Conferenza stampa Luis Enrique: “A Bologna con grandi motivazioni. La dedica di Totti? Mi è piaciuta molto”

Dal Fulvio Bernardini di Trigoria, la conferenza stampa integrale del tecnico della Roma Luis Enrique, alla vigilia della partita contro il Bologna. Dopo l’incontro con i giornalisti, l’allenatore giallorosso ha diramato la lista dei calciatori che faranno parte della trasferta (LEGGI I CONVOCATI).

La difficoltà col Bologna può essere nelle motivazioni?
“Quasi sempre è così. E’ più facile essere motivati contro una grande squadra. Il premio alla fine è sempre lo stesso: tre punti. Avere la stessa ambizione e motivazione sarà la chiave della partita”.
Totti non aveva mai dedicato una partita al suo allenatore. Se l’aspettava?
“I calciatori devono essere coinvolti dall’allenatore e viceversa. Ho un rapporto molto buono col capitano e con tutti i calciatori. Poi ci sono naturali differenze. Ma ci si chiarisce e si parla. Mi piace moltissimo questo rapporto e questa dedica. Mi piacerebbe farla ai tifosi, che sono sempre fedeli alla squadra. Tutti insieme siamo più forti”.
La Roma è una squadra che sente sua al cento per cento?
“Senza equilibrio è impossibile competere e vincere le partite. Nelle ultime due partite abbiamo visto una Roma più completa. Mi aspetto che pensiamo a quello che dobbiamo continuare a fare. Se daremo importanza a tutte e due le fasi avremo molte possibilità in più di battere l’avversario. Ma non è mai facile, c’è anche l’altra squadra”.
Osvaldo ha un carattere molto forte.
“Qui Osvaldo non si arrabbia mai. Ogni gruppo è formato da tante personalità. Ognuno deve avere rispetto per il gruppo e per la società. E’ normale avere giocatori più tranquilli e più calmi. L’importante è sapere cosa vogliamo fare e far capire a tutti che ci sono delle regole per il rispetto naturale. Abbiamo tanti tifosi e il buon senso è importantissimo. Poi c’è il rendimento sportivo. Abbiamo preso Osvaldo anche per il suo carattere vincente, ma tutto deve essere rapportato alla squadra”.
Lei cosa pensa del futuro di Borriello?
“E’ nella rosa. Sta facendo il suo lavoro. Ogni settimana lo vedo meglio. E’ una domanda per la società. Il mio lavoro è ottenere il massimo rendimento dalla squadra. Poi la società deciderà cosa fare”.
Sarà la terza partita in dieci giorni. Come sta la squadra?
“Sul livello fisico non ho nessuna paura. Contro la Juventus, che è la squadra più intensa del campionato, non abbiamo avuto problemi. Sapevo che i calciatori erano pronti e lo saranno per tutta la stagione. Mi preoccupa di più qualche colpo difficile da recuperare dopo una partita. Ieri in quattro non hanno potuto fare l’allenamento di recupero. Vediamo oggi”.
Cosa ti preoccupa del Bologna?
“Ha necessità di fare punti. Tutti e tre gli attaccanti sono bravi. Mi preoccupano le ripartenze e la consistenza difensiva. Vediamo dove potranno avere problemi. Se faremo la nostra partita riusciremo a battere il Bologna”.
E’ sorpreso dal rendimento di Napoli di Juan? Servono rinforzi in difesa?
“La qualità calcistica di Juan non è da scoprire. E’ un giocatore internazionale. Il suo era un problema fisico. Dopo due mesi allenamenti a parte adesso sta molto meglio. Ha giocato bene. Il mercato è un discorso della società. Preferisco giocare con meno calciatori. E’ più facile. Parlerò con la società per dire quello che penso. In estate dovevamo rispettare i contratti. Adesso si faranno delle scelte. C’è l’infortunio di Burdisso e potrebbe servire un rinforzo”.
Sull’espulsione del mental coach Llorente.
“E’ una persona importantissima, è fondamentale. Sa tantissimo di sport. Mi piace una persona passionale. Quando riesci a ottenere una squadra passionale con qualità riesci a vedere una cosa diversa. Llorente era una scelta prioritaria per venire qui. E’ uno della Curva Sud vicino a noi”.
Lamela da attaccante esterno. E’ la posizione migliore?
“Ha fame. Arriva da quattro mesi con problemi alla caviglia. Adesso può giocare ovunque. Ha la fame e la voglia di farlo. Come trequartista è ottimo. Anche come interno mi piacerebbe tantissimo. Ha voglia di saltare l’uomo. Deve continuare a lavorare tranquillo”.
A sinistra Taddei è il titolare?
“Non penso mai ai titolari. Taddei è un professionista. Si allena come un matto. Fa la vita da professionista al cento per cento. Sa fare la fase offensiva ed è difficile da superare in fase difensiva. I giocatori si devono guadagnare ogni giorno il posto”.
La guarda la classifica?
“Siamo ancora lontani da quello che possiamo essere. Non ci sono ingiustizie. Non penso mai a una o due partite. Dieci giornate prima di finire la stagione vedremo dove saremo”.
La fase di sperimentazione è completata?
“Abbiamo vinto a Napoli con una grande fortuna. Mi è sempre piaciuto l’atteggiamento. Voglio approfittare dello spazio in avanti. Quello che voglio fare della mia squadra non è cambiato. Poi vedendo le caratteristiche dei calciatori devo valutarne le situazioni. Mi piacerebbe avere sempre il possesso e se c’è un pressing alto dell’avversario cercare cose per arrivare alla porta con velocità. E’ importante sapere perché hai vinto”.
Il pressing alto o basso è una sua scelta?
“Mi piace molto fare il pressing alto. Devi farlo bene e avere undici ragazzi nella stessa condizione di farlo. Se non succede questo non c’è pressione. In campo devono capire quando si può fare. In altre situazioni ci può essere un pressing a metà campo. E’ un modo diverso di difenderci”.
Ha trovato la chiave della squadra nelle ultime due partite?
“Magari. Non credo che si tratti di trovare la chiave. E’ stata una partita fortunata. Non possiamo dimenticarci che abbiamo giocato contro una squadra fatta, da Champions League. E’ stato interessante creare tante palle gol al Napoli. Da allenatore vorrei lo stesso rendimento nelle due fasi. Abbiamo subito troppe palle gol”.
Gago e Pizarro come stanno?
“Pizarro ancora non è al cento per cento. Fernando è andato fuori per un colpo al ginocchio. Ieri ha fatto tutto l’allenamento. Era stato vicino alla convocazione contro Juventus e Napoli. Può essere nella lista. Pizarro non è ancora pronto”.
Su Simplicio si è ricreduto?
“Vedendo come si allenato e il suo rendimento in partita, può essere un caso come Taddei. Quando vedo che un calciatore può mettersi a disposizione non ho più problemi a rettificare. E’ un esempio per i compagni. Quando gioca a quel livello mi piace tantissimo. Lo conoscevo ma non pensavo fosse così forte. Ha portato tante cose buone alla squadra”.
Sull’atteggiamento difensivo della squadra dopo il vantaggio.
“Quando prendi un vantaggio, la squadra avversaria prende più rischi per andare a pareggiare la partita. Dobbiamo continuare a giocare allo stesso modo. Contro il Napoli abbiamo fatto meglio. E’ una delle chiavi che servono a fare una squadra, cosa che ancora noi non siamo. Dobbiamo rischiare di più”.
Si è posto un obiettivo in questa stagione?
“Non ho un traguardo. Ogni giorno succede una cosa. Qualche volta buona altre meno. Continuo giorno per giorno con il massimo della mia condizione. Mi piacerebbe andare su in classifica. Ho tanto lavoro ogni giorno”.
L’atteggiamento degli attaccanti contro il Napoli è quello che vuole vedere sempre?
“Anche con Villa, Ronaldo e altri attaccanti vedo questo atteggiamento. E’ una delle chiavi. Anche con i difensori è la stessa cosa. Devono attaccare con tutta la squadra. Si attacca insieme e si difende insieme. La fase difensiva non piace alle punte ma abbiamo bisogno di questo lavoro. Contro il Bologna sarà una prova per tutti”.
L’autostima quanto è importante per la squadra?
“La squadra già ha autostima di se stessa. La motivazione te la dà il risultato. Dobbiamo cercare di essere sempre una squadra con intensità. I risultati ci danno sicurezza. Aiuta sempre la testa. Mi aspetto che questo risultato ci aiuti ad andare avanti”.
Chi entra in campo dà sempre il massimo.
“La squadra è più forte con venti giocatori che sanno giocare. Se giocano sempre gli stessi, loro sono tranquilli di giocare e non va bene”.
Che idea ti sei fatto dello scandalo calcio scommesse?
“Mi dispiace tantissimo. Nel mio paese fino ad ora non è successo. E’ un peccato vedere giocatori coinvolti. C’è una giustizia che fa il suo lavoro e mi sembra ottimo che lo faccia. Mi aspetto che nessuno lo faccia di nuovo”.

FINE