intervista a pradè de "il romanista"

Il Romanista - «Il mancato acquisto di Milito è il mio più grande rimpianto. Lo avevamo in mano, poi decidemmo che come centravanti sarebbe stato sufficiente Totti e cambiammo strategia. E l’argentino finì al Genoa». Lo ammette con tutta franchezza Daniele Pradè in una lunga intervista a Rivista Romanista - oggi uscirà in edicola il numero di aprile - di cui ieri sono state diffuse alcune anticipazioni. Il diesse della Roma ammette l’errore, una strategia sbagliata, un’intuizione infelice. Per Pradè non è stato facile digerire un boccone reso ancora più amaro dalle due magnifiche stagioni italiane dell’argentino. Che fino al 2008 vestiva la casacca del Real Saragozza e che poi ha fatto felici genoani (26 gol in 32 presenze tra campionato e coppe) ed interisti (18 reti in 33 partite, e manca ancora una buona fetta di stagione). Ma conta l’onestà. Il mancato arrivo di Milito è ormai acqua passata. A Rivista Romanista Pradè racconta come è approdato alla corte della famiglia Sensi: «Alla Roma mi portò Lucchesi. Mi presentò Franco Sensi e la mia vita cambiò per sempre. Rosella è molto simile al padre. È esigente, grintosa, determinata, sempre presente. Le devo moltissimo». Non è una lusinga, è verità. Il rapporto con la famiglia Sensi si è cementato con il passare degli anni. Il conferimento a Gian Paolo Montali di quelli che, nei fatti, sono poteri di supervisione generale non ha compromesso la libertà di manovra di Pradè. Racconta il numero uno del mercato romanista: «Lavorare con Capello mi ha fatto crescere subito. Da lui ho imparato molto, anche ad archiviare ogni informazione sui giocatori visionati. Ora vedo almeno due dvd al giorno di calciatori. È una specie di scaramanzia, non lo faccio solo a Natale e a Capodanno. Tutti gli altri giorni dell’anno sì. Lavorare per la Roma è stato il coronamento di un sogno. Momenti brutti ce ne sono stati. Con Cassano arrivammo allo scontro fisico,Chivu, Mexes e Panucci si schierarono subito dalla mia parte». Pradè, poi, svela che «Totti per le cinque giornate di squalifica e Panucci per l’insubordinazione di Reggio Calabria sono stati quelli che hanno pagato le multe più salate». A Pradè si deve l’ingaggio di Spalletti, nel 2005: «È stata la mia prima scelta da dirigente. In ballo c’era anche Zeman, ma tutti abbiamo scelto Spalletti. Ogni scelta alla Roma è condivisa. Non c’è stato un solo calciatore acquistato senza il parere favorevole dell’allenatore. Con Spalletti il rapporto è finito come finisce un amore». Il diesse conferma che la Roma sapeva benissimo del viaggio a Londra del suo ex allenatore: «Il suo colloquio con Abramovich ci diede fastidio. L’unico rimpianto è che forse il rapporto andava interrotto prima». A fari spenti, Pradè continua a lavorare per il mercato estivo. «Mourinho ci ha fatto un bel complimento», dice nell’intervista. È una risposta elegante a una delle tante uscite ineleganti del portoghe- se. Che qualche tempo fa disse: «La Roma è una società furba. Nel momento del mercato sa piangere perché ha bisogno di un giocatore e non ha soldi. Poi, però, quando qualcuno vuole comprare un suo giocatore, dice di no». Pradè va oltre e dribbla le provocazioni, più che con furbizia, con intelligenza e savoir faire: «Stiamo molto attenti alle spese e sappiamo giocarci i nostri jolly. La bellezza della città funziona sempre. Solo con la moglie di Zè Roberto non funzionò». Ce ne faremo una ragione.

Mi pare che abbia ammesso anche gli errori... certo è che il mancato acquisto di Milito e l'acquisto di Baptista e Cicinho non si possono cancellare con la sola ammissione di errore.

che dire di prade meglio non dire nulla piu'

comunq io non sapevo sto fatto con cassano che e' arrivato allo scontro fisico

ha ammesso gli errori e questo è un merito...

ha sbagliato e ha azzeccato gli acquisti....bisogna anche dire che operare sul mercato con gli spicci non è mai facile (anche perchè lo sanno tutti in europa che la roma ha i soldi contati quando ce li ha)...

però gli acquisti di cicinho, in parte baptista, loria, artur sono veramente imperdonabili...

Questo è Pradè.
Non ha preso Milito ma poi sappiamo quanto ha speso per Baptista e Menez.
E soprattutto sappiamo come li ha presi, Baptista su "suggerimento " (eufemismo) di Bronzetti (con creste comprese...), e Menez quasi a fine mercato (quindi, siccome qualcuno a quel punto SI DOVEVA prendere, al prezzo imposto dai francesi).
Vogliamo dirla tutta? Corvino (che, a parte i titoli dell'epoca de il Romanista, non ragiona certo... COR VINO, ma è uno dei migliori ds in Italia) aveva già concluso l'affare Mutu alla Roma... forse sapendo che certi "vizietti" il rumeno non li aveva persi... forse per quello Pradè era (quasi) riuscito a prenderlo.
Poichè per il resto Pradè riesce a concludere affari importanti per lo più solo con il Real Madrid (via Bronzetti), ma sono più che altro affari PER il Real Madrid (Cicinho e Baptista), e con l'Inter (Chivu, Mancini, Burdisso elemosinato), e lì dipende dall'amicizia Sensi-Moratti.
Allora ditemi voi un ds del genere a che serve, oltre che guardarsi i dvd... mah!

pradè non è il mio ds dei sogni ovviamente però bisogna anche dire che ha fatto qualche buona/ottima operazione...

julio sergio a 0 è un'eccellente operazione...
doni a 0 è un'ottima operazione se a giugno riesci a venderlo per 5/6/7 milioni...
riise a 5 milioni è un'ottima operazione...
juan a 6 milioni è un'eccellente operazione...
taddei a 0 è un'ottima operazione...
menez a 10 milioni in prospettiva futura può essere un'ottima operazione...
toni in prestito è un'ottima operazione (se si pensa a quello che si poteva fare a gennaio con 0 euro)...
la cessione di mido a 7 milioni è un'ottima operazione...
le cessioni di chivu e mancini (entrambi in scadenza di contratto) a 30 milioni complessivi sono ottime operazioni...

poi ci sono tutti gli errori/orrori, ma non bisogna scordarsi delle cose fatte bene dal nostro ds...

Paolo89 ha scritto:ha ammesso gli errori e questo è un merito...

ha sbagliato e ha azzeccato gli acquisti....bisogna anche dire che operare sul mercato con gli spicci non è mai facile (anche perchè lo sanno tutti in europa che la roma ha i soldi contati quando ce li ha)...

però gli acquisti di cicinho, in parte baptista, loria, artur sono veramente imperdonabili...

Vabbè, almeno ci ha preso Menez, Toni, Riise, Burdisso, Motta. Qualcosa di buono l'ha fatta. Lavorare con gli spiccioli e con gli allenatori cocciuti non è facile.

Poi vabbè, ci sono pure quelli che A PAROLE e/o COI SOLDI CHE PIOVONO DAL CIELO porterebbero Messi a Roma

Paolo89 ha scritto:pradè non è il mio ds dei sogni ovviamente però bisogna anche dire che ha fatto qualche buona/ottima operazione...

julio sergio a 0 è un'eccellente operazione...
doni a 0 è un'ottima operazione se a giugno riesci a venderlo per 5/6/7 milioni...
riise a 5 milioni è un'ottima operazione...
juan a 6 milioni è un'eccellente operazione...
taddei a 0 è un'ottima operazione...
menez a 10 milioni in prospettiva futura può essere un'ottima operazione...
toni in prestito è un'ottima operazione (se si pensa a quello che si poteva fare a gennaio con 0 euro)...
la cessione di mido a 7 milioni è un'ottima operazione...
le cessioni di chivu e mancini (entrambi in scadenza di contratto) a 30 milioni complessivi sono ottime operazioni...

poi ci sono tutti gli errori/orrori, ma non bisogna scordarsi delle cose fatte bene dal nostro ds...

In definitiva non ha lavorato malissimo, appunto considerando che non ha i soldi di Moratti da spendere...

Io quello che ho sempre contestato a prade e' che non fa mai un acquisto scoperta a poco prezzo, cioe'
LAVEZZI PAGATO 5 MILIONI IN SUD AMERICA
PASTORE PAGATO 6 MILIONI IN SUD AMERICA

Questi sono i primi che mi vengono in mente, voglio dire e' vero che non ci sono tanti soldi, ma lui scoperte sud americane non ne fa , e in quella terra c'e' ne sono moltissimi di talenti giovani che in prospettiva futura possono diventare dei grandi, tra l'altro costano poco...

La differenza sostanziale è la piazza. A Napoli i giocatori vengono incitati, a Roma vengono etichettati.

Se Lavezzi fosse della Roma, a inizio anno sarebbe già stato rigettato dall'ambiente per quanto accaduto tra Lavezzi e la società. Invece i napoletani non lo fischiano quando prende il pallone (cosa che è accaduta a Mancini qualche anno fa e per motivazioni piu' o meno analoghe a quelle di Lavezzi), ma lo incitano.

lavezzi e' tipo maradona per i napoletani per intenderci....

pero' pure napoli e' una piazza difficile, appena le cose non girano ti ritrovi tutta la tifoseria contro, ti dico una cosa che non so se la sai, ad un giocatore del napoli adesso non ricordo quale, era un difensore che non stava andando molto bene gli ruppero l'auto, la presero a martellate, per farti capire...

però i napoletani stanno massacrando quagliarella...

ma mi sembra che non lo fischiano, pero' adesso vogliono denis titolare, ma non hanno tutti i torti sinceramente

ROMANISTANAPOLETANO89 ha scritto:ma mi sembra che non lo fischiano, pero' adesso vogliono denis titolare, ma non hanno tutti i torti sinceramente

io ho sentito un sacco di fischi per lui...mi sbaglierò...

I fischi quando uno sbaglia ci possono stare. A Roma si fischia un giocatore appena viene ripreso dalle telecamere.

horizon77 ha scritto:I fischi quando uno sbaglia ci possono stare. A Roma si fischia un giocatore appena viene ripreso dalle telecamere.