FORZA ROMA!!!!

Io rivendico il mio credo calcistico, oggi più che mai, quando le leggende ripassano pesantemente le proprie impronte sulla sabbia per renderle più profonde, io rivendico un amore cominciato prima ancora che le leggende divenissero tali. Lo rivendico oggi, quando le stesse leggende, per "amore" fanno terra bruciata attorno alla Roma e minano la legittimità persino di un nuovo tecnico che ha la sola colpa di essere stato scelto da chi di competenza, e qui voglio vedere la maturità del tifoso giallorosso, prontissimo a tessere le proprie lodi, la propria unicità, mostrandola a sprazzi e difficilmente con convinzione se non quella di un Ego smisurato. Ma il popolo probabilmente sceglierà di seguire chi gli propone nemici da odiare, "diversi" da incolpare, un po' come succede a questo miserabile paese in politica, ma questa è un'altra storia.

Certo la proprietà non è immune da colpe, paga anche lei la sua mancanza di trasparenza e il suo volere occultare, mettere a tacere le voci discordi, fino a quando vengono fuori quelle che non puoi silenziare e che, nella verità o nella menzogna, avranno un'eco inarrestabile, una risonanza congenita scavata nel DNA di una realtà che si autocertifica sincera. Così di infermerie piene di malati immaginari, di gente che marca visita di convenienza non se ne parla, di pacchetti di sigarette sulle brandine dei moribondi nemmeno, si parla dei giocatori non romani che ridono dopo una sconfitta, come se l'autore del "j'accuse" non avesse precedenti del genere, poi sta boiata della romanità sbandierata come ingrediente indispensabile per andare avanti, che se intesa come una rincorsa in più, una partecipazione più grintosa, la voglia di non arrendersi, di caricarsi a vicenda, di incitarsi a dare di più, di non cercarsi amici fra i nemici, l'ho vista più in gente come Mexes e Nainggolan, che in qualsiasi altro fijo prediletto de Roma bella.

Ora è il turno della società di fare schifo e farsi sfuggire i ventenni ed io sarò qui a rivendicare il mio credo calcistico nato prima dei ventenni di oggi, nato prima degli americani a Roma, nato prima di questa presunzione aristocratica priva di aristocratica educazione, ci vogliono far capire che Roma è diversa, che la città vive il calcio diversamente che altrove, che qui l'amore è più amore, er core è più core e bla bla vari, ma non vogliono capire che non esiste piazza importante come Roma che abbia vinto così poco, anche prima degli americani, delle leggende e se calciatori, allenatori e presidenti sono passati, l'unico elemento sempre presente sono Roma e i romani, farsi una domanda ogni tanto e provare a darsi una risposta non è mai tempo perso.

Non ho capito molto del discorso, chi sarebbe quello competente che ha scelto Fonseca?
Più che altro chi lo ha scelto, questo mi piacerebbe capire.

Ho scritto che Fonseca è stato scelto da chi competeva scegloerlo.

Anche monchi è stato scelto da chi competeva sceglierlo, ovvero colui che formalmente non ricopre alcun ruolo sociale se non quello di consigliere fidato del presidente. E sia. Le scelte fatte dalla società (aka pallotta-baldini) sono criticabili, questo è un dato inconfutabile. Lo sono sia da un punto di vista teorico (tutto è ceiticabile) sia ex post, e cioè in relazione ai risultati ottenuti. Se si vuole continuare a far passare in secondo piano questa terribile verità non si va da nessuna parte nell'analisi.
Detto questo (credo che farò un post dedicato sull'argomento) io non ho fede, in tutti i sensi e dunque tanto meno nelle cose pallonare, ma ho una certa sensibilità alle questioni morali. Ohilà, che parolone... Sì, nel senso che intendo la moralità come un fattore che non può andare a fasi alterne. Per esempio due anni fa lo str***o era spalletti, il bambino totti e la società che ha permesso che si scannassero invece era la povera vittima dwlla romanità e dell'ego smisurato dei due. Ecco in questo caso per me l'essere più immorale è proprio la società, che se n'è lavata le mani volutamente facendo il gioco sporco e dando in pasto alla plebe i due per il linciaggio biunivoco. Ma queste sono cose che non sii possino dire, se no affrancano in parte le colpe dello str***o e del bambino e della romanità.
Ormai dovrebbe essere chiaro che la viltà non è solo di qualche giocatore, così come la perfidia e la pusillanimità.
Personalmente preferisco il povero di spirito al figlio di puttana, come gesù cristo, di cui non mi fido e a cui non mi affido.

E chi ha questa competenza? Baldini? Un consulente/consigliere? Petrachi? Fienga?
Mi piacerebbe sapere chi ha alzato il telefono per chiamarlo tutto qui, non è una critica ma una curiosità. Io Fonseca non lo conosco, non mi permetterei mai di dire che non è quello giusto o che la scelta è sbagliata. Lo potrò giudicare quando lo vedrò in azione.
Mi resta la curiosità, tutto qui.
Come tante altre, tipo quando si sceglie di comprare un giocatore come funziona, chi chiama o scrive, chi si muove, come etc...

bardamu ha scritto:Anche monchi è stato scelto da chi competeva sceglierlo, ovvero colui che formalmente non ricopre alcun ruolo sociale se non quello di consigliere fidato del presidente. E sia. Le scelte fatte dalla società (aka pallotta-baldini) sono criticabili, questo è un dato inconfutabile. Lo sono sia da un punto di vista teorico (tutto è ceiticabile) sia ex post, e cioè in relazione ai risultati ottenuti. Se si vuole continuare a far passare in secondo piano questa terribile verità non si va da nessuna parte nell'analisi.
Detto questo (credo che farò un post dedicato sull'argomento) io  non ho fede, in tutti i sensi e dunque tanto meno nelle cose pallonare, ma ho una certa sensibilità alle questioni morali. Ohilà, che parolone... Sì, nel senso che intendo la moralità come un fattore che non può andare a fasi alterne. Per esempio due anni fa lo str***o era spalletti, il bambino totti e la società che ha permesso che si scannassero invece era la povera vittima dwlla romanità e dell'ego smisurato dei due. Ecco in questo caso per me l'essere più immorale è proprio la società, che se n'è lavata le mani volutamente facendo il gioco sporco e dando in pasto alla plebe i due per il linciaggio biunivoco. Ma queste sono cose che non sii possino dire, se no affrancano in parte le colpe dello str***o e del bambino e della romanità.
Ormai dovrebbe essere chiaro che la viltà non è solo di qualche giocatore, così come la perfidia e la pusillanimità.
Personalmente preferisco il povero di spirito al figlio di puttana, come gesù cristo, di cui non mi fido e a cui non mi affido.

Dunque, per me, la società non è esente da colpe, quello che intendo io è che la società ha tutto il diritto di sbagliare tanto poi paga non raggiungendo gli obiettivi, dovendo fare cessioni eccellenti, perdendo abbonamenti e tutta la catena di eventi che ne consegue. Detto questo, Pallotta può delegare chi vuole lui alla scelta dell'allenatore, non voglio far passare in secondo piano niente, ma se mi dite che quella porcata di conferenza stampa è stata lecita nei contenuti, io non ci sto, Totti ha straparlato, ha messo in mezzo giocatori, ha sparato la ca***ta della deromanizzazione e ad oggi sono sempre più convinto che dietro ci sia qualcuno interessato alla AS Roma. Totti doveva semplicemente dire "Mi dimetto perchè voglio un ruolo più operativo", tutto qui. Il resto non vedo come possa giovare alla Roma, qui non si parla di denunciare un mal costume o una mancanza di serietà di qualcuno (quello si che avrebbe avuto un senso), qui si parla di un bimbo che vuole il joypad della playstation con cui stanno giocando altri. Vorrei fare come Giò, ricordare solo quanto sia stato grande come calciatore Totti e nient'altro, ma le sue parole cariche di astio, egocentrismo, superbia vengono usate come veicolo per portare acqua al nostro orticello e io non ci sto. Lui avrebbe fatto gestire la Roma a Totti e a De Rossi? Ma vadano a cagare entrambi. Io mi farei ministro dell'economia. Non hanno preso a Di Francesco i calciatori che voleva? Non sono cazzi suoi, al massimo Di Francesco avrebbe avuto il diritto di lamentarsi. Ma stiamo scherzando? Questo qua spunta nel piatto dove mangia e mentre lo fa dice che mai sputerebbe nel piatto dove mangia. Dice che la Roma viene prima di tutto e tutti e lui va a fare le interviste alla RAi dichiarando che Spalletti gli manca di rispetto solo perchè gioca chi sta meglio di lui, chi corre di più, chi è più utile. E ora si prendono queste parole come vangelo per attaccare la proprietà? Andiamo bene. Io spero tanto che Totti abbia semplicemente sbagliato, ma credo che si sia venduto a qualche cordata segreta.

trecci ha scritto:E chi ha questa competenza? Baldini? Un consulente/consigliere? Petrachi? Fienga?
Mi piacerebbe sapere chi ha alzato il telefono per chiamarlo  tutto qui,  non è una critica ma una curiosità. Io Fonseca non lo conosco, non mi permetterei mai di dire che non è quello giusto o che la scelta è sbagliata. Lo  potrò giudicare quando lo vedrò in azione.
Mi resta la curiosità, tutto qui.
Come tante altre, tipo quando si sceglie di comprare un giocatore come funziona,  chi chiama o scrive,  chi si muove, come etc...

La competenza spetta a chiunque Pallotta abbia voluto delegarla.

Quindi non lo sai nemmeno tu.
Ed è proprio questo il punto, che noi non sappiamo chi fa cosa in società.
Sarri alla Juve è stato fatto da Paratici, Di Francesco alla Samp da Osti, Giampaolo al Milan da Maldini.
Mi rimarrà la curiosità.

QuattroTreTre ha scritto:

bardamu ha scritto:Anche monchi è stato scelto da chi competeva sceglierlo, ovvero colui che formalmente non ricopre alcun ruolo sociale se non quello di consigliere fidato del presidente. E sia. Le scelte fatte dalla società (aka pallotta-baldini) sono criticabili, questo è un dato inconfutabile. Lo sono sia da un punto di vista teorico (tutto è ceiticabile) sia ex post, e cioè in relazione ai risultati ottenuti. Se si vuole continuare a far passare in secondo piano questa terribile verità non si va da nessuna parte nell'analisi.
Detto questo (credo che farò un post dedicato sull'argomento) io  non ho fede, in tutti i sensi e dunque tanto meno nelle cose pallonare, ma ho una certa sensibilità alle questioni morali. Ohilà, che parolone... Sì, nel senso che intendo la moralità come un fattore che non può andare a fasi alterne. Per esempio due anni fa lo str***o era spalletti, il bambino totti e la società che ha permesso che si scannassero invece era la povera vittima dwlla romanità e dell'ego smisurato dei due. Ecco in questo caso per me l'essere più immorale è proprio la società, che se n'è lavata le mani volutamente facendo il gioco sporco e dando in pasto alla plebe i due per il linciaggio biunivoco. Ma queste sono cose che non sii possino dire, se no affrancano in parte le colpe dello str***o e del bambino e della romanità.
Ormai dovrebbe essere chiaro che la viltà non è solo di qualche giocatore, così come la perfidia e la pusillanimità.
Personalmente preferisco il povero di spirito al figlio di puttana, come gesù cristo, di cui non mi fido e a cui non mi affido.

Dunque, per me, la società non è esente da colpe, quello che intendo io è che la società ha tutto il diritto di sbagliare tanto poi paga non raggiungendo gli obiettivi, dovendo fare cessioni eccellenti, perdendo abbonamenti e tutta la catena di eventi che ne consegue. Detto questo, Pallotta può delegare chi vuole lui alla scelta dell'allenatore, non voglio far passare in secondo piano niente, ma se mi dite che quella porcata di conferenza stampa è stata lecita nei contenuti, io non ci sto, Totti ha straparlato, ha messo in mezzo giocatori, ha sparato la ca***ta della deromanizzazione e ad oggi sono sempre più convinto che dietro ci sia qualcuno interessato alla AS Roma. Totti doveva semplicemente dire "Mi dimetto perchè voglio un ruolo più operativo", tutto qui. Il resto non vedo come possa giovare alla Roma, qui non si parla di denunciare un mal costume o una mancanza di serietà di qualcuno (quello si che avrebbe avuto un senso), qui si parla di un bimbo che vuole il joypad della playstation con cui stanno giocando altri. Vorrei fare come Giò, ricordare solo quanto sia stato grande come calciatore Totti e nient'altro, ma le sue parole cariche di astio, egocentrismo, superbia vengono usate come veicolo per portare acqua al nostro orticello e io non ci sto. Lui avrebbe fatto gestire la Roma a Totti e a De Rossi? Ma vadano a cagare entrambi. Io mi farei ministro dell'economia. Non hanno preso a Di Francesco i calciatori che voleva? Non sono cazzi suoi, al massimo Di Francesco avrebbe avuto il diritto di lamentarsi. Ma stiamo scherzando? Questo qua spunta nel piatto dove mangia e mentre lo fa dice che mai sputerebbe nel piatto dove mangia. Dice che la Roma viene prima di tutto e tutti e lui va a fare le interviste alla RAi dichiarando che Spalletti gli manca di rispetto solo perchè gioca chi sta meglio di lui, chi corre di più, chi è più utile. E ora si prendono queste parole come vangelo per attaccare la proprietà? Andiamo bene. Io spero tanto che Totti abbia semplicemente sbagliato, ma credo che si sia venduto a qualche cordata segreta.

Ma sbaglio o è stata la società ad offrire De Rossi la vice-presidenza?
E se avesse accettato? Immagino il giudizio sulla società...

trecci ha scritto:E chi ha questa competenza? Baldini? Un consulente/consigliere? Petrachi? Fienga?
Mi piacerebbe sapere chi ha alzato il telefono per chiamarlo  tutto qui,  non è una critica ma una curiosità. Io Fonseca non lo conosco, non mi permetterei mai di dire che non è quello giusto o che la scelta è sbagliata. Lo  potrò giudicare quando lo vedrò in azione.
Mi resta la curiosità, tutto qui.
Come tante altre, tipo quando si sceglie di comprare un giocatore come funziona,  chi chiama o scrive,  chi si muove, come etc...

pretachi non nominarlo proprio fino alle 23:59:59 del 32 giugno

trecci ha scritto:Quindi non lo sai nemmeno tu.
Ed è proprio questo il punto, che noi non sappiamo chi fa cosa in società.
Sarri alla Juve è stato fatto da Paratici, Di Francesco alla Samp da Osti, Giampaolo al Milan da Maldini.
Mi rimarrà la curiosità.

Domanda retorica. Baldini ha detto a Pallotta di dire a qualcuno, che però non è Baldissoni il quale è delegato solo a vedere le partite in tribuna d'onore, di preparare il contratto a Fonseca.

trecci ha scritto:

Ma sbaglio o è stata la società ad offrire De Rossi la vice-presidenza?
E se avesse accettato? Immagino il giudizio sulla società...

Boh, ma un vice presidente in stile Xavier Zanetti non è un problema, diventa un problema se vuole comandare.

Stiamo parlando di De Rossi, a Roma, difficile pensare che se avesse accettato sarebbe poi stato "muto e a pecoroni" (cit. Libanese, Romanzo Criminale, puntata 6 prima serie).

trecci ha scritto:Stiamo parlando di De Rossi, a Roma, difficile pensare che se avesse accettato sarebbe poi stato "muto e a pecoroni" (cit. Libanese, Romanzo Criminale, puntata 6 prima serie).

Già, sicuramente avrebbe indetto una conferenza stampa per sputare veleno sulla società che non gli da il joypad.