amanti de menez

A sto punto che dici te non si tratta più di Menez o Cerci.
E' la società che deve sapere che risultati vuole.Parte tutto da qua.

claudio52 ha scritto:A sto punto che dici te non si tratta più di Menez o Cerci.
E' la società che deve sapere che risultati vuole.Parte tutto da qua.

il pesce puzza sempre dalla testa... come si suol dire...

Secondo me invece la Roma è una squadra che non può permettersi di non puntare sui giovani, l'autofinanziamento lo impone. Ogni volta che ci si libera di un Aquilani e non di un Perrotta, la società non fa che scavarsi la fossa. Ogni volta che si potrebbe, ma non si mette in campo Menez, la Roma si fa un torto tecnico ed economico. Quando i nostri tecnioci avranno meno paura della contestazione o di qualche risultato negativo, forse diventeremo una squadra ed una società che sa lavorare per il futuro.

quattrotretre ha scritto:Secondo me invece la Roma è una squadra che non può permettersi di non puntare sui giovani, l'autofinanziamento lo impone. Ogni volta che ci si libera di un Aquilani e non di un Perrotta, la società non fa che scavarsi la fossa. Ogni volta che si potrebbe, ma non si mette in campo Menez, la Roma si fa un torto tecnico ed economico. Quando i nostri tecnioci avranno meno paura della contestazione o di qualche risultato negativo, forse diventeremo una squadra ed una società che sa lavorare per il futuro.

cassetti, tonetto, pizarro, cicinho, baptista, juan, riise, toni, burdisso, loria, lobont, simplicio(molto probabilmente) e le eccezioni guberti(anche se non è giovanissimo), motta e menez...
la società punta sui giovani? la società è interessata ad acquistare giovani talenti? dimmi te...
ti dico la mia: leggendo gli acquisti della roma degli ultimi 4/5/6 anni non sembrerebbe...

Paolo89 ha scritto:

quattrotretre ha scritto:Secondo me invece la Roma è una squadra che non può permettersi di non puntare sui giovani, l'autofinanziamento lo impone. Ogni volta che ci si libera di un Aquilani e non di un Perrotta, la società non fa che scavarsi la fossa. Ogni volta che si potrebbe, ma non si mette in campo Menez, la Roma si fa un torto tecnico ed economico. Quando i nostri tecnioci avranno meno paura della contestazione o di qualche risultato negativo, forse diventeremo una squadra ed una società che sa lavorare per il futuro.

cassetti, tonetto, pizarro, cicinho, baptista, juan, riise, toni, burdisso, loria, lobont, simplicio(molto probabilmente) e le eccezioni guberti(anche se non è giovanissimo), motta e menez...
la società punta sui giovani? la società è interessata ad acquistare giovani talenti? dimmi te...
ti dico la mia: leggendo gli acquisti della roma degli ultimi 4/5/6 anni non sembrerebbe...

Mica ho detto che la Roma punta sui giovani, dico solo che a breve ci troveremo inguaiati e poveri, sia tecnicamente che economicamente. Quest'anno non eravamo nemmeno in Champions, c'era l'occasione per svecchiare un po', ma l'abbiamo perduta.

quattrotretre ha scritto:Secondo me invece la Roma è una squadra che non può permettersi di non puntare sui giovani, l'autofinanziamento lo impone. Ogni volta che ci si libera di un Aquilani e non di un Perrotta, la società non fa che scavarsi la fossa. Ogni volta che si potrebbe, ma non si mette in campo Menez, la Roma si fa un torto tecnico ed economico. Quando i nostri tecnioci avranno meno paura della contestazione o di qualche risultato negativo, forse diventeremo una squadra ed una società che sa lavorare per il futuro.

E' vero.
L'AUTOFINANZIAMENTO LO IMPONE.

quattrotretre ha scritto:Secondo me invece la Roma è una squadra che non può permettersi di non puntare sui giovani, l'autofinanziamento lo impone. Ogni volta che ci si libera di un Aquilani e non di un Perrotta, la società non fa che scavarsi la fossa. Ogni volta che si potrebbe, ma non si mette in campo Menez, la Roma si fa un torto tecnico ed economico. Quando i nostri tecnioci avranno meno paura della contestazione o di qualche risultato negativo, forse diventeremo una squadra ed una società che sa lavorare per il futuro.

Ti applaudo. Ragionamento lineare, conciso ed esplicativo.

quattrotretre ha scritto:

Paolo89 ha scritto:

quattrotretre ha scritto:Secondo me invece la Roma è una squadra che non può permettersi di non puntare sui giovani, l'autofinanziamento lo impone. Ogni volta che ci si libera di un Aquilani e non di un Perrotta, la società non fa che scavarsi la fossa. Ogni volta che si potrebbe, ma non si mette in campo Menez, la Roma si fa un torto tecnico ed economico. Quando i nostri tecnioci avranno meno paura della contestazione o di qualche risultato negativo, forse diventeremo una squadra ed una società che sa lavorare per il futuro.

cassetti, tonetto, pizarro, cicinho, baptista, juan, riise, toni, burdisso, loria, lobont, simplicio(molto probabilmente) e le eccezioni guberti(anche se non è giovanissimo), motta e menez...
la società punta sui giovani? la società è interessata ad acquistare giovani talenti? dimmi te...
ti dico la mia: leggendo gli acquisti della roma degli ultimi 4/5/6 anni non sembrerebbe...

Mica ho detto che la Roma punta sui giovani, dico solo che a breve ci troveremo inguaiati e poveri, sia tecnicamente che economicamente. Quest'anno non eravamo nemmeno in Champions, c'era l'occasione per svecchiare un po', ma l'abbiamo perduta.

ci troveremo con la rosa vecchia....ma tranquillo i vecchi sarano rimpiazzati con giocatori non giovani ma leggermente meno vecchi...
vedi gallas e simplicio...
giocatori che per carità stimo però non sono giocatori sui quali si può costruire il futuro della roma...

si naviga a vista...

Pero' io resto della convinzione che se in rosa hai 3-4 giovani talenti, è compito dell'allenatore INTEGRARLI e man mano SFAVARE la senilità.

Io ritengo che Cerci, Motta e Menez siano giocatori all'altezza di questa Roma, non saranno Ronaldo, Rooney e Messi, ma senz'altro gente che puo' avere un futuro importante e che attualmente possono offrire un contributo paragonabile, se non superiore, a quello offerto dai senatori.

A Roma purtroppo siamo abituati a concepire la squadra costruita attorno ad un giocatore (campionissimo) e a non andare oltre a questa concezione. Per cui, o sei Totti, oppure devi essere scarso, evitare di fare il dribbling, cercare di far carambolare il pallone sull'avversario piuttosto che tentare di saltarlo, mancare di chiudere un triangolo in velocità e preferire tener palla per non rischiare di andare a segnare. Ecco, cosi' dimostri di essere scarso e sei degno di giocare per il campionissimo e per la Roma.

Il risultato è che ti mancheranno sempre 2-3 centesimi per fare un euro. Perchè il giorno che devi vincere lo scontro diretto ti manca quel "quid" di qualità in piu' per avere la meglio dell'avversario.

E meno male che vedono che Totti gioca sempre meno...
se è così è da piagne.

horizon77 ha scritto:Pero' io resto della convinzione che se in rosa hai 3-4 giovani talenti, è compito dell'allenatore INTEGRARLI e man mano SFAVARE la senilità.

Io ritengo che Cerci, Motta e Menez siano giocatori all'altezza di questa Roma, non saranno Ronaldo, Rooney e Messi, ma senz'altro gente che puo' avere un futuro importante e che attualmente possono offrire un contributo paragonabile, se non superiore, a quello offerto dai senatori.

A Roma purtroppo siamo abituati a concepire la squadra costruita attorno ad un giocatore (campionissimo) e a non andare oltre a questa concezione. Per cui, o sei Totti, oppure devi essere scarso, evitare di fare il dribbling, cercare di far carambolare il pallone sull'avversario piuttosto che tentare di saltarlo, mancare di chiudere un triangolo in velocità e preferire tener palla per non rischiare di andare a segnare. Ecco, cosi' dimostri di essere scarso e sei degno di giocare per il campionissimo e per la Roma.

Il risultato è che ti mancheranno sempre 2-3 centesimi per fare un euro. Perchè il giorno che devi vincere lo scontro diretto ti manca quel "quid" di qualità in piu' per avere la meglio dell'avversario.

sinceramente per me l'unico giovane talento che abbiamo in rosa è menez...
motta e cerci non li boccio però non mi sembrano ancora giocatori da roma...possono comunque essere delle ottime alternative a cassetti e taddei...

attenzione: io ho detto che preferisco cassetti al 100% a questo motta e che preferisco taddei al 100% a questo cerci, non ho detto che cassetti e taddei siano il terzino e l'esterno destro più forti del mondo...

Per quello che si è visto nelle ultime partite posso darti ragione, pero' io credo che Cerci non sia poi cosi' egoista (è quello che gli abbiamo rimproverato) e Motta cosi' sprovveduto in difesa. E' che li ho visti poco tranquilli, e pertanto vulnerabili a errori di concentrazione e/o alla voglia di strafare.

horizon77 ha scritto:Per quello che si è visto nelle ultime partite posso darti ragione, pero' io credo che Cerci non sia poi cosi' egoista (è quello che gli abbiamo rimproverato) e Motta cosi' sprovveduto in difesa. E' che li ho visti poco tranquilli, e pertanto vulnerabili a errori di concentrazione e/o alla voglia di strafare.

se sono errori di concentrazione o più in generale errori dovuti più alla testa che alla tecnica si può migliorare, però bisogna anche dire che motta e cerci non sono più due giovanissimi...
in inghilterra a 24 anni già sono veterani...certo in italia sappiamo tutti come vanno le cose, però cerci e motta dovrebbero aver già acquisito un minimo di personalità..

comunque lo ripeto: io non li boccio, però per quello che ho visto fin'ora non posso reputarli giocatori degni di essere titolari in una grande squadra...perchè se io arrivo a dire che preferisco cassetti e taddei al 100% a motta e cerci significa che gli ultimi due ancora non mi convincono più di tanto...

Caro Paolo, il fatto che Motta e Cerci non sono piu' giovanissimi è un fatto certo.

Ma per la curiosa concezione del calcio che c'è in Italia, sei un poppante dai 25 anni in giu'. Quindi non incolperei Motta e Cerci (e Menez) del fatto che non sono ancora sbocciati completamente, quanto piuttosto le strategie poco lungimiranti "italiote" (non parlo solo della Roma).

C'è un clamoroso ristagno generazionale (dovuto al fatto che i calciatori sono vere e proprie macchine da soldi, per se stessi e per altri individui) che poi si ripercuote sulla qualità generale del gioco, sulla corsa (il calcio di oggi si basa sulla corsa e sulla freschezza atletica oltre che sulla tecnica, ma in Italia siamo ottusi e continuiamo a concepire solo il calcio dei 35enni fatto da mediani piedidilegno e armadi come punte centrali).

Il calcio di oggi è Rooney, Ronaldo, Messi, Ribery, Robben, Sneider e cosi' via. A Roma qualche anno fa si riteneva che Robben fosse troppo "discontinuo" per venire a Roma.

In Italia un giocatore è ritenuto un brocco non quando non sa calciare il pallone o dribblare, o fare un cross. In Italia sei un brocco se tenti di creare superiorità numerica ma se ti fermano 3 volte su 5 perchè i tuoi compagni non sono stati istruiti dal mister a seguire la tua azione.

ragionamento impeccabile...
basta leggere i giocatori che giocheranno il mondiale con la maglia della nazionale italiana...
età media 31 anni...

E comunque, quello che mi sconcerta di piu', è che secondo me alcune scelte degli allenatori (e come al solito non parlo solo della Roma) sono fortemente influenzate dal prossimo mondiale.

Io francamente tifero' Italia solo se saprà emozionarmi (cosa moooolto ma mooolto improbabile, visti gli interpreti).