poesia by Simurg

Dedichiamo ora una poesia
a chi ha ridotto in frantumi la Roma mia,
dopo Pradè e Conti, la giornata non è bella
se non mando a fare in c*** anche Rosella
Il nostro caro amministratore delegato,
che i grandi tifosi ha continuamente umiliato;
e che ancora è grazie a quelli
se non abita sotto i ponti ma a Villa Pacelli...
Colei che per i soldi e il suo vitto
ha venduto Trigoria e ora ci va in affitto...
Di campioni ne ha venduti di brutto,
in cambio solo Pit e Barusso...
Se un rinnovo con lei vuoi avere
devi farle un gran piacere....
meno soldi e meno anni; sennò per te saranno danni...
e se disobbedisci arriva Mario
che ti dà dello scarso, del rotto o del mercenario...
La curva sud tutta a gridare
"grazie Rosella per averci fatto sognare"....
e anche se sei sullo zero a quattro,
nessuno mai s'alza di scatto....
tutti continuano a cantare,
il nostro è il miglior tifo nazionale,
e intanto i distacchi continuano ad aumentare...
I soci della Roma sono grandi amici o parenti
che da sempre aprono il e stringon i denti...
Marra, Baldi e tra poco Marione,
poi la mamma, il nonno e pure il cagnone...
Ma il "papà" mette in ogni frase,
il pubblico si dovrà pur emozionare....
e intanto ad un magnate, che la mano ci tende
lei dice di no! Ha deciso che non vende....
e ai tifosi che rimangono di m**** impregnati
risponde solo con tre quattro comunicati
Ma tranquilli, torna Mario
"Soros era un mercenario...";
e se la cosa non trovi tanto carina
arriva Marra con la letterina....
Se ti chiedi "ma sarò impazzito?"
arriva Conti: "Soros? Mai esistito"
Ora, per far tornare i conti sani,
venderà Mexes, De Rossi e pure Aquilani....
e se parli sei un traditore,
uno della Lazzie o un senza cuore...
E allora come i soci, si proprio quelli,
anche se schiavi degli Agnelli,
sentiamoci grandi, forti, e pure belli....

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