Le bufale cicliche...o forse no? [Vendita A.S. Roma]

CONCORDO pienamente caro Bardamu si fà presto a parlare male oggi della gestione Sensi(Rossella) senza ricordarsi quanto è costata la ROMA ai SENSI.Se oggi Italpetroli è attorniata dai creditori lo dovono agli acquisti poco oculati della gestione Capello, solo per citarne 1 Vi ricordate quanto è costato il Cartellino di Cassano?Ed a quanto è stato ceduto succesivamente?
Certamente anche Rossella non vede l'ora di cedere la Roma ma questo avverrà soltanto quando l'offerta ricevuta sarà superiore ai debiti accumulati.

SCUSA ma tra un futuro da ROMETTA con la SENSI a comprare gli scarti ogni calcio mercato,x puntare al traguardo massimo 4 posto e
PROBABILMENTE un futuro piu roseo e con la possibilita' di diventare grandi davvero con frik o chi x esso tu cosa scegli..............

sinceramente penso che sia arrivato il momento di cambiare e guardare avanti spero che la sig SENSI SE NE VADA e con lei PRADE...............

VOGLIO VINCERE

poi se non sara' cosi amero i miei colori come ho sempre fatto con molti rimpianti x quello che poteva essere e non e' stato

Christian non ho detto che io non voglio vincere...ho detto che finchè la situazione finanziaria è in ROSSO se l'offerta che arriva non supera di MOLTO i debiti accumulati negli anni da ITALPETROLI per mezzo della gestione ROMA, ROSSELLA NON VENDERA' MAI

bravo Cristian, almeno hai sciolto l'ambiguità e hai detto tutto fuori dai denti. Io non mi trovo d'accordo ma rispetto la tua idea. Non potrò dire che tu sia un ipocrita e per me è già tanto.
FORZA ROMA

alexmarubium ha scritto:Christian non ho detto che io non voglio vincere...ho detto che finchè la situazione finanziaria è in ROSSO se l'offerta che arriva non supera di MOLTO i debiti accumulati negli anni da ITALPETROLI per mezzo della gestione ROMA, ROSSELLA NON VENDERA' MAI

caro alex io non parlo di male gestione o forse come al solito mi sono espresso male con la gestone di ROSSELLA non saremo mai grandi il succo e' questo non x limiti di professionalita' ma economici.................

bardamu ha scritto:bravo Cristian, almeno hai sciolto l'ambiguità e hai detto tutto fuori dai denti. Io non mi trovo d'accordo ma rispetto la tua idea. Non potrò dire che tu sia un ipocrita e per me è già tanto.
FORZA ROMA

nel bene o nel male penso di essere stato sempre trasparente nelle mie idee.......
t

alexmarubium ha scritto:Christian non ho detto che io non voglio vincere...ho detto che finchè la situazione finanziaria è in ROSSO se l'offerta che arriva non supera di MOLTO i debiti accumulati negli anni da ITALPETROLI per mezzo della gestione ROMA, ROSSELLA NON VENDERA' MAI

Ma adesso i debiti a quanto ammontano?

"Sensi-Flick: domani l'incontro tra le parti?

Sembra che domani possa esserci, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, il tanto atteso incontro tra gli avvocati delle rispettive parti per l'acquisto di una quota delle azioni della Roma. Che sia subito una quota di maggioranza resta da stabilirlo, ma in ogni caso il gruppo che fa capo a Flick sembra fare sul serio. Ieri si era sparsa la voce di una riunione nello studio di Nicola Irti, l'avvocato romano a cui è affidato il gruppo elvetico-tedesco. Così come si sono cercate carte di imbarco dell'avvocato De Giovanni, legale che rappresenta la famiglia Sensi, per un volo per Zurigo. Niente di tutto questo. L'incontro dovrebbe svolgersi a Roma domani, nello studio legale nei pressi di viale Regina Margherita. Intanto è già nella capitale Vinicio Fioranelli, l'agente Fifa che ha un ruolo determinante in questa trattativa, oltre ad essere uno dei soci di Flick. I rappresentanti della famiglia Sensi sarebbero in attesa di vedere se sarà formalizzata l'offerta da parte del gruppo elvetico-tedesco, che come atto propedeutico avrebbe versato una cifra importante su un conto riservato. Ieri ci sono stati contatti interlocutori con valutazione dei documenti. L'incontro di domani potrebbe essere decisivo, in un modo o nell'altro. Determinante sarà la presentazione di un' offerta ufficiale. Di sicuro non sarà un tormentone come quello dello scorso anno per Soros."

Tratto da forza-roma.info...

Cmq che ne dite di rendere questo post il post "ufficiale" sulla faccenda Flick? Potrei metterlo come "Importante" fino a quando non avremo smentite o conferme...

i debiti se non erro sono superiori ai 300 milioni da pagarsi in 3 comode rate annuali di cui la prima è gia scaduta ma non è stata mai saldata...metà della seconda rata si dovrebbe saldare entro maggio...

"Nella capitale tutti sanno che Fabio Alescio (colui che ha dato la stura all'ipotesi, alla "valanga" Flick) è da sempre legatissimo a Luciano Ciocchetti, uomo dello sport dell'Udc di Pierferinando Casini.

E tutti altresì sanno che che dire Casini equivale a dire Caltagirone: che sia proprio lui l'uomo interessato al nuovo business dello stadio a Roma e ai giallorossi?

Che i Flick "servano" solo per depistare e indebolire la società alla vigilia dell'importante rush finale di campionato?

Una Roma senza quarto posto (che dà l'accesso ai preliminari di Champions League, con possibilità di intrioti certi in caso di qualificazione al tabellone a gironi, ndr) è una Roma che si compra a meno soldi e con i Sensi sotto schiaffo della piazza.

Meditate gente, meditate.... come diceva un grande italiano."

Vabbe, queste poi sono le varie teorie e opinioni che si trovano nel web, ma non sapremo mai la verita'...
Quello che penso (e che spero) è che ormai Rosella ha capito che la situazione finanziaria si sta facendo critica, soprattutto senza il 4° posto e quindi senza la CL, e spero quindi che si decida a vendere prima del prossimo campionato...

"COMUNICATO CONGIUNTO A.S. ROMA - COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A.

In merito alle notizie diffuse in data odierna da taluni organi di stampa e di informazione, aventi ad oggetto il pacchetto di controllo di A.S. Roma S.p.A., Compagnia Italpetroli S.p.A., nella sua qualità di controllante indiretta di A.S. Roma e congiuntamente a quest'ultima, nel ribadire ancora una volta quanto già espresso nei precedenti comunicati stampa in merito a tale questione, precisa che non vi sono nuovi elementi al riguardo.
Diversamente da quanto riportato, infatti, nessun incontro e colloquio ha avuto luogo in questi giorni, tra i legali di Compagnia Italpetroli e i soggetti chiamati in causa dagli organi di stampa, né con qualsiasi altro soggetto, così come nessun documento e fax, di alcun genere, avente ad oggetto la partecipazione in questione, è stato trasmesso o analizzato tra gli stessi; peraltro, nessun incontro è previsto per domani."

Roma, 26 aprile 2009

alexmarubium ha scritto:"Nella capitale tutti sanno che Fabio Alescio (colui che ha dato la stura all'ipotesi, alla "valanga" Flick) è da sempre legatissimo a Luciano Ciocchetti, uomo dello sport dell'Udc di Pierferinando Casini.

E tutti altresì sanno che che dire Casini equivale a dire Caltagirone: che sia proprio lui l'uomo interessato al nuovo business dello stadio a Roma e ai giallorossi?

Che i Flick "servano" solo per depistare e indebolire la società alla vigilia dell'importante rush finale di campionato?

Una Roma senza quarto posto (che dà l'accesso ai preliminari di Champions League, con possibilità di intrioti certi in caso di qualificazione al tabellone a gironi, ndr) è una Roma che si compra a meno soldi e con i Sensi sotto schiaffo della piazza.

Meditate gente, meditate.... come diceva un grande italiano."

Grande Alex.
Io dall'anno scorso vado sostenedo che c'è l'interesse a screditare la Roma per farla scendere di valore...
è sempre stato così...
ricordo già quando ero piccola e succedevano le cose strane alla Centrale del Latte di Roma, e quando si parlava di privatizzare l'Enel e ci fu un incredibile e dannosissimo black-out...

La Roma vuole scoprire le carte:
Dopo giorni di smentite, conferme e comunicati, ora il silenzio. Si entra nella fase calda

"ROMA, 27 aprile - Silenzio. Quelli che se ne intendo­no di cose di economia, dicono che nel si­lenzio maturino gli affari più importanti. Sarà, ma certo che ieri, se non ci fosse sta­to l’ennesimo comunicato societario, sulla vicenda relativa al futuro del pacchetto di maggioranza della Roma, di novità ce ne sarebbero sta­te pochine, per non dire nessuna. Italpetroli e la Roma, dunque, hanno voluto preci­sare che ieri non erano pre­visti incontri con la contro­parte, così come oggi in agenda non c’è alcun faccia a faccia di legali o rappresentanti delle due parti. Detto che magari, nel terzo mil­lennio, non è poi così indispensabile in­contrarsi per comunicare ( fax, telefono, internet), non è da escludere che la tratta­tiva con i Flick e soci stia attraversando un momento di riflessione. Ma questo non toglie che ci sia, stia ancora in piedi e, pre­sto, possa arrivare al punto di non ritorno, in un senso o nell’altro. Da parte della Ro­ma, peraltro, si sta cercando anche di ca­pire meglio chi siano i componenti di que­sta cordata tedesco-svizzera-italiana che, da mesi, sta trattando l’acquisto del pac­chetto di maggioranza della società giallo­rossa, non volendo questi investitori pren­dere in considerazione, al­meno per ora, un ingresso come soci di minoranza (in­feriore al trenta per cento delle azioni). Di sicuro si sa chi è il so­cio tedesco, Volker Flick, in rappresentanza della soli­dissima famiglia tedesca. Quasi sicuro è anche il so­cio svizzero che sarebbe Vinicio Fioranel­li, il quale entrerebbe nell’affare con una quota tra il dieci e il quindici per cento, so­stenuto da una banca svizzera visto che l’impegno economico si aggirerebbe intor­no ai cinquanta milioni di euro che, alme­no ai nostri occhi, è una cifra che non si trova aprendo un cassetto della propria abitazione.

INCOGNITA DEL TERZO COMPONENTE - Il mistero, invece, rimane sul terzo componente, la parte italiana dell’af­fare che, peraltro, avrebbe un ruolo tra il trenta e il quaranta per cento. In questi giorni, a proposito, sono usciti una miria­de di nomi, alcuni plausibili, altri decisa­mente poco attendibili. Su tutto continua a vigilare e, soprattut­to, a lavorare Unicredit, cioè l’istituto bancario in gran parte creditore del de­bito di Italpetroli superiore ai trecentocinquanta milio­ni di euro. Ufficialmente, e non è certo una novità, Uni­credit non fa nessun tipo di pressione nei confronti del­la famiglia Sensi che, alme­no in questa fase, è assolutamente indi­pendente nel fare le sue scelte (si parla, tra l’altro, di un’imminente nuovo piano di rientro per i debiti, una parte dei quali non sono stati onorati il trentuno dicembre scorso quando è scaduta la prima rata del debito che era stato dilazionato in due an­ni e mezzo, rata finale alla fine del prossi­mo anno). Ma certo è difficile immaginare che i di­rigenti Unicredit stiano a braccia conser­te attendendo che questa vicenda si risol­va come è nei loro auspici, cioè con il rien­tro del debito."

...mi è giunta voce che possa essere CALTAGIRONE il che avrebbe senso visto l'affare "STADIO"...

si può dire che Unicredit non voglia metterci bocca? si può dire ma non è vero. O meglio, è vero che l'importante è il rientro (il debito cresce mediamente di circa il 10% annuo e quindi l'anno prossimo sarà di 330...) ma da che mondo è mondo il creditore è tenuto a considerare l'attendibilità e la solvibilità di chi si propone per il rientro che di sicuro sarà dilazionato nel tempo. Questo significa che alla fine senza il nulla osta di Unicredit non se ne farà nulla, il che equivale a dire che sarà Unicredit a indicare chi dovrà concludere l'affare o a sponsorizzarlo. Poi di qui si entra nei giochi della finanza da salotto e tutto viene deciso sui divani davanti a un buon tè inglese per darsi un tono tanto borghese. Maaa...i Caltagirone non entrerebbero forse mooooolto volentieri nell'affare della costruzione dello stadio?

Sebino Nela, intervenuto a Rete Sport, ha rivelato che le trattative per il passaggio della società giallorossa sarebbero molto avviate: "La società verrà ceduta al massimo tra dieci giorni e verrà rilevata da una cordata di imprenditori di diverse nazionalità"

bardamu ha scritto:si può dire che Unicredit non voglia metterci bocca? si può dire ma non è vero. O meglio, è vero che l'importante è il rientro (il debito cresce mediamente di circa il 10% annuo e quindi l'anno prossimo sarà di 330...) ma da che mondo è mondo il creditore è tenuto a considerare l'attendibilità e la solvibilità di chi si propone per il rientro che di sicuro sarà dilazionato nel tempo. Questo significa che alla fine senza il nulla osta di Unicredit non se ne farà nulla, il che equivale a dire che sarà Unicredit a indicare chi dovrà concludere l'affare o a sponsorizzarlo. Poi di qui si entra nei giochi della finanza da salotto e tutto viene deciso sui divani davanti a un buon tè inglese per darsi un tono tanto borghese. Maaa...i Caltagirone non entrerebbero forse mooooolto volentieri nell'affare della costruzione dello stadio?

Certo, è interesse di Unicredit cautelarsi ed assicurarsi che il compratore non scappi via avendo pagato solo una rata.
Oddio, ma i Caltagirone che voi sappiate sono gente per bene?
Ci terrebbero alla Roma o gli interesserebbe solo arricchirsi con lo stadio?
E Nela, in che rapporto è oggi con la Roma?
Ha un ruolo in società?

Nela non ha nessun tipo di rapporto con la società ecco il perchè delle sue parole mentre Caltagirone se non SBAGLIO dovrebbe essere il SUOCERO DI CASINI...ed ecco il perchè il mondo politico non commenta la possibile cessione della ASROMA...non essendo di roma non sò che NOMEA hanno

MMMìiii...
Siculo fu?
O il cognome inganna?

un imprenditore con le mani in politica....io non lo vedo di buon occhio

Mangh iei...
già con Ciarrapico, mammamia come stavamo combinati...

Ecco un'altra notizia-bufala che circola oggi:

ALESCIO: L´ANNUNCIO NON TARDERÀ TROPPO
Dal primo giorno in cui sono venuto a conoscenza del fatto che la A.S. Roma sarebbe stata ceduta, (19 aprile) ero sicuro che il ritardo con cui si sarebbero gettati sulla notizia tanti organi di informazione, aggiunto alla legittima voglia di sapere del popolo romanista, avrebbe generato quello che poi si sta verificando, un’infinità di “presunte” notizie, (e non è finita) di “supposizioni”, miste a speranze, e soprattutto di una voglia matta di stare sul pezzo. Se non fossi incappato nella fonte che io considero attendibile e autorevole, non sarei andato dietro al carrozzone di voci. Cuoredicalcio vi ha annunciato che la Roma stava passando di mano che era questione di giorni (28 aprile) poi ci hanno indotto a credere che gli equilibri della borsa avevano consigliato un annuncio a borsa dormiente (2 maggio). Ma anche se fosse dopo, se si trattasse di aspettare qualche giorno in più, cosa sarebbe rispetto alla notizia del passaggio di mano??!! Bene! In questi giorni non ho ritenuto aggiungere altro semplicemente perché non c’è altro. Le ricerche, le supposizioni, e le valutazioni che giornali, radio e tv stanno facendo da 8 giorni, noi di Cuoredicalcio abbiamo iniziato a farle 28 giorni fa, arrivando alle nostre conclusioni il 19 aprile. Francamente sapere ora, anche se sto lavorando per capire, se Spalletti o altri guideranno la nuova Roma, sapere se saranno coinvolti ex procuratori, ex giocatori della Roma, non mi sembra molto rilevante. Ora conta solo l’annuncio! Di una cosa mi sono convinto nelle ultime ore: la partecipazione o meno della A.S. Roma alla prossima edizione della Champions League non ha nessuna rilevanza, così come la disponibilità del Comune di Roma a far costruire uno Stadio di proprietà. Credo sappiano bene i “Nuovi”, che questa città (quella Giallorossa) vuole capire in fretta se deve stimolare Rosella Sensi a fare una grande squadra o brindare con “birra” ai “nuovi “ arrivati. Ribadisco: l’operazione mi è stata data per chiusa, e se non fosse così (e ne dubito) dovremo indagare sul perché. Ora non ci resta che aspettare e non credo molto………

Ma, scusate l'ignoranza, chi è Alescio?
Cmq, come potete notare, notizie, scoop e quant'altro non mancano...poveri i nostri cuori giallorossi a rischio d'infarto!

pensa che oggi, anche il Messaggero lo riportava, ho letto che oltre alla cordata svizzero-crucca-italiana (che a Unicredit non piacerebbe) si è fatto avanti un magnate egiziano, un certo Tamatz mi pare, in passato azionista di riferimento della Tamoil, un petroliere quindi (che piacerebbe a Unicredit) il quale sarebbe interessato addirittura all'acquisto della intera Italpetroli. Quest'ultimo però non piacerebbe ai Sensi perché non è un appassionato di calcio e quindi temono per la AsRoma. Ecco, fino a questo punto mi sembra che questa notizia meriti l'Oscar delle Bufale (addirittura per me supera il Tacopina dello scorso anno!).
Continuo a ripetere ciò di cui sono convintissimo: se passaggio ci sarà, noi lo sapremo solo quando sarà ufficiale e credo proprio che il nome del nuovo arrivato non l'avremo mai sentito prima. Il più delle volte funziona proprio così...

Si l'ho letto anche io...mi è venuta in mente la faccenda degli arabi dello scorso anno! Mah, secondo me, o i giornalisti stanno scrivendo la storia inventata da qualcuno mentre la AS Roma sta passando di mano ad innominati (come detto da bardamu), oppure la Roma non verrà mai ceduta...

Staremo a vedere.

Questo è quanto riposta "Il Messaggero" oggi in edicola:


Questione di prezzo e di serietà. E di bandiera. Se i tifosi giallorossi, sull’onda della trattativa annunciata dalla stessa Roma una settimana fa, sventolano a Trigoria quella tedesca, la banca che vanta un bel credito nei confronti della Italpetroli tira di nuovo fuori quella egiziana. Mettiamola così per riassumere quanto sta accadendo attorno alla famiglia Sensi.

Da una parte il lavoro dell’avvocato De Giovanni che vuole garanzie dalla cordata svizzero-tedesca, con sponda romana, per mettersi al tavolo della negoziazione in modo concreto; dall’altra la voglia di Unicredit di risolvere la grana Roma, puntando su un gruppo che sia affidabile e che possa anche intervenire a trecentosessanta gradi, cioè non limitandosi a investire solo sull’asset principale, la società di calcio, ma anche sugli altri, per primi i depositi di Civitavecchia.

Ecco due nomi per indicare i soggetti di questa storia che appassiona e al tempo stesso agita la tifoseria giallorossa: Volker Flick e Roger Tamraz. Più conosciuto il secondo, come magnate del petrolio e fondatore della Tamoil (attualmente non è più azionista di maggioranza e ha diversificato i suoi interessi).

Il finanziere egiziano (genitori libanesi, cittadinanza Usa e residenza francese) intende rilevare la Italpetroli, la holding di casa Sensi che controlla anche l’As Roma. Il pressing di UniCredit è soft, anche perché a decidere saranno sempre e comunque Rosella, Cristina e Silvia Sensi, ma se dalla banca deve partire un suggerimento, un consiglio o un’indicazione, di sicuro il nome sarebbe quello di Tamraz. Che ai primi di ottobre ha già visto personalmente le tre sorelle (due incontri) e che, come dicevamo, sta benissimo alla banca. L’egiziano, 68 anni, non è appassionato di calcio e proprio per questo la famiglia Sensi sarebbe stata freddina con lui.

Il ruolo di Unicredit nella vicenda, però, resta fondamentale: ieri il cda a Milano (potrebbe essere stata sfiorata la questione giallorossa), oggi l’assemblea a Roma (qualche azionista potrebbe chiedere aggiornamenti sulla negoziazione). A quanto pare la banca avrebbe chiesto, nei giorni scorsi, a Rosella Sensi e all’avvocato De Giovanni, quello più convinto dal gruppo Fioranelli, chiarezza sui possibili acquirenti della cordata svizzero tedesca. A UniCredit non sarebbero bastate le vaghe informazioni fornite dal legale della famiglia Sensi.

Ieri ennesimo comunicato della Compagnia Italpetroli per smentire parte dell’articolo de Il Messaggero di ieri (titolo: Cara Roma, troppo) sul prezzo informale che sarebbe stato fissato dalla famiglia Sensi per un’eventuale cessione della Roma: «...nessuna richiesta economica, né formalmente, né informalmente, è stata sottoposta ai soggetti che gli organi di stampa qualificano come attualmente interessati ad un investimento in A.S. Roma».

Ma non convince la seconda parte del comunicato in cui si precisa che «nessuna documentazione o informazione è stata messa a disposizione di alcun terzo e che non è in corso, né tantomeno è prevista alcuna attività di due diligence sulla società». E le verifiche e i contatti, come ammesso nei comunicati della scorsa settimana? Improvvisamente è come se non ci fossero più. Strano. Soprattutto per chi osserva da fuori. Tant’è vero che la Consob, già intervenuta in passato sollecitando chiarezza all’attuale proprietà e al suo legale, starebbe vagliando con la massima attenzione le mosse della società giallorossa. Visto che, al di là delle smentite di rito, la negoziazione comunque va avanti. Con gli up&down previsti e largamente annunciati.