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Laziali imparate... dal vostro ex capitano (l'unico degno del titolo)!
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Laziali imparate... dal vostro ex capitano (l'unico degno del titolo)!
30/dic/2013 09.23.00
Nesta su passato, presente e futuro: "Al Milan situazione difficile, la Juventus gioca un campionato a sè, avrei voluto chiudere la carriera alla Lazio... Farò l'allenatore".
Concreto in campo così come con le parole, Alessandro Nesta è uno che non le manda a dire e ne approfitta per tracciare la propria visione tra aneddoti del passato, stretta attualità e progetti per il futuro. L'ormai ex stopper svaria dal Milan alla Lazio, passando per Juventus e Totti.
Dalle colonne del 'Corriere dello Sport', Nesta ha dipinto così la situazione rossonera: "Era prevedibile che succedesse quello che sta accadendo. C’è in atto un cambio generazionale, a tutti i livelli. Nel corso di questi due ultimi anni sono stati ceduti tanti campioni e sono arrivati altri giocatori nuovi. Non è facile ricostruire un gruppo solido, si fa davvero molta fatica. Serve che Berlusconi torni a fare il presidente a tempo pieno, con la passione e la competenza che gli competono, mettendo a posto un po' le cose. Per portare i giocatori importanti ci vogliono gli investimenti come si faceva una volta, in passato".
Il totopanchina per il dopo Allegri pone in prima fila Seedorf: "Ognuno deve fare nella vita quello per cui si sente pronto. Clarence lo diceva spesso: 'Io sono sempre pronto!'. Se davvero gli fosse concessa questa possibilità, farebbe benissimo ad accettare l'incarico al Milan".
Sulla corsa Scudetto, Nesta non ha dubbi: "Per me la Juve fa un campionato a sè, è la squadra più forte anche come organizzazione societaria. Farà bene anche in Europa League. La Roma potrebbe vincere a Torino? Mi sembra molto, ma molto difficile... Anche quest’anno vincerà la Juventus, come sempre... Troppo forte... Certo la Roma le tiene testa. Napoli, Inter e Fiorentina non mollano. Ma solo la Juventus può perdere questo campionato".
E a proposito di Roma, ecco l'investitura nei confronti di un avversario di tanti derby: "Secondo me, ancora oggi, il più grande campione del calcio italiano è Francesco Totti - ha evidenziato Nesta - Penso che possa giocare sui suoi livelli almeno fino a 45 anni... E' un professionista esemplare, eccezionale, nel ruolo dove gioca adesso subisce più falli ma è sempre un fuoriclasse assoluto. Vede la partita... due giocate prima. Ha un piede e dei colpi che gli permettono di giocare fino... a quando muore!".
Le stracittadine, Nesta le ha vissute con la maglia della Lazio: "Confesso che quando ho lasciato il Milan ci avevo fatto un pensierino. Mi sarebbe piaciuto terminare la mia carriera lì dove l‘avevo iniziata, ma Galliani mi aveva offerto un altro anno di contratto. C’era stato qualche rumors... Mai contatti diretti... Ma ho voluto avere rispetto dei tifosi della Lazio. Loro ricordavano un calciatore diverso, che aveva dieci anni in meno. Sono abituato ad essere sempre al cento per cento e a dare il massimo. Il club sta vivendo un momento particolare, bisogna avere ancora un po' di pazienza. Lotito è concentrato ancora sul bilancio. Il club dopo aver speso tanto ha accumulato altrettanti debiti".
Capitolo Nazionale: "Terrei in considerazione Totti e Cassano che sono campioni importanti anche per la maglia azzurra - l'invito di Nesta - Ha la possibilità di avvicinarsi con molta calma alla fase decisiva con la squadra in forma, a puntino. Lippi non era partito certo favorito nel 2006 e abbiamo visto come è finita... Un consiglio? Bonera: è uno dei difensori più sottovalutati del calcio italiano. Comunque vincerà il Brasile. È sicuro, inoltre gioca in casa. Faranno bene Spagna e Italia. Anche la Francia che in questo momento non è quotatissima".
Nesta dice poi la sua su Balotelli: "Su una cosa non ci sono dubbi: è un grande talento. Poi è quello che è: si arrabbia, è impulsivo. Ma è un campione importante: quando arriva la palla a lui succede sempre qualcosa. Dove sbaglia? Non voglio giudicare come si comportano gli altri. Anche Balotelli farà il suo percorso, certe situazioni prima o dopo cambiano. Avrà tutto il tempo per riflettere anche su queste cose".
Infine, uno sguardo a ciò che sarà alla luce del ritiro dal calcio giocato: "Penso proprio che farò l’allenatore - ha svelato Nesta - Ho già frequentato i primi due corsi in Italia. In ottobre affronterò il Master di Coverciano, il terzo grado. Poi vedremo. Sto studiando, ma poi devo confrontarmi con la pratica. I risultati nel calcio sono tutto, bisogna vedere alla fine dove arrivi. Tutto è ancora un'incognita, devo dimostrare se ho le capacità, se sono all’altezza così come lo sono stato da calciatore. Italia o Usa? È uguale, non ho preferenze e dipende dalle occasioni che mi verranno offerte".
Nesta su passato, presente e futuro: "Al Milan situazione difficile, la Juventus gioca un campionato a sè, avrei voluto chiudere la carriera alla Lazio... Farò l'allenatore".
Concreto in campo così come con le parole, Alessandro Nesta è uno che non le manda a dire e ne approfitta per tracciare la propria visione tra aneddoti del passato, stretta attualità e progetti per il futuro. L'ormai ex stopper svaria dal Milan alla Lazio, passando per Juventus e Totti.
Dalle colonne del 'Corriere dello Sport', Nesta ha dipinto così la situazione rossonera: "Era prevedibile che succedesse quello che sta accadendo. C’è in atto un cambio generazionale, a tutti i livelli. Nel corso di questi due ultimi anni sono stati ceduti tanti campioni e sono arrivati altri giocatori nuovi. Non è facile ricostruire un gruppo solido, si fa davvero molta fatica. Serve che Berlusconi torni a fare il presidente a tempo pieno, con la passione e la competenza che gli competono, mettendo a posto un po' le cose. Per portare i giocatori importanti ci vogliono gli investimenti come si faceva una volta, in passato".
Il totopanchina per il dopo Allegri pone in prima fila Seedorf: "Ognuno deve fare nella vita quello per cui si sente pronto. Clarence lo diceva spesso: 'Io sono sempre pronto!'. Se davvero gli fosse concessa questa possibilità, farebbe benissimo ad accettare l'incarico al Milan".
Sulla corsa Scudetto, Nesta non ha dubbi: "Per me la Juve fa un campionato a sè, è la squadra più forte anche come organizzazione societaria. Farà bene anche in Europa League. La Roma potrebbe vincere a Torino? Mi sembra molto, ma molto difficile... Anche quest’anno vincerà la Juventus, come sempre... Troppo forte... Certo la Roma le tiene testa. Napoli, Inter e Fiorentina non mollano. Ma solo la Juventus può perdere questo campionato".
E a proposito di Roma, ecco l'investitura nei confronti di un avversario di tanti derby: "Secondo me, ancora oggi, il più grande campione del calcio italiano è Francesco Totti - ha evidenziato Nesta - Penso che possa giocare sui suoi livelli almeno fino a 45 anni... E' un professionista esemplare, eccezionale, nel ruolo dove gioca adesso subisce più falli ma è sempre un fuoriclasse assoluto. Vede la partita... due giocate prima. Ha un piede e dei colpi che gli permettono di giocare fino... a quando muore!".
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Capitolo Nazionale: "Terrei in considerazione Totti e Cassano che sono campioni importanti anche per la maglia azzurra - l'invito di Nesta - Ha la possibilità di avvicinarsi con molta calma alla fase decisiva con la squadra in forma, a puntino. Lippi non era partito certo favorito nel 2006 e abbiamo visto come è finita... Un consiglio? Bonera: è uno dei difensori più sottovalutati del calcio italiano. Comunque vincerà il Brasile. È sicuro, inoltre gioca in casa. Faranno bene Spagna e Italia. Anche la Francia che in questo momento non è quotatissima".
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Framusician- Admin
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Località : Barletta
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