un centrocampista che potrebbe far molto comodo a ranieri...

Da Paolo89 Gio 3 Set 2009 - 13:37

MOUSSA SISSOKO
Ha già un'altra marcia, ma è appena uscito dall'ombra ed è ancora distante dalle aste di mercato: il suo cartellino ha un prezzo ragionevole, si può prendere con quattro o cinque milioni di euro. Moussa Sissoko, vent'anni, mediano del Tolosa, passaporto francese e origini maliane, convocato alla metà di agosto in nazionale dal ct Raymond Domenech per la sfida con le Far Oer, ha una forza atletica straripante e grande personalità. Il Tolosa ha resistito alla tentazione di fare subito cassa e nei prossimi mesi conta di moltiplicare la richiesta economica. Sissoko cattura tanti palloni e li distribuisce con la saggezza e la razionalità di un regista. Ordinato, lucido, nonostante bruci energie con una corsa costante. E' sempre al centro della manovra: ha grinta, agilità, carattere, si esalta nei contrasti, dove fa prevalere il suo fisico da gigante (un metro e 87 per 83 chili).

Si chiama come il centrocampista della Juventus, ma i punti in comune non si limitano soltanto al cognome e alle radici legate al Mali: ha anche le stesse caratteristiche del giocatore scoperto dal Liverpool e ora alle dipendenze di Ciro Ferrara. Ha i tempi giusti di inserimento, riesce spesso ad anticipare le mosse degli avversari con interventi in scivolata, ha senso della posizione e garantisce qualità: non è soltanto un ruvido incontrista, uno che fatica, fa pressing e porta i mattoni. Ha una mentalità operaia, valorizzata però dalle sue capacità in fase di impostazione. E' alla sua terza stagione da titolare con la maglia del Tolosa e anche in questa prima parte del campionato francese è riuscito subito a distinguersi: quattro presenze e un gol (con un tiro di destro) al Saint Etienne. Un rendimento importante, la netta sensazione che possa presto spiccare il volo all'estero: in Inghilterra ha parecchi estimatori, a cominciare da Alex Ferguson, tecnico del Manchester United, e da Arséne Wenger, pilota dell'Arsenal.

Blindato da un contratto che scade il 30 giugno del 2013, Sissoko viene schierato davanti alla difesa, come vertice basso in una disposizione tattica a rombo, oppure sul centro-sinistra quando l'allenatore Alain Casanova decide di affidarsi a un 4-3-2-1, dove l'unica punta è André-Pierre Gignac, 23 anni, capocannoniere della scorsa edizione di Ligue 1 con 24 gol. Sissoko è un giocatore che assicura preziosi equilibri alla sua squadra e ha dimostrato di possedere lo spessore per ambire a un club di prima fascia. E' una guida per i compagni, sa ragionare nei momenti complicati di una partita, ha un tiro potente da fuori area e sui calci piazzati sfrutta la sua statura e diventa pericoloso nei colpi di testa.

Moussa Sissoko è nato il 16 agosto del 1989 a Le Blanc-Mesni, in Francia, ma il papà è del Mali. Ha cominciato a giocare a otto anni nella scuola-calcio dell'US Aulnay. Tre campionati giovanili con questa piccola società dilettantistica. Poi il passaggio al Red Star, club parigino che vanta una storia prestigiosa a livello di settore giovanile: l'ultimo talento lanciato è stato Abou Diaby, classe '86, mediano dell'Arsenal che a Wenger ricorda Patrick Vieira. Sissoko è arrivato a Tolosa quando aveva 14 anni e nel gennaio del 2007 ha firmato il suo primo contratto da professionista. Ha debuttato in Ligue1 il 4 agosto dello stesso anno contro il Valenciennes (1-3), entrando al posto del brasiliano Fabinho dopo venti minuti della ripresa. Il tecnico che gli ha cambiato la carriera è stato Elie Baup, che nel 2008 ha poi lasciato la panchina ad Alain Casanova, classe '61, ex portiere del Le Havre, del Marsiglia e dello stesso Tolosa. Trenta presenze e un gol (all'Auxerre) nella stagione 2007-08 per Sissoko: un impatto morbido, una serie di prove convincenti che gli hanno spalancato le porte della nazionale Under 21. Dodici partite e un gol, questo il bilancio con la Francia baby. Sissoko ha avuto spazio, quell'anno, anche nel preliminare di Champions League: il 15 agosto del 2007 ha giocato sette minuti contro il Liverpool, sostituendo nel finale Albin Ebondo.

Una rapida maturazione che gli ha consentito di trovare subito un'invidiabile stabilità. Nel campionato passato (2008-09) il mediano ha continuato a farsi largo, recitando una parte da protagonista nel quarto posto finale della squadra biancoviola e nella qualificazione in Europa League: trentacinque partite e quattro gol (contro il Le Mans, il Bordeaux, il Paris Saint Germain e il Saint Etienne). Splendida l'intesa a centrocampo con Etienne Capoue, classe '88, altro gigante di un metro 87 e talento di sicuro avvenire, capitano dell'Under 21, cresciuto nel Niort e nell'Angers.[b]