ho scritto anche più sopra:mio marito, per quanto sponda lazio, c'è stato per anni allo stadio, e m'ha raccontato che spesso si sono menati fuori dallo stadio tra gente che allo stadio manco metteva piede. E la cosa peggiore è che adesso davvero il tifo s'è spostato molto a destra, e spesso i tifosi che dovrebbero essere nemici si uniscono per prendersela con le "guardie".
Ora, a nessuno viene il dubbio che forse ha dato fastidio a tanti l'iniziativa della Roma (la c.d. Card Away) per riportare i tifosi a seguire la squadra in trasferta, e si cerca di gettare fango sulla Roma stessa?

Che si muove di pari passo con il coro che sostiene che i tifosi sono tutti delinquenti

Dovrebbero bloccarla, solo l'away ovviamente.
Perchè chi ha tirato il sasso sulla tangenziale non è stato nè preso nè identificato, però sicuramente aveva l'away e non la privilege.

Io una cosa più anticostituzionale penso de non avella mai vista!

asr_92 ha scritto:Dovrebbero bloccarla, solo l'away ovviamente.
Perchè chi ha tirato il sasso sulla tangenziale non è stato nè preso nè identificato, però sicuramente aveva l'away e non la privilege.

Io una cosa più anticostituzionale penso de non avella mai vista!

è bloccata. A Livorno mica s'è potuto andare in trasferta. Peraltro io avrei voluto fare la Privilege, ma ci mettono un secolo a rilasciarla. Del resto...mica siamo nell'era della tecnologia. Però per il Daspo take-away si sono già organizzati