Il jailbreak di iPhone è legale. Quello di iPad (ancora) no

Storica sentenza della Library of Congress. Le prospettive si fanno interessanti, ma Apple potrebbe (cercare di) trovare qualche gabola tecnologica per bloccarlo

01 novembre 2012 di Riccardo Meggiato

Sorpresa: effettuare il jailbreak dell’iPhone, adesso, è legale. È quanto sentenzia la Library of Congress, anche se la libertà non è a 360°. Ricordo che il jailbreak è una tecnica con cui si rimuovono le limitazioni poste da Apple al suo sistema operativo iOS. IN questo modo, per dire, si possono caricare applicazioni senza dover per forza passare dall’App Store, oppure sfruttare il Bluetooth in modo più completo. Insomma, si tratta di “liberalizzare” il proprio smartphone, come in teoria sarebbe giusto poter fare. Fino a oggi, però, il rischio era di vedersi invalidata la garanzia. O, peggio, di beccarsi una denuncia. La decisione, storica, consente invece di ricorrere legalmente al jailbreak fino al 2015. Curiosamente, la gentile concessione, al momento, è limitata a iPhone e non all’iPad, che deve rimanere virtualmente lucchettato. Tengo a precisare, comunque, che la decisione ha effetto solo secondo la legislazione americana. Per tutti gli altri, dita incrociate.

speriamo non abbia nessuna influenza sulla mia placida esistenza