Non è possibile che accadano ancora certe cose...! :(

polly ha scritto:

Framusician ha scritto:No, figurati, se ho fatto una gaffe mi scuso, ma intendevo dire che qui c'è gente che la prende a quarant'anni e passa dopo aver fatto determinati esami venti volte, solo perché vuole essere chiamata Dottore.
Poi se alcuni sono passati pure dal Cepu (ricordi lo scandalo dell'Ateneo barese?) lo sanno loro...

La figlia del signor Cepu, dopo essere stata firmataria della mozione di sfiducia al signor B, poi votò contro la sua stessa mozione, tanto per dire di che gente parliamo......

polly ha scritto:Comunque, per restare in argomento, il lavoro nero è una piaga in Italia, in tutta Italia, probabilmente il sommerso, se emergesse, farebbe schizzare il Pil alle stelle.
Fare il pistolotto dopo che è successa qualche tragedia mi fa solo che andare il sangue alla testa:tutti sanno e nessuno fa niente, salvo ergersi a paladini della giustizia quando succedono tragedie simili. Chi non ha soldi per far mangiare la propria famiglia, pagare l'affito o il mutuo, che dovrebbe fare? Si adatta, e si mette da solo sotto ricatto.Ma le istituzioni dove sono in tutto questo? Chi sa e tace è complice di omicidio, secondo me.

Framusician ha scritto:Certo che i giornalisti non la stanno gestendo proprio bene questa cosa...
Tutti a dare addosso al problema del lavoro nero; ma anche se non ci fosse stato quel laboratorio, quelle famiglie non avrebbero perso casa lo stesso?
E se ci sono stati morti solo nella maglieria è solo un caso fortuito.
Il reparto tessile - calzaturiero a Barletta era fortissimo negli anni '80, allora la disoccupazione nella mia città non esisteva proprio e c'era ricchezza diffusa che toccava tutti i settori. Tutti mandavano i propri figli a lezione di musica, ad esempio, non per niente anche in Romania Barletta la chiamano la città dei pianisti, poi c'è chi è più bravo e chi più o meno...
C'erano meravigliosi concerti a teatro che erano sempre pieni di gente, e i biglietti li si trovava gratis all'azienda Soggiorno e Turismo.
Dio che bei tempi.
Poi, la crisi, centinaia di imprese sono fallite, nessuno o quasi ha più la Ferrari, oggi ci sono Monella Vagabonda e Mister pipì (quanto non lo posso vedere... grrr), ma anche tante piccole aziende che vivacchiano in nero ma che permettono a chi "non ce la fa" di portare dei soldi a casa.
Non mi risulta che sia colpa di Barletta e dei meridionali.
Tra di noi diciamo che quelle che lavorano nelle maglierie sono le ragazze cui non ingozzava di studiare... oppure, sto scoprendo adesso, ragazze madri.
Forse è un po' atroce come considerazione, comunque Barletta è piena di laureati, anche il più scemo se vuole e ha un po' di soldi da "buttare" e regalare alle università si laurea in giurisprudenza.

Considerazione finale... se potete smentitemi.
Il presidente del consiglio non ha speso una parola per questa tragedia, a differenza di Napolitano che si è espresso a più riprese e non è venuto ma ha mandato una corona di fiori.
Per voi è una bella cosa?
Significa che il problema non lo tocca e non lo riguarda, come la crisi che attanaglia tutto il Paese?

Framusician ha scritto:Certo che i giornalisti non la stanno gestendo proprio bene questa cosa...
Tutti a dare addosso al problema del lavoro nero; ma anche se non ci fosse stato quel laboratorio, quelle famiglie non avrebbero perso casa lo stesso?
E se ci sono stati morti solo nella maglieria è solo un caso fortuito.
Il reparto tessile - calzaturiero a Barletta era fortissimo negli anni '80, allora la disoccupazione nella mia città non esisteva proprio e c'era ricchezza diffusa che toccava tutti i settori. Tutti mandavano i propri figli a lezione di musica, ad esempio, non per niente anche in Romania Barletta la chiamano la città dei pianisti, poi c'è chi è più bravo e chi più o meno...
C'erano meravigliosi concerti a teatro che erano sempre pieni di gente, e i biglietti li si trovava gratis all'azienda Soggiorno e Turismo.
Dio che bei tempi.
Poi, la crisi, centinaia di imprese sono fallite, nessuno o quasi ha più la Ferrari, oggi ci sono Monella Vagabonda e Mister pipì (quanto non lo posso vedere... grrr), ma anche tante piccole aziende che vivacchiano in nero ma che permettono a chi "non ce la fa" di portare dei soldi a casa.
Non mi risulta che sia colpa di Barletta e dei meridionali.
Tra di noi diciamo che quelle che lavorano nelle maglierie sono le ragazze cui non ingozzava di studiare... oppure, sto scoprendo adesso, ragazze madri.
Forse è un po' atroce come considerazione, comunque Barletta è piena di laureati, anche il più scemo se vuole e ha un po' di soldi da "buttare" e regalare alle università si laurea in giurisprudenza.

Considerazione finale... se potete smentitemi.
Il presidente del consiglio non ha speso una parola per questa tragedia, a differenza di Napolitano che si è espresso a più riprese e non è venuto ma ha mandato una corona di fiori.
Per voi è una bella cosa?
Significa che il problema non lo tocca e non lo riguarda, come la crisi che attanaglia tutto il Paese?

Framusician ha scritto:Certo che i giornalisti non la stanno gestendo proprio bene questa cosa...
Tutti a dare addosso al problema del lavoro nero; ma anche se non ci fosse stato quel laboratorio, quelle famiglie non avrebbero perso casa lo stesso?
E se ci sono stati morti solo nella maglieria è solo un caso fortuito.
Il reparto tessile - calzaturiero a Barletta era fortissimo negli anni '80, allora la disoccupazione nella mia città non esisteva proprio e c'era ricchezza diffusa che toccava tutti i settori. Tutti mandavano i propri figli a lezione di musica, ad esempio, non per niente anche in Romania Barletta la chiamano la città dei pianisti, poi c'è chi è più bravo e chi più o meno...
C'erano meravigliosi concerti a teatro che erano sempre pieni di gente, e i biglietti li si trovava gratis all'azienda Soggiorno e Turismo.
Dio che bei tempi.
Poi, la crisi, centinaia di imprese sono fallite, nessuno o quasi ha più la Ferrari, oggi ci sono Monella Vagabonda e Mister pipì (quanto non lo posso vedere... grrr), ma anche tante piccole aziende che vivacchiano in nero ma che permettono a chi "non ce la fa" di portare dei soldi a casa.
Non mi risulta che sia colpa di Barletta e dei meridionali.
Tra di noi diciamo che quelle che lavorano nelle maglierie sono le ragazze cui non ingozzava di studiare... oppure, sto scoprendo adesso, ragazze madri.
Forse è un po' atroce come considerazione, comunque Barletta è piena di laureati, anche il più scemo se vuole e ha un po' di soldi da "buttare" e regalare alle università si laurea in giurisprudenza.

Considerazione finale... se potete smentitemi.
Il presidente del consiglio non ha speso una parola per questa tragedia, a differenza di Napolitano che si è espresso a più riprese e non è venuto ma ha mandato una corona di fiori.
Per voi è una bella cosa?
Significa che il problema non lo tocca e non lo riguarda, come la crisi che attanaglia tutto il Paese?