guardate sta stronza.

http://guardala.tv/aggressione-sul-posto-di-lavoro/

e poi c'è gente che mi chiede perchè faccio quello che faccio,potrebbe tornare utile in certe situazioni.

fosse per me organizzerei una missione punitiva,dato che le piace tanto il nazismo.

annamo a bruciaje il negozio

giagia ha scritto:http://guardala.tv/aggressione-sul-posto-di-lavoro/

e poi c'è gente che mi chiede perchè faccio quello che faccio,potrebbe tornare utile in certe situazioni.

fosse per me organizzerei una missione punitiva,dato che le piace tanto il nazismo.

E' molto più facile far girare il passaparola, e non recarsi più a fare acquisti in quel punto vendita. Vedrai che alla signora, quando le si alleggerisce il portafogli, passa la voglia di fare la bestia. Non c'è cosa peggiore per un commerciante, che non incassare soldi. Vorrei dire altro, ma evito, visto che oggi in altro topic non la finivano più su un insulto gratuito a sfondo etnico.

Per quel che posso cerco di usare la massima gentilezza con il personale degli esercizi commerciali in cui mi reco, ben conoscendo la situazione in cui si trovano molti di quelli che lavorano nel commercio a Roma. A volte un grazie ed un sorriso riescono a risollevare la giornata del nostro prossimo. E non costano nulla.

Grande Polly.

Io credo che Tezenis provvederà a toglierle il franchise o come c***o si chiama.

La cosa più seria dovrebbe farla Calzedonia e toglierle il marchio.

Se vendono tanto, i marchi di cui sopra se ne sbatteranno altamente ma se qualcuno del loro mkt non è completamente scemo allora rinunceranno a quel negozio pur di non essere avvicinati alle pratiche della "Gentil fascioSignora" che meriterebbe di lavorare per 100 euro al mese in una miniera di carbone in cina... poi vediamo se fa ancora la splendida.

aleforzaroma ha scritto:Se vendono tanto, i marchi di cui sopra se ne sbatteranno altamente ma se qualcuno del loro mkt non è completamente scemo allora rinunceranno a quel negozio pur di non essere avvicinati alle pratiche della "Gentil fascioSignora" che meriterebbe di lavorare per 100 euro al mese in una miniera di carbone in cina... poi vediamo se fa ancora la splendida.

Merita il carcere e i lavori forzati, oltre che una dose quotidiana di schiaffi. Persona di me**a!

in Italia siamo purtroppo passati ad eccessi inconcepibili.
Una volta un datore (quasi) non poteva dir nulla ad un dipendente fagnano (parliamo di grossa azienda e' chiaro), ora i diritti dei lavoratori , intendo soprattutto i piu' giovani e non solo, sono GIORNALMENTE calpestati e giustificati da leggi che, con il termine "flessibilità", permettono a sedicenti datori di lavoro un regime di ricatto e dove il lavoro umano sembri valere come dignita' un quinto di 15 anni fa. Non lavori abbastanza? Ti caccio tanto posso farlo e dopo di te ne arrivano altri 100!
Non riesco proprio a capirla sta cosa.
Da quel punto di vista è passata un'era geologica e nn si puo' certo dire che ci siamo evoluti.

aleforzaroma ha scritto:in Italia siamo purtroppo passati ad eccessi inconcepibili.
Una volta un datore (quasi) non poteva dir nulla ad un dipendente fagnano (parliamo di grossa azienda e' chiaro), ora i diritti dei lavoratori , intendo soprattutto i piu' giovani e non solo, sono GIORNALMENTE calpestati e giustificati da leggi che, con il termine "flessibilità", permettono a sedicenti datori di lavoro un regime di ricatto e dove il lavoro umano sembri valere come dignita' un quinto di 15 anni fa. Non lavori abbastanza? Ti caccio tanto posso farlo e dopo di te ne arrivano altri 100!
Non riesco proprio a capirla sta cosa.
Da quel punto di vista è passata un'era geologica e nn si puo' certo dire che ci siamo evoluti.

Condizioni figlie dei tempi. Mille a condizioni "flessibili" sono meglio di 100 tranquilli e 900 a spasso.

haime' hai ragione, dato che le "certezze" di un tempo sembrano definitivamente andate

non a caso scelsi un lavoro indipendente gia' a 25 anni, ma non tutti possono o riescono a farlo quindi mi auguro che le politiche del lavoro cambino un po' per non trovarci in casa delle vere e proprie bombe sociali.

aleforzaroma ha scritto:Se vendono tanto, i marchi di cui sopra se ne sbatteranno altamente ma se qualcuno del loro mkt non è completamente scemo allora rinunceranno a quel negozio pur di non essere avvicinati alle pratiche della "Gentil fascioSignora" che meriterebbe di lavorare per 100 euro al mese in una miniera di carbone in cina... poi vediamo se fa ancora la splendida.

Certi marchi campano pure sull'immagine... e questa pazza non gliela migliora di certo

quattrotretre ha scritto:

aleforzaroma ha scritto:in Italia siamo purtroppo passati ad eccessi inconcepibili.
Una volta un datore (quasi) non poteva dir nulla ad un dipendente fagnano (parliamo di grossa azienda e' chiaro), ora i diritti dei lavoratori , intendo soprattutto i piu' giovani e non solo, sono GIORNALMENTE calpestati e giustificati da leggi che, con il termine "flessibilità", permettono a sedicenti datori di lavoro un regime di ricatto e dove il lavoro umano sembri valere come dignita' un quinto di 15 anni fa. Non lavori abbastanza? Ti caccio tanto posso farlo e dopo di te ne arrivano altri 100!
Non riesco proprio a capirla sta cosa.
Da quel punto di vista è passata un'era geologica e nn si puo' certo dire che ci siamo evoluti.

Condizioni figlie dei tempi. Mille a condizioni "flessibili" sono meglio di 100 tranquilli e 900 a spasso.

Sai qual è il paradosso? Che i contratti interinali et similia furono creati da un certo Tiziano Treu, ministro del lavoro del governo Dini (quello della famigerata prima legge di riforma del sistema pensionistico), ministro certo non di destra. Diciamo che le intenzioni non erano sbagliate, aprire la strada alla flessibilità per permettere l'entrata nel mondo del lavoro per chi era alle prime esperienze, e non solo. Poi, come al solito, in questo paese di m..., lo strumento viene sempre usato ad minchiam, perché nessuno controlla gli abusi.

aleforzaroma ha scritto:haime' hai ragione, dato che le "certezze" di un tempo sembrano definitivamente andate

non a caso scelsi un lavoro indipendente gia' a 25 anni, ma non tutti possono o riescono a farlo quindi mi auguro che le politiche del lavoro cambino un po' per non trovarci in casa delle vere e proprie bombe sociali.

E speriamo che si rimetta in moto a pieno regime anche l'economia, altrimenti questo "limbo" è destinato a durare.

polly ha scritto:

quattrotretre ha scritto:

aleforzaroma ha scritto:in Italia siamo purtroppo passati ad eccessi inconcepibili.
Una volta un datore (quasi) non poteva dir nulla ad un dipendente fagnano (parliamo di grossa azienda e' chiaro), ora i diritti dei lavoratori , intendo soprattutto i piu' giovani e non solo, sono GIORNALMENTE calpestati e giustificati da leggi che, con il termine "flessibilità", permettono a sedicenti datori di lavoro un regime di ricatto e dove il lavoro umano sembri valere come dignita' un quinto di 15 anni fa. Non lavori abbastanza? Ti caccio tanto posso farlo e dopo di te ne arrivano altri 100!
Non riesco proprio a capirla sta cosa.
Da quel punto di vista è passata un'era geologica e nn si puo' certo dire che ci siamo evoluti.

Condizioni figlie dei tempi. Mille a condizioni "flessibili" sono meglio di 100 tranquilli e 900 a spasso.

Sai qual è il paradosso? Che i contratti interinali et similia furono creati da un certo Tiziano Treu, ministro del lavoro del governo Dini (quello della famigerata prima legge di riforma del sistema pensionistico), ministro certo non di destra. Diciamo che le intenzioni non erano sbagliate, aprire la strada alla flessibilità per permettere l'entrata nel mondo del lavoro per chi era alle prime esperienze, e non solo. Poi, come al solito, in questo paese di m..., lo strumento viene sempre usato ad minchiam, perché nessuno controlla gli abusi.

Dici bene, nessuno. Bastardità bipartisan.

Calzedonia SPA comunica di aver risolto con effetto immediato tutti i suoi contratti con la Emilio Srl. Conseguentemente viene sospesa alla stessa qualsiasi fornitura di beni e servizi.


AZIENDA SERIA
meno male non ci avrei fatto più shopping tanto volentieri

sabato c'è stato un sit-in davanti al negozio (300 persone) impedendo a chiunque di entrarci e di fatto hanno fatto perdere l'intero incasso di un sabato pomeriggio alla tizia. un altro è previsto per sabato prossimo,sempre che il negozio sia aperto.

sono contenta,sia per quella strega che per le commesse che ancora ci lavorano,evidentemente succubi di quella pazza.

http://www.leggo.it/sfoglia.php?data=20110419&pag=4&ediz=ROMA&citta=ROMA&sez=ATTUALITA&tt=

ben gli stà

aleforzaroma ha scritto:in Italia siamo purtroppo passati ad eccessi inconcepibili.
Una volta un datore (quasi) non poteva dir nulla ad un dipendente fagnano (parliamo di grossa azienda e' chiaro), ora i diritti dei lavoratori , intendo soprattutto i piu' giovani e non solo, sono GIORNALMENTE calpestati e giustificati da leggi che, con il termine "flessibilità", permettono a sedicenti datori di lavoro un regime di ricatto e dove il lavoro umano sembri valere come dignita' un quinto di 15 anni fa. Non lavori abbastanza? Ti caccio tanto posso farlo e dopo di te ne arrivano altri 100!
Non riesco proprio a capirla sta cosa.
Da quel punto di vista è passata un'era geologica e nn si puo' certo dire che ci siamo evoluti.

dipende comunque dove si lavora,per esempio io e il mio caporeparto ci stiamo altamente sui cocomeri a vicenda,lui mi rompe le scatole e io rispondo a tono. ma la serietà dell'azienda sta nel controllare le ore di lavoro e il rendimento (numero di blister all'uscita) direttamente dal computer nell'ufficio del personale e questo serve appunto ad evitare simpatie/antipatie,perchè l'ufficio non ha quasi contatti diretti (nel senso di contatti "umani") con i dipendenti. così si possono evitare figli e figliocci.
altra cosa positiva è che nessun componente dello stesso nucleo familiare di un dipendente può essere assunto.

certo,non ho moltissima esperienza nel campo lavorativo,oltre alla palestra questa è la prima esperienza. quindi probabile che abbia un concetto errato riguardo alle vere difficoltà di un dipendente.