Brividi (ma non di emozione)

Di recente, dopo il derby, Florenzi ha pubblicato su un social il seguente post: "Questa maglia è di chi lotta fino all'ultima goccia di sudore. Questi colori appartengono a chi canta fino a perdere la voce. Ripartiamo."
Indovinate chi mi è venuto in mente? Già, capitan ciarlatano, quello che con tutta l'enfasi del mondo disse che il suo unico dispiacere, era quello di poter dare alla Roma una carriera sola, e noi sappiamo che alla fine gliene concesse mezza. E' inutile parlare dei social, dei benefici e dei danni che possono creare, spero solo che Florenzi non stia cominciando anche lui a compensare con le dichiarazioni certe delusioni del campo. Rimango dell'idea che per migliorare, bisogna capire dove si è sbagliato e agire proprio li, ma dubito che dalle parti di Trigoria il concetto funzioni, partono le belle parole, si da enfasi, all'intervista del mister del dopo gara (ma quale c***o di spettacolo calcistico, una squadra a giocato meglio meritando la vittoria e una peggio, portandosi via un immeritato punto).
Ora, scherzi a parte, possiamo parlare di tutto, tiki taka, contropiede, pressing, forcing e tutti gli "ing" che volete, la differenza nel calcio moderno la fa la zona del campo in cui si recupera palla e io non vedo progressi da questo punto di vista.

E che nel frattempo sognava di giocar nella Bombonera che poi lo bocció.