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La short list per la Roma è quasi pronta e i possibili acquirenti americani potrebbero avere qualche lunghezza di vantaggio nella corsa finale rispetto agli arabi. Questa è almeno la sensazione delle ultime ore. Unicredit e Rothschild hanno intanto definito ieri la short list dei pretendenti per la Roma. Si erano presentati in sei con le offerte non vincolanti per il club giallorosso, sono rimasti in tre-quattro per poter accedere alla vendor due diligence e, se realmente interessati, presentare l'offerta vincolante entro la deadline che verrà fissata dalla banca di Piazza Cordusio e dall'advisor. GIampaolo Angelucci Tutto il processo dovrebbe completarsi entro la metà di dicembre, almeno questo sperano le parti. Anche se non è escluso qualche colpo di scena dell'ultima ora.

La Roma secondo gli analisti avrebbe un valore vicino a 130-140 milioni di euro, ma anche queste cifre potranno essere modificate in sede di trattativa tra le parti. Restano invece top secret i nomi dei gruppi che passano alla fase successiva e non verranno resi noti neppure nel numero, non essendoci alcun obbligo Consob al riguardo. Alla fase finale, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, passano gli americani: un gruppo di imprenditori statunitensi provenienti dalla East e West Coast degli Stati Uniti con una forte esperienza nel settore sportivo professionistico e solidità finanziaria. Unicredit piazza Cordusio E dovrebbe essere passato alla fase finale anche l'imprenditore Giampaolo Angelucci, supportato dall'advisor Banca Imi.

Mistero sul terzo interlocutore che comunque dovrebbe essere una compagine straniera, ma, a quanto pare, gli arabi del Fondo Aabar non sarebbero ancora convinti a procedere con un'offerta vincolante e potrebbero passare la mano. Passaggio chiave resta comunque la vendor due diligence, preparata da Deloitte & Touche con il supporto legale degli Studi Legali Grimaldi e Associati e Lovells, che dovrebbe arrivare sulle scrivanie dei pretendenti al club giallorosso già nelle prossime ore.

I giochi sono fatti, o quasi. Il destino della Roma è ormai segnato e il 10 dicembre conoscerà un nuovo, decisivo capitolo: per quella data, infatti, scadranno le opzioni e si arriverà alla "offerta vincolata". Cosa significa? Presto detto. I tre gruppi rimasti in lizza per l'acquisizione da Unicredit del pacchetto di maggioranza (gruppo arabo, gruppo americano, gruppo Angelucci) dovranno dare corpo alle promesse, finora solo abbozzate. In sostanza dovranno vincolare con delle fidejussoni le loro anticipazioni. Unicredit verificherà chi ha soldi e soprattutto se i tre gruppi verseranno ciò che l'iter impone.

Tante le voci su chi guida e chi rincorre. L'ultimo "si dice" riguarda la cordata capitanata da Giampaolo Angelucci, titolare della Tosinvest, editore di "Libero" e de "Il Riformista": sarebbe lui in vantaggio, godendo dell'appoggio di un ...Cavaliere speciale. Non è un mistero che in passato a Palazzo Chigi non sia stato visto di buon occhio un eventuale ingresso straniero nel calcio italiano. La famiglia Sensi, forte di questo appoggio, è sempre riuscita a tener testa alle offerte - vere e presunte - di cui si chiacchierava. Alla fine, da Soros a Tacopina, si sono rivelate chiacchiere da bar.

Dalle chiacchiere si passerà ai fatti, con l'accennato 10 dicembre a far da spartiacque. Angelucci non ha mai fatto mistero delle ambizioni in giallorosso e non si dice affatto preoccupato per lo scetticismo di alcuni tifosi, che manifestano quotidianamente perplessità e dubbi attraverso le emittenti radiofoniche. E' chiaro che nessuno sa svelare le effettive intenzioni dei rivali, cioè di quel gruppo arabo e di quello americano che finora sono rimasti assai "coperti". Se Angelucci ha scelto il Cavaliere giusto lo sapremo presto, molto presto.

da La Gazzetta dello Sport - A questo punto, il gioco per l'acquisto della Roma si fa veramente duro. E, stando alle valutazioni fatte da UniCredit e Rothschild, sarebbero rimasti in gara soltanto i più duri. Secondo quanto anticipato ieri sera dall’agenzia MfDowJones, il gruppo dei pretendenti si è ulteriormente assottigliato: dei sei che avevano presentato offerte non vincolanti, ne sarebbero rimasti in gara tre, che adesso compongono la short list allestita da banca e advisor. Non ci sono nomi ufficiali, ma si ipotizza siano rimasti in pista il mister X statunitense con già un bagaglio di conoscenze nel mondo sportivo americano, il fondo sovrano di Abu Dhabi Aabar (azionista di UniCredit) e il romano Giampaolo Angelucci, coadiuvato da Banca Imi. E non si esclude possano subentrare nelle prossime ore altri due pretendenti, in modo da allargare la lista a cinque. Prossime tappe Dunque, comincia ora il secondo tempo di questa partita e sono rimasti in tre a giocarsela, pronti a competere con chiunque subentrerà. Secondo i tempi previsti da UniCredit e Rothschild (peraltro già andati oltre le aspettative), entro sette-dieci giorni i contendenti riceveranno la due diligence completa (preparata dagli studi Lovells, per la parte legale, e Deloitte, per quella fiscale) e, dopo averla studiata, saranno chiamati a presentare un'offerta vincolante, il momento decisivo della partita. La banca aspetta le proposte prima di Natale, intorno al 20 dicembre, in modo da sfruttare le feste per valutarle attentamente e, al rientro dalle vacanze, fare la fatidica scelta e avviare le ultime trattative.