Per dirla tutta

Premesso che, con tutto il rispetto della scelta di tutti, credo che quello che è successo merita forse un contributo più ampio al dibattito, mi pongo alcune domande':

1. Totti è da solo oppure c'è dietro qualcosa qualcuno? Per me Totti, er pupone, non può essere visto come un bambino capriccioso (''io non sono stupido...'' ripetuto più volte) ma semplicemente come una persona semplicissima ma vera, perciò malleabile. Pensateci, in fondo senza mamma roma è solo... non ha la caratura culturale e caratteriale per poter decidere di giocarsi la partita da solo e avventurarsi in un mondo di squali che sono pronti a sbranarlo. Totti conosce un'unica lingua, il romanesco. Non avrebbe mai potuto ricoprire un ruolo istituzionale, ma semmai, appunto, fare da spalla a un altro dirigente (che so, il direttore sportivo) dando consigli tecnici sulla scelta dei giocatori. Insomma, qualcuno avrebbe potuto portarselo dietro e chiedergli qualche consiglio. Ciò è talmente vero che è confermato sia da lui (''non mi hanno mai interpellato/coinvolto'') sia dalle risposte di alcuni dirigenti (''lo abbiamo aspettato/abbiamo cercato di aiutarlo...''). Insomma io credo che lo strappo sia dipeso certamente da dissapori e dalla sua insoddisfazione, anche a un desiderio di vendetta, perché no, ma sono certo che dietro c'è qualcosa/qualcuno che l'abbia indotto a farlo per gettare la prima pietra nello stagno dietro altre promesse e la possibilità di rendere il benservito dopo essersi sentito ''vilipeso''. Le dichiarazioni di totti sugli excursus negli emirati sono un'avvisaglia, i riferimenti a Malagò inducono a qualche sospetto. Per me è già pronto un gruppo che sta alla finestra per fiondarsi sulla Roma e la chiave di tutto è lo stadio. Hanno fatto i primi passi per colpire ai fianchi Pallotta e il colpo mortale verrà probabilmnte inferto prorogando fino allo sfinimento lírresoluzione della questione stadio.
Anche nell'affare derossi, se ci pensiamo, non sono state montate tante polemiche e lo strappo è stato quasi cercato/voluto dallo stesso derossi (anche lui per me farebbe parte della partita).
Insomma, vedremo, ma per me Totti in questa storia non è solo.
2. la società ha mostrato un'inefficienza spaventosa in diverse occasioni e siamo tutti consapevoli, anche chi non lo dice, che ha commesso errori madornali. Per quanto mi riguarda, inoltre, ha messo in atto anche un comportamento vile, da ponzio pilato, anzi peggio, ambiguo e per certi versi perfido. Tuttavia la società ha un'attenuante: gestire l'affare totti non era semplice e avrebbe portato in ogni caso a rischiare e a commettere errori. Ma ciò non toglie che si poteva sbagliare meno di quanto si è fatto. Infatti io, per esempio, che sono stato sempre favorevole a non rinnovare il contratto a totti e derossi, mi sono ritrovato a dover constatare che invece di apprezzarli per la scelta fatta mi sono sentito istintivamente di biasimarli per il modo in cui l'hanno fatto, e cioè malissimo. Se poi ci mettiamo gli esiti della passata stagione non ci resta che constatare un disastro assoluto, soprattutto se ci rendiamo conto della situazione in cui siamo messi oggi, uno scenario deprimente che ci lascia pensare a lunghissimi passi di gambero. In tale situazione credo che per pallotta sia difficile resistere a lungo, non solo per le difficoltà che avrà nel gestire la situazione, ma proprio per la convenienza del suo investimento. Anche Pallotta, come Totti, non può essere solo, ma lui forse, ora più che mai, lo è veramente.

Quoto tutto o quasi, non sono d'accordo sull'inadeguatezza delle modalità di cessazione rapporto da calciatori con Totti e De Rossi. Totti l'hanno dovuto costringere, e non mi sembra normale dover arrivare a tanto, e a De Rossi semplicemente non hanno rinnovato il contratto, come succede per tantissimi giocatori anche più giovani. Io non ci vedo niente di drammatico o irrispettoso.