Lettera molto seria di una insegnante al Ministro Profumo

Egregio Signor Ministro,
ho letto come tutti la sua proposta di aumentare dall’anno prossimo a noi professori l’orario a 24 ore di docenza in classe. Gratis, naturalmente, nel senso che queste ore in più non saranno seguite da alcun aumento di stipendio. Ce lo chiede l’Europa, dice lei, per adeguarci agli standard degli altri paesi comunitari. E sarà vero, se Lei lo dice. Ma, da docente, non capisco perché, a questo punto, anche il mio stipendio non si dovrebbe adeguare a quello dei colleghi stranieri, che è notevolmente più alto.
Ma anche lasciando stare i soldi, Egregio Signor Ministro, a farmi star male è proprio tutto il tono delle interviste da Lei rilasciate sull’argomento, a cominciare da quel “Con gli insegnanti ci vuole il bastone e la carota” citato nell’incipit. A casa mia il bastone e la carota sono cose che si usano con gli asini. Se Lei per primo, signor Ministro, ha una così alta considerazione della nostra categoria da considerare gli insegnanti equiparabili ai somari, cominciamo bene.
Entrando però nello specifico del Suo provvedimento, ci sono parecchie cose che non mi tornano (del resto sono un asino, me l’ha cortesemente fatto capire Lei).
Per esempio mi sfugge come alzare per tutti a 24 ore la presenza in classe dovrebbe portare automaticamente un miglioramento della qualità dell’insegnamento. A scuola, e sono la prima a riconoscerlo, ci sono anche docenti che fanno poco o nulla. Ma non certo per una questione di orario. Ora poltriscono per 18 ore, fategnene fare 24, poltriranno per 24 in classe, esattamente allo stesso modo.
Chi invece si troverà nelle peste causa aumento dell’orario di docenza saranno quegli insegnanti che lavorano bene. Perché vede, Egregio Signor Ministro, da quanto si capisce queste ore in più, che farò gratis et amore dei, non saranno ore aggiuntive nelle mie classi. Fosse così, sarei anche contenta. Attualmente io alle medie ho 6 ore di italiano, 4 di storia e geografia. Vogliamo aumentare la qualità dell’insegnamento? Concedetemi di farne almeno 8 di Storia e Geografia e due in più di Italiano per classe. Potrei lavorare meglio, approfondire il programma, avere più tempo per i recuperi di chi rimane indietro e per fare esercitazioni.
No, quelle 6 ore in più serviranno ad ammollarmi un’altra classe da seguire, e risparmiare così i soldi dello stipendio di un collega. Il che vuole dire, Egregio Signor Ministro, che io già oggi, con le classi stipate di 27/30 alunni, ho circa 90 ragazzini da seguire con le mie 18 ore; con 24 ne avrò circa 120. non voglio neanche pensare ai colleghi di altre materie, tipo lingue. Secondo lei, facendo anche un mero conto a spanne, la qualità del mio insegnamento migliorerà?
No, peggiorerà. Perché adesso le ore a casa, nel pomeriggio, quelle che tutti credono dedicate al riposo, le passo a correggere pacchi di compiti, temi, test di grammatica: sono almeno quattro a quadrimestre, tacendo di quelli che assegno per casa e dei compitini di Storia e Geografia. E altro tempo lo spendo perché, pensi un po’, mi devo preparare le lezioni che tengo in classe: sono asina, che vuole, non sono capace di entrare alla mattina improvvisando. Ho bisogno, la sera prima, di prepararmi gli schemi, il materiale da consegnare, pensare a cosa dire perché poi ogni classe è diversa, e la lezione va impostata in modo differente.
Tutto questo, Egregio Signor Ministro, lo faccio oltre alle ore in cui sono in classe, ma è sempre lavoro. E sono costretta a farlo a casa non perché sono privilegiata, ma per un semplice motivo logistico: a scuola, dove è la mia sede di lavoro, non ho né un ufficio né una scrivania, e il computer che uso per trovare i materiali o crearli è quello che mi sono comprata con i miei soldi, perché la scuola non me lo dà.
Evidentemente ai tecnici del suo Ministero e a Lei tutto questo sfugge, perché pare che mi sia computato come “lavoro” solo il tempo che passo in classe, e tutto il resto non esista. Bene, ne prendo atto. Ma la conseguenza di tutto ciò è che, aumentandomi il tempo di docenza e il numero di alunni, avrò meno spazio per fare il resto. Il che vuole dire, Egregio Signor Ministro, che ridurrò giocoforza il numero di compiti scritti, riciclerò i materiali uguali per ogni classe senza personalizzarli. Finirò per lavorare di meno a casa e sicuramente peggio a scuola: non per cattiva volontà mia o per deliberata voglia di sabotare il Suo meraviglioso progetto, ma per forza di cose. Quindi il grande risultato della Sua idea non sarà, come dice, aumentare l’efficienza della scuola e la qualità, ma peggiorarla: chi non ha mai fatto un tubo continuerà a non fare nulla, chi invece riusciva bene o male a insegnare qualcosa, si vedrà costretto a ridurre quanto prima era sempre riuscito a fare, perché lo sforzo fisico di stare anche solo cinque ore di fila in classe con ragazzi adolescenti e preadolescenti, con i quali non ti puoi distrarre un attimo, si farà sentire.
Per cui, Egregio Signor Ministro, da docente che ogni giorno entra in classe, questo le volevo dire. Approvi pure il nostro aumento di ore di docenza, per altro passando a tutti il messaggio che noi insegnanti siamo degli scansafatiche privilegiati che fino ad oggi han lavorato poco. Avrà il plauso popolare e Le riuscirà di certo, perché la società, dopo anni di martellamento mediatico, ne è già convinta, e la applaudirà. Ma non gabelli questo taglio per uno strumento per aumentare la qualità della scuola, o migliorare l’efficienza di noi docenti. E’ solo l’ennesimo taglio imposto ad una categoria che al momento non ha la forza di opporsi, né i mezzi, perché non facciamo neppure un lavoro considerato socialmente fondamentale, come i tassisti, ad esempio. In fondo siamo solo quelli che formano le prossime generazioni: degli asini che meritano un po’ di bastone e manco la carota, ha ragione Lei.

profumo,puzzi piu' tu che una diarrea cronica

cmq 6 ore di lavoro sono un po pochine...

Cosa vuoi dire Alex?
Quelle sei ore in più servono, se non l'avessi capito, a far si che ogni tre docenti uno perda il posto, se è vero che sei per tre fa diciotto.
Per non parlare dei quindici giorni di vacanza in più... Ma che, sono a luglio e già ce le abbiamo! Giusto per far dire a chi sente il telegiornale e non sa com'è la scuola "Questi lavorano poco, gli danno pure le altre vacanze, se le guadagnino!"
Ventiquattro ore a settimana di lezione si possono fare anche adesso, per sostituire colleghi assenti temporaneamente, ma il docente deve voler le fare e poi sono pagate.
Il ministro Puzza mi dovrebbe spiegare poi cosa fanno a fare il concorso, visto che tagliano i posti.
Ah che scema, e' vero, serve a fregare duecento euro per l'iscrizione ad ogni partecipante.
Il fatto che io sia di ruolo e non lo debba fare non mi esime dal dire che è una gran schifezza.

Gli standard europei? Nel 2002 un insegnante lussemburghese all'inizio della carriera prendeva la "misera" cifra di 4500 euro. Adesso non lo so perché sono anni che manco, ma all'epoca mi cadde l'occhio su un depliant e per poco non ci rimase attaccato.

alexmarubium ha scritto:cmq 6 ore di lavoro sono un po pochine...

Meno di una "normale" giornata di lavoro a 40 ore settimanali

E te pareva.
Tu quando hai accettato il tuo posto di lavoro sapevi quante ore avresti fatto e hai accettato e firmato, vero? Anche noi.
A te se lavori sei ore in più "certificate" te le pagano, no, e le chiami straordinari, vero?
A noi no, questa e' la differenza che vuol introdurre il caro ministro, con un decreto, non una legge, e fregandosene altamente di un contratto collettivo nazionale del lavoro firmato contrattato e controfirmato dai sindacati.
Quaranta ore? Chi le fa? Se pensi ai poveri operai, probabilmente erano quelli che avevano studiato un po' meno di chi è diventato professore?
A parte che all'operaio lo straordinario lo pagano.
Infine, rileggiti la lettera della collega, forse ti è sfuggito qualcosa. Un professore tralasciando il fatto che si prepara le lezioni a casa, deve correggere i compiti e guarda che non lo fa mica in classe.
E non lo fa in cinque minuti, se i voti non sono coerenti e giustificati sai i reclami? Gli alunn poi hanno il senso della giustizia ed è giusto così.

Ah, poi, seeeeh, quaranta ore.... Intanto c'è un'ora a settimana fissa di colloquio con i genitori che si chiama ora di ricevimento (quindi già sono 19 invece di 18), i collegi docenti che ti portano via un pomeriggio intero, i consigli di classe idem (per tre giorni di seguito, ogni mese o due), i colloqui con i genitori idem, anche due, gli scrutini in cui saluti la famiglia finché non hai finito di compilare chili di carte burocratiche, riempire le pagelle, ricopiare tre volte gli stessi giudizi e quant'altro, e gli esami che ti portano via l'intero mese di giugno o di luglio, a seconda se siano medie o superiori. Tutto questo e' compreso nel prezzo e voi manco lo sapete, ne' l'avrei detto se non me l'aveste tirato fuori con certi commenti beoti.
Devo pure dire che il prof a scuola deve stare attento, concentrato, ha lA responsabilità civile e penale sugli alunni e non può stare a scrivere sulla Curva Giallorossa? Io mi connetto e scrivo da casa, non dal posto di lavoro.

Sarebbe allora meglio, per gli insegnanti, avere un contratto a 40 ore settimanali, e non essere costretti a portare il lavoro a casa così da poterlo sbrigare sul posto di lavoro

Io lavoro 38 ore settimanali, se mi fermo oltre l'orario mi danno una pacca sulle spalle e mi docno che sto aiutando l'azienda a cresce, non mi riconoscono nulla.
Ho 160 ore di ferie l'anno che diviso 8 ore/giorno fa 20 giorni di ferie, non ho permessi, cioè se devo andare in banca devo prendere ferie, devo andare in posta, devo prendere ferie. L'unica agevolazione che abbiamo è per le visite mediche della mutua, dove, 1 ora prima e 1 ora dopo la fine dell'esame non vengono considerate come ferie ma se ci metti più di quel tempo a raggiungere l'ospedale o tornare in ufficio ti scalano le ferie.
Quindi dico: occhio che non tutto quello che è oro luccica, i professori di certo non se la passano bene, la scuola è gestita a livello politico in modo imbarazzante ma chi pensa che chi lavora in una azienda è un super privilegiato sbaglia.
A noi chimici hanno appena rinnovato il contratto nazionale, per la mia categoria si parla di ben 39€/mese di aumento...lorde ovviamente.
I sindacati hanno firmato in 5 minuti e lo hanno spacciato come un supercontratto.

Io la lettera l'ho pubblicata su FB.
L'unica cosa che vorrei far notare è che l'insegnamento e la medicina non sono mestieri perfettamente uguali agli altri e portano con se una responsabilità che da noi non è considerata abbastanza.
Molti insegnati vorrebbero avere 40 ore settimanali e sbrigare il lavoro a casa ma nelle scuole ci sono a mala pena le strutture logistiche per ospitare gli alunni ... non certo gli insegnanti per sbrigare il lavoro "d'ufficio".

Chi sente il telegiornale si beve la notizia per come la spacciano.

Hai notato come pongono l'accento sui giorni di vacanza in più! Mica dicono che già li abbiamo, semplicemente la differenza sta nel fatto che ora dobbiamo presentare la domanda per usufruire di 32 giorni di ferie tra luglio e agosto in modo da scongiurare che un preside impazzisca e ti chiami a mettere in ordine la biblioteca il 10 agosto, adesso se ne potranno indicare 45.
La cosa che mi preoccupa che vi sfugga e che però qualche giornalista di SKY ha colto, e che questo sistema taglia una cattedra, un posto di lavoro ogni tre.
A proposito di cio' che dici per la malattia, se io mi assento mi decurtano le giornate dallo stipendio. Se sto male di sabato mi tocca pure andare di persona alla guardia medica.
Io non penso che l'erba del vicino sia più verde, anzi. (E non penso a chi con l'erba ci lavora e dice che quando piove non lavora, sta in proprio e sono affaro suoi). Non tollero le prese in giro da parte del governo, però. Questo lavoro l'ho scelto perché mi andava bene per tanti aspetti, tra cui l'orario di lavoro e la possibilità che dava di fare altro nella vita, sia pur tra salti mortali.
La proposta di Barbara la considererei seria e accettabile, quella del ministro che dovrebbe essere esperto e' da cestinare, ma mi sa che è già passata...
Quello che conta per i politici e' tagliare tagliare tagliare...

Che io sappia mia sorella, che è insegnante elementare, da sempre deve indicare quale mese intende scegliere di ferie tra luglio ed agosto, e se il suo dirigente avesse bisogno e la chiamasse nel mese che non è in ferie, lei dovrebbe andare. Non è mai successo fino ad ora, ma potrebbe accadere.
Vorrei invece che qualcuno mi spiegasse perché mai un insegnate elementare, che secondo me fa molta più fatica ad insegnare partendo da zero ai propri studenti, deve avere uno stipendio inferiore agli insegnanti delle scuole di altro ordine e grado, anche se è a sua volta laureato.
Quello che noto, invece - e mi dispiace se qualcuno se la prende a male - è che sono molto pochi gli insegnanti che fanno il loro lavoro con passione, ma sovente danno l'impressione che lo scelgano solo per avere un posto statale (a parte il discoso dei precari, che spesso affrontano ore di viaggio per andare a lavorare anche da una regione all'altra). Come dice Andrea F., parliamo di una professione un po' diversa dalle altre, e se il livello medio di preparazione degli studenti lascia a desiderare non credo che sia sempre e solo colpa loro, non saranno certo tutti asini e scansafatiche.
Per quel che mi riguarda conservo un ricordo buono solo di un paio di prof delle medie (quella di matematica e quella d'inglese) della mia prof di lettere del triennio delle superiori, e ovviamente della mia maestra, a cui devo tantissimo, per il resto meglio stendere un velo pietoso.

Per avere un posto statale e magari fare il secondo lavoro

Non devi indicare quale mese di vacanza vuoi, ma proprio i giorni con le date precise precise.
Non ho mai sentito di nessuno che sia stato chiamato dal preside d'estate.
Perché paghino così poco le maestre non li chiedere a me, più si sale e comunque più pagano.
Non vedo cosa ci sia di male a fare un secondo lavoro, l'importante e' che come insegnanti si lavori bene. Io se ci pensate ne faccio pure tre, suono e compongo pure. Un musicista in gamba e' chiaro che sarà bravissimo a insegnare le basi della musica, e che ci vuole? A volte però ne vedo di rotti di scatole, come pure ingegneri scavolatissimi nell'area insegnare Tecnologia, e insegnanti di diritto che pensano solo a correre in tribunale.
I miei alunni mi vogliono bene.

Anche io se stessi in ufficio la metà del tempo che ci passo e prendessi lo stesso stipendio mi troverei un lavoretto alternativo.
Nulla c'è di sbagliato.
Ma non mi preoccuperei del mio collega che non ne ha nemmeno uno due.

Se il problema che nessuno coglie sono le cattedre che vengono eliminate, quello che corre in tribunale, non facesse le corse e stesse solo in tribunale... puf ecco una cattedra che si libera

Stai tranquilla che io a quello che correva in tribunale gli accidenti glieli mandavo, il problema e' che le cattedre di Diritto nelle scuole sono poche.

Ho dimenticato di dire che l'avvocato lasciava le classi scoperte per andare in tribunale. Quello sarebbe stato da cacciare veramente.

Nessuno ha denunciato la cosa... altrimenti sarebbe stato cacciato.

A comunque quello dell'avvocato era solo un esempio, vale per tutti

Secondo me doveva assicurare i servigi avvocateschi a preside e/o vicepreside, se no non si spiega.
Uno può andarsene via prima se ha chiesto un permesso breve, e deve comunque recuperare entro il mese le ore che ha preso. Lo faceva sistematicamente, quindi non è possibile che avesse i permessi. Pure dei permessi per motivi personali, non retribuiti se ne possono prendere pochi.

alexmarubium ha scritto:cmq 6 ore di lavoro sono un po pochine...

6 ore sarebbe l'orario che dovrebbero fare tutti,invece ne fanno 8,però grazie al fantastico aiuto dei vari cellularitablet,e puttanate simili,ne fanno 19 , pagate 8 però son tutti contenti che almeno non hanno speso 800 euro per niente.LAVORARE DI MENO SAREBBE UNA VERA CONQUISTA

Cerezo74 ha scritto:

alexmarubium ha scritto:cmq 6 ore di lavoro sono un po pochine...

6 ore sarebbe l'orario che dovrebbero fare tutti,invece ne fanno 8,però grazie al fantastico aiuto dei vari cellularitablet,e puttanate simili,ne fanno 19 , pagate 8 però son tutti contenti che almeno non hanno speso 800 euro per niente.LAVORARE DI MENO SAREBBE UNA VERA CONQUISTA

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non sarà il miglior italiano possibile , ma non mi sembra cosi' difficile da capire