SCIOPERO

Ragazzi non ho ben capito cosa e' successo, chi lo spiega per bene

so solo che la prossima settimana non si gioca, ma perche'

Ah non si gioca???

Ho sentito di un probabile sciopero ma non credevo fosse ufficiale...

si Gio' e' ufficiale, la prossima settimana la serie a ha scioperato....mi fanno ridere questi calciatori...ma che hanno da scioperare???

Si in effetti è abbastanza triste...

ROMANISTANAPOLETANO89 ha scritto:si Gio' e' ufficiale, la prossima settimana la serie a ha scioperato....mi fanno ridere questi calciatori...ma che hanno da scioperare???

Ci sono otto punti, su sei l'accordo è facile, sugli altri due, no. Secondo me ha ragione la lega a non voler concedere l'obbligo di allenarsi con la prima squadra ai fuori rosa. Come si fa un allenamento serio con 35 giocatori?
Sull'altro punto, il trasferimento obbligatorio per i calciatori per offerte da squadre dello stesso livello e alle stesse condizioni economiche, invece, sto con i calciatori. Potete venire a fare tutta la demagogia che volete sui milioni che guadagnano, ma nessuno mi potrebbe costringere ad andare a giocare, per esempio, a Istanbul, se non mi va. Milioni o non milioni, i calciatori possono avere anche famiglia e decidere di non voler far crescere i propri figli in questa o quella città.

sono d'accordo.
il fatto che guadagnino tanti soldi (il mantra che tutti propinano capziosamente e strumentalmente) dipende solo relativamente da loro. La responsabilità è della degenerazione in atto nel mondo dello sport e del calcio in particolare che ai valori etici e sportivi ha sostituito le esigenze industriali. E non da ultimo dell'irresponsabilità dei presidenti che gonfiano gli ingaggi fino al limite esasperato per restare sulla cresta dell'onda. Le richieste dei calciatori sono una conseguenza e per giunta perfettamente legittima, per me anche sul piano etico e morale, perché in fondo sono i protagonisti che mantengono in piedi il circo.
Se qualcuno dice "è assurdo che i paperoni scioperino" io rispondo "è assurdo che siano dei paperoni, non che scioperino".
E poi non tutti sono dei paperoni... e quando si fanno gli scioperi si può essere manifestanti attivi, solidali, oppure crumiri...

quattrotretre ha scritto:

ROMANISTANAPOLETANO89 ha scritto:si Gio' e' ufficiale, la prossima settimana la serie a ha scioperato....mi fanno ridere questi calciatori...ma che hanno da scioperare???

Ci sono otto punti, su sei l'accordo è facile, sugli altri due, no. Secondo me ha ragione la lega a non voler concedere l'obbligo di allenarsi con la prima squadra ai fuori rosa. Come si fa un allenamento serio con 35 giocatori?
Sull'altro punto, il trasferimento obbligatorio per i calciatori per offerte da squadre dello stesso livello e alle stesse condizioni economiche, invece, sto con i calciatori. Potete venire a fare tutta la demagogia che volete sui milioni che guadagnano, ma nessuno mi potrebbe costringere ad andare a giocare, per esempio, a Istanbul, se non mi va. Milioni o non milioni, i calciatori possono avere anche famiglia e decidere di non voler far crescere i propri figli in questa o quella città.

Intanto premetto che per me non e' demagogia osservare che uno non rende per quanto e' pagato. E' un parere.

Quello che dici e' condivisibile per quanto riguarda la tutela del calciatore, ma non tutela la societa'. Se ogni calciatore e' lasciato libero di rifiutare qualsiasi destinazione si puo' arrivare all'assurdo che tutti i calciatori si svincolino a parametro zero arrecando danno economico alla societa'. Uno potrebbe dire... beh, una volta tocca alla Roma, una volta tocca alla Juve, etc. etc. alla fine il tutto si dovrebbe bilanciare. Sbagliato. E vi lascio immaginare il perche'. Ad esempio giocatori come Hamsik e Lavezzi potrebbero benissimo rifiutare, che ne so, la Fiorentina, pronta a versare 50 milioni per acquistarli in blocco e svincolarsi nel giro di 2-3 anni per approdare al Milan, che non verserebbe una lira al Napoli, arrecandole una grossa perdita e rimpinguerebbe invece le sue casse e il portafogli dei calciatori. A lungo (nemmeno tanto lungo) andare questo meccanismo porterebbe all'impoverimento dei club minori e all'arricchimento dei club piu' ricchi e ancor piu' dei calciatori rendendoli ancora piu' paperoni di quello che non sono.

Allora, come e' giusto tutelare la liberta' dei calciatori di scegliersi il proprio futuro, e' altrettanto giusto che le societa' siano tutelate da alcune clausole. E' dura far contenti sia gli uni che gli altri, ma si puo' trattare.

horizon77 ha scritto:

quattrotretre ha scritto:

ROMANISTANAPOLETANO89 ha scritto:si Gio' e' ufficiale, la prossima settimana la serie a ha scioperato....mi fanno ridere questi calciatori...ma che hanno da scioperare???

Ci sono otto punti, su sei l'accordo è facile, sugli altri due, no. Secondo me ha ragione la lega a non voler concedere l'obbligo di allenarsi con la prima squadra ai fuori rosa. Come si fa un allenamento serio con 35 giocatori?
Sull'altro punto, il trasferimento obbligatorio per i calciatori per offerte da squadre dello stesso livello e alle stesse condizioni economiche, invece, sto con i calciatori. Potete venire a fare tutta la demagogia che volete sui milioni che guadagnano, ma nessuno mi potrebbe costringere ad andare a giocare, per esempio, a Istanbul, se non mi va. Milioni o non milioni, i calciatori possono avere anche famiglia e decidere di non voler far crescere i propri figli in questa o quella città.

Intanto premetto che per me non e' demagogia osservare che uno non rende per quanto e' pagato. E' un parere.

Quello che dici e' condivisibile per quanto riguarda la tutela del calciatore, ma non tutela la societa'. Se ogni calciatore e' lasciato libero di rifiutare qualsiasi destinazione si puo' arrivare all'assurdo che tutti i calciatori si svincolino a parametro zero arrecando danno economico alla societa'. Uno potrebbe dire... beh, una volta tocca alla Roma, una volta tocca alla Juve, etc. etc. alla fine il tutto si dovrebbe bilanciare. Sbagliato. E vi lascio immaginare il perche'. Ad esempio giocatori come Hamsik e Lavezzi potrebbero benissimo rifiutare, che ne so, la Fiorentina, pronta a versare 50 milioni per acquistarli in blocco e svincolarsi nel giro di 2-3 anni per approdare al Milan, che non verserebbe una lira al Napoli, arrecandole una grossa perdita e rimpinguerebbe invece le sue casse e il portafogli dei calciatori. A lungo (nemmeno tanto lungo) andare questo meccanismo porterebbe all'impoverimento dei club minori e all'arricchimento dei club piu' ricchi e ancor piu' dei calciatori rendendoli ancora piu' paperoni di quello che non sono.

Allora, come e' giusto tutelare la liberta' dei calciatori di scegliersi il proprio futuro, e' altrettanto giusto che le societa' siano tutelate da alcune clausole. E' dura far contenti sia gli uni che gli altri, ma si puo' trattare.

Occorre stabilire delle eventuali clausule sui contratti, se le parti si accordano, bene, altrimenti, niente.
Io, Tizio, non accetto il trasferimento coatto, se alla Sempronio fc sta bene, ok, altrimenti niente. Le società potrebbero accordarsi tra loro, stabilendo delle cifre, proporzionate agli ingaggi dei giocatori, che permettano, a chi perde un giocatore a parametro zero, di averne comunque un tornaconto. Ma non esiste, ripeto, non esiste che io venga obbligato ad andare a giocare ad Atene, Londra, Roma ecc. Il calciatore è un bene della società, ma non è merce.

Io penso che l giusto compromesso sia che il dover accettare una squadra di pari livello, a parita' di condizioni economiche possa essere una clausola (che il calciatore e' libero di accettare o no) applicabile e non una regola rigida.

Prendiamo il caso di Julio Baptista. E" chiaro che il giocatore ha tutto il diritto di non accettare il Galatasaray o il Panhatinaikos e la Roma ne deve prendere atto. Amen. (Ovviamente il risentimeno soggettivo di alcuni tifosi, tra cui me, a questa situazione, resta nell'Iperuranio, ma non e' demagogia....).

Pero' questa situazione sia d'insegnamento per il futuro. Semmai la Roma tornera' a trattare un calciatore che pretende fino all'ultimo spicciolo, dovra' esser libera di dire: "Bello, vuoi 3 milioni e non 2.5? Bene, allora ti metto la clausola che, se in futuro non saro' soddisfatto del tuo rendimento e mi arrivera' un'offerta congrua per l'acquisto del tuo cartellino, purche' tu non ci rimetta nulla sul piano economico, tu sarai costretto ad accettare. Allora, ci stai?". Ecco, un compromesso simile non mi sembra una tortura.... MI sembra una situazione piu' equa per le parti. Il calciatore puo' decidere di non essere una merce e la societa' si cautela dall'esser buggerata.

il giocatore a paramentro zero si può perdere per tanti motivi.
sono d'accordo nello stabilire le clausole contrattuali ad hoc, ma è impensabile che chi perde un giocatore a parametro zero abbia poi un tornaconto economico: chi dovrebbe riconoscerglielo?
In realtà tutto questo rientra nel rischio imprenditoriale del gioco del pallone e agli investimenti, come tutti gli altri investimenti economici, si associa una dose di rischio, a questo è associato un premio, un costo da pagare da una parte e un ricavo da incassare dall'altra. Le società le penali possono stabilirle solo con la controparte, il giocatore, e far pesare in termini economici di più questa dose di rischio, e come? pagandoli di meno; facendo dei contratti dove i premi-rendimento siano la parte preponderante rispetto alla base contrattuale; applicando delle penali, etc.
Ma fondamentalmente il discorso rimane nell'ambito del peso che questi numeri hanno nel bilancio. E i bilanci si sgonfiano quando i prezzi generalmente scendono. Ma dove sta scritto che un giocatore come Baptista debba costare 10 milioni e prenderne 3 netti all'anno? Io Presidente non compro Baptista (cito Baptista per fare un nome) e se lo compro e non mi sono tutelato abbastanza ne pago il prezzo e posso scendere in guerra con lui mettendolo fuori rosa, di più non posso fare.

L'unica cosa che trovo un po' eccessiva di questa polemica dal lato dei calciatori è la loro richiesta di scegliersi da soli l'equipe medica che dovrà curarli in caso di infortuni rifiutando l'equipe societaria e pretendendo che debba essere comunque la società a pagare. Qui va un po' in crisi in rapporto professionistico. Ma sono aspetti che si possono curare contrattualmente con delle apposite clausole che possono prevedere anche certe responsabilità del calciatore entro certi limiti, sempre con delle penali, ma rimane il discorso di fondo: se il calcio costa troppo non è colpa dei calciatori. Anche perché se non li compri e non li paghi, non giocano.

ROMANISTANAPOLETANO89 ha scritto:Ragazzi non ho ben capito cosa e' successo, chi lo spiega per bene

so solo che la prossima settimana non si gioca, ma perche'

io dico che non lo sanno manco i giocatori perchè scioperano
d'altronde il rappresentante dei giocatori è tale Massimo Oddo che io sinceramente non sò chi sia.

Ho sentito dire che era un calciatore,io da "storico del calcio" dico :Massimo Oddo e chi cazz'è?

horizon77 ha scritto:Io penso che l giusto compromesso sia che il dover accettare una squadra di pari livello, a parita' di condizioni economiche possa essere una clausola (che il calciatore e' libero di accettare o no) applicabile e non una regola rigida.

Prendiamo il caso di Julio Baptista. E" chiaro che il giocatore ha tutto il diritto di non accettare il Galatasaray o il Panhatinaikos e la Roma ne deve prendere atto. Amen. (Ovviamente il risentimeno soggettivo di alcuni tifosi, tra cui me, a questa situazione, resta nell'Iperuranio, ma non e' demagogia....).

Pero' questa situazione sia d'insegnamento per il futuro. Semmai la Roma tornera' a trattare un calciatore che pretende fino all'ultimo spicciolo, dovra' esser libera di dire: "Bello, vuoi 3 milioni e non 2.5? Bene, allora ti metto la clausola che, se in futuro non saro' soddisfatto del tuo rendimento e mi arrivera' un'offerta congrua per l'acquisto del tuo cartellino, purche' tu non ci rimetta nulla sul piano economico, tu sarai costretto ad accettare. Allora, ci stai?". Ecco, un compromesso simile non mi sembra una tortura.... MI sembra una situazione piu' equa per le parti. Il calciatore puo' decidere di non essere una merce e la societa' si cautela dall'esser buggerata.

Esatto, se ci sono dei patti già stabiliti, tutto torna.

Cerezo74 ha scritto:

ROMANISTANAPOLETANO89 ha scritto:Ragazzi non ho ben capito cosa e' successo, chi lo spiega per bene

so solo che la prossima settimana non si gioca, ma perche'

io dico che non lo sanno manco i giocatori perchè scioperano
d'altronde il rappresentante dei giocatori è tale Massimo Oddo che io sinceramente non sò chi sia.

Ho sentito dire che era un calciatore,io da "storico del calcio" dico :Massimo Oddo e chi cazz'è?

Massimo Oddo non era, ma è, un calciatore. Un campione del mondo 2006.

quattrotretre ha scritto:

Cerezo74 ha scritto:

ROMANISTANAPOLETANO89 ha scritto:Ragazzi non ho ben capito cosa e' successo, chi lo spiega per bene

so solo che la prossima settimana non si gioca, ma perche'

io dico che non lo sanno manco i giocatori perchè scioperano
d'altronde il rappresentante dei giocatori è tale Massimo Oddo che io sinceramente non sò chi sia.

Ho sentito dire che era un calciatore,io da "storico del calcio" dico :Massimo Oddo e chi cazz'è?

Massimo Oddo non era, ma è, un calciatore. Un campione del mondo 2006.

non c'è limite al peggio

Ma questo sciopero è stato confermato o no???

Io vedo in programma Roma - Bari domenica 12 ore 15...

Non si sa ancora nulla......domenica dovrei ritornà a Roma, speriamo bene!!!!

Boh, staranno trattando ancora?
O come dovrebbe essere per un vero sciopero, non lo comunicano prima per arrecare un disagio e dare un "senso" allo sciopero?