Champions League 2012 - 2013 ::: OTTAVI DI FINALE ::: Calendario

LONDRA - E' una partita di andata degli ottavi, ma non una partita qualsiasi. I numeri sono quelli di una finale, in effetti: si prevedono 200 milioni di spettatori davanti al video, questa sera per Real Madrid-Manchester United, un record senza precedenti per le "last 16", le gare in cui si affrontano le ultime 16 squadre rimaste in lizza per la Champions, come gli inglesi chiamano questa fase del torneo. Non per nulla la rete Sky comincerà il collegamento dal Bernabeu ben un'ora e 45 minuti prima del fischio d'inizio, tanta è l'attesa per il grande match. E lo confermano le scommesse: William Hill, uno dei più grossi bookmaker locali, si aspetta giocate per 20 milioni di sterline (22 milioni di euro) soltanto in Gran Bretagna, dunque appena 5 milioni di sterline in meno rispetto al totalizzatore della finalissima di Champions League del 2011 tra lo United e il Barcellona, che stabilì un primato da questo punto di vista.

I giornali inglesi "scommettono" che sarà una partita speciale anche in campo. Da un lato, i Red Devils sono in magnifica forma, hanno esteso a 12 i punti di vantaggio sui diretti inseguitori del Manchester City in testa alla classifica della Premier League mettendo praticamente le mani sul titolo, che sarebbe il tredicesimo dell'era di Alex Ferguson. E trascinato dal duo d'attacco Rooney-Van Persie, il mitico allenatore dice di credere che questo sia l'anno giusto per un'impresa ancora più grande, vincere campionato e Champions nella stessa stagione. Impresa peraltro
a lui già riuscita, ma che sarebbe forse la ciliegina da porre sulla torta della sua incredibile carriera, prima di andarsene in pensione, come secondo alcune indiscrezioni sarebbe intenzionato a fare, in estate.

Dall'altra parte c'è un Real Madrid che affida le sue residue speranze di salvare la stagione proprio alla Champions, e ancora più che le sue, le speranze di Josè Mourinho di andarsene dalla Spagna, come ormai tutti danno per certo, con un altro trofeo dopo il titolo della Liga dell'anno scorso. "Il Real ha vinto la Champions nove volte, io due, io voglio vincerne una terza, se arriverà quest'anno, bene, ma in ogni modo non penso che finirò la mia carriera con due titoli di Champions". Dove la finirà non è chiaro, ma il coach portoghese ha approfittato della conferenza stampa pre-partita a Manchester per dire quale sarà la sua prossima tappa: "Verrò in Inghilterra", dice, con la sicurezza di uno che ha già ricevuto un'offerta preliminare o si sente di poterla ricevere appena schioccherà le dita. Classico Mou, insomma, spavaldo e smargiasso, ma da prendere sul serio perché non è detto che bleffi.

Su una cosa concordano tutti i quotidiani di qui: l'ago della bilancia, il giocatore decisivo per l'esito della gara, sarà Cristiano Ronaldo. E' lui l'asso che può indirizzare la gara, contro la squadra e l'allenatore che hanno contribuito a farlo diventare quello che è oggi, l'attaccante più forte d'Europa, anzi del mondo, insieme a Messi. Se Ronaldo stasera funziona, il Real ha una chance di superare il turno. Ma Ferguson lo aspetta al varco e si dice che abbia preparato una trappola per fermarlo.