Festa, sconforto e poi di nuovo festa.

ROMA: Oggi, durante i festeggiamenti per la doppietta di Totti al derby, è arrivata, come un fulmine a ciel sereno, la notizia della Juventus a +5. Dopo alcuni attimi di sconforto e d'incredulità, sulle note di "ahiai ahiai Caramba!ahiai ahiai Caramba!", sono ripartiti i festeggiamenti. Bello il coro "Siamo noi, siamo noi, i campioni rionali siamo noi".

Luciano vedo che hai assunto posizioni anti Totti più estreme delle mie, adesso veramente il selfie e le inutili celebrazioni annesse hanno il sapore dell' idiozia assoluta, siamo sprofondati a meno 5, è una questione di mentalità non c'è niente da fare.
E non siamo nemmeno campioni rionali il derby lo abbiamo pareggiato a stento.
Che amarezza.

La mia non è una posizione antitottiana, anche se da mesi sostengo che debba essere sottoposto a un minutaggio più appropriato, sono contrario ad una certa enfasi che prescinde dal giocatore in se, ma coinvolge tutto l'ambiente che invasivamente finisce per pesare anche a livello tecnico. A me non me ne frega niente se il derby è una partita a se o se a Monaco l'unica cosa importante era non prendere un'altra imbarcata, a me interessa vedere gioco e impegno, e vedere questa squadra lodata e lodarsi senza esprimere né l'uno né l'altro, mi fa girare le palle. Ignorare i sintomi, dicendo che tutto va bene, è molto pericoloso.

Leggevo or ora un'intervista a Garcia (è presto, lo so, ma io lavoro quazzo! - @albertomalesani) in cui egli dicendosi sgomento, anzi inquazzatissimo, pare abbia inflitto una durissima reprimenda a tutto lo spogliatoio: E giochiamo con l'handicap di regalare sempre un tempo, e non posso mica sempre essere solo io a spingere nell'intervallo, e cosa sono quelle risatine di Borriello maicon in panca mentre si perdeva unoazero, e cosa è mai quella risatina di destro a fine partita, e straquazzo no! Io mi sono esposto nel dire che si vinceva lo scudetto ma voi non far niente per dimostrarlo in campo! Allora ora ognuno si prenda le sue responsabilità!
Fonte repubblica, un giornalaccio come gli altri...

È chiaro che il momento è delicato e i meno cinque si sentono tutti come in una umida e fredda città in cui ci si ritrova scaraventati nel cuore della notte. Temo che se dopo essere usciti dalla cl la frase fu vinceremo lo scudetto, ad altri insperabili - seppur purtroppo probabili - passi falsi martedì e domenica possano seguire altre frasi del medesimo stampo, anche se gli appigli sono ridotti ormai al lumicino.
Dice troppi infortuni muscolari, come se gli altri non me avessero mai, epperò chiude con gli alibi stanno finendo...
È incredibile come ogni anno al giro di boa venga fuori questo clima da resa dei conti in cui qualcuno debba rimetterci le truppe e offrirsi sull'altare sacrificale come l'agnello salvatore ti tutta la ciurma.
Concordo con chi parla di ambiente ormai malato cronico, corrotto e infestato fino all'ultimo degli ingranaggi. La macchina va proprio scassata col martello e ricostruita di sana pianta, il pianale non funziona e prima o poi mette a nudo gli stessi difetti.
Certo, c'è chi sta peggio di noi (le milanesi per esempio e anche i partenopei non se la passano bene) ma il cristiano mal comune mezzo gaudio non è proprio il primo dei concetti merregani che credo ognuno di noi speravano di sposare quattro anni fa.

La verità è che siamo in balia di noi stessi, comunque la si voglia mettere, certi difetti riaffiorano come l'umidità sotto l'ennesima mano di vernice. Siamo al paradosso, guardo la Rpma  e non so se ho più paura di perdere o di vincere, specie perchè la seconda ipotesi porta sempre all'uovo oggi e mai alla gallina domani. Certo, la saggezza popolare spinge per il primo, ma un settore che vive anche di programmazione e progetti a lungo termine, dovrebbe imparare anche a sacrificare delle uova per arrivare finalmente alla gallina.

Sarebbe ora che li strigliasse, non che si adatta all'andazzo sperando in chissà che cosa!
Comunque la repubblica e' un giornalaccio si, si inventa le cose e ignora chi dicono loro.
Mi è rimasto sullo stomaco un fatto... Una quindicina d'anni fa, la redazione di Bari mando' una giornalista e un fotografo e preparo' un servizio su di me e mia sorella, ed era già d'accordo con la redazione centrale per far uscire un articolo sul Venerdì.
Ebbene, sto benedetto articolo non uscì mai, e i primi a rimanerci male furono i giornalisti di Bari. Io inc. nera, immaginatevi voi, avevo pure chiesto un permesso perché avrei avuto una riunione a scuola e dovetti motivarlo...
Mai saputo perché, il massimo che ho sentito e' stato "Forse qualche invidioso" o "Forse non saranno piaciute le foto".
Da allora nella scaramanzia ci credo, anche se magari la considero prudenza per evitare brutte figure (o che qualcuno si attivi per farti saltare le cose che devi fare?)

bardamu ha scritto:Leggevo or ora un'intervista a Garcia (è presto, lo so, ma io lavoro quazzo! - @albertomalesani) in cui egli dicendosi sgomento, anzi inquazzatissimo, pare abbia inflitto una durissima reprimenda a tutto lo spogliatoio: E giochiamo con l'handicap di regalare sempre un tempo, e non posso mica sempre essere solo io a spingere nell'intervallo, e cosa sono quelle risatine di Borriello maicon in panca mentre si perdeva unoazero, e cosa è mai quella risatina di destro a fine partita, e straquazzo no! Io mi sono esposto nel dire che si vinceva lo scudetto ma voi non far niente per dimostrarlo in campo! Allora ora ognuno si prenda le sue responsabilità!
Fonte repubblica, un giornalaccio come gli altri...

È chiaro che il momento è delicato e i meno cinque si sentono tutti come in una umida e fredda città in cui ci si ritrova scaraventati nel cuore della notte. Temo che se dopo essere usciti dalla cl la frase fu vinceremo lo scudetto, ad altri insperabili - seppur purtroppo probabili - passi falsi martedì e domenica possano seguire altre frasi del medesimo stampo, anche se gli appigli sono ridotti ormai al lumicino.
Dice troppi infortuni muscolari, come se gli altri non me avessero mai, epperò chiude con gli alibi stanno finendo...
È incredibile come ogni anno al giro di boa venga fuori questo clima da resa dei conti in cui qualcuno debba rimetterci le truppe e offrirsi sull'altare sacrificale come l'agnello salvatore ti tutta la ciurma.
Concordo con chi parla di ambiente ormai malato cronico, corrotto e infestato fino all'ultimo degli ingranaggi. La macchina va proprio scassata col martello e ricostruita di sana pianta, il pianale non funziona e prima o poi mette a nudo gli stessi difetti.
Certo, c'è chi sta peggio di noi (le milanesi per esempio e anche i partenopei non se la passano bene) ma il cristiano mal comune mezzo gaudio non è proprio il primo dei concetti merregani che credo ognuno di noi speravano di sposare quattro anni fa.

L'emblema potrebbe essere questo, ma concordo anche con Luciano, siamo in balia di noi stessi, allenatore e giocatore tutti sullo stesso piano, o si ritrovano, oppure finisce male.

Non vendete la pelle dell orso fino a ....

Io venderei proprio l'orso, lo lascerei andare a parametro zero.