ITALIA-SERBIA anche l'Italia è colpevole

Maroni non hai evitato un fico secco NON dovevano manco entrare

Cerezo74 ha scritto:Maroni non hai evitato un fico secco NON dovevano manco entrare

Bravo, così la sinistra oggi presentava una mozione. Non c'è un filo di coerenza in questo paese.

quattrotretre ha scritto:

Cerezo74 ha scritto:Maroni non hai evitato un fico secco NON dovevano manco entrare

Bravo, così la sinistra oggi presentava una mozione. Non c'è un filo di coerenza in questo paese.

La sinistra? E dov'è la sinistra quì in Italia ?

Cmq, per chi non lo sapesse, in Serbia non esiste più la dogana, si può uscire ed entrare tranquillamente come noi possiamo andare in Francia senza dover mostrare alcun documento quando si passa il confine.
Quindi non vedo come si poteva evitare, da parte dell'Italia, che questi venissero fino a Genoa.
Al più è il loro governo, che già aveva individuato questi tizi negli attacchi al gay pride serbo di meterli in galera e non di lasciarli liberi di aggirarsi indisturbati per l'Europa.
Il tizio che hanno beccato non ha le fedina penale pulita eppure è in giro libero, come mai? Colpa di Totti o di Maroni?

quattrotretre ha scritto:

Cerezo74 ha scritto:Maroni non hai evitato un fico secco NON dovevano manco entrare

Bravo, così la sinistra oggi presentava una mozione. Non c'è un filo di coerenza in questo paese.

trecci ha scritto:Cmq, per chi non lo sapesse, in Serbia non esiste più la dogana, si può uscire ed entrare tranquillamente come noi possiamo andare in Francia senza dover mostrare alcun documento quando si passa il confine.
Quindi non vedo come si poteva evitare, da parte dell'Italia, che questi venissero fino a Genoa.
Al più è il loro governo, che già aveva individuato questi tizi negli attacchi al gay pride serbo di meterli in galera e non di lasciarli liberi di aggirarsi indisturbati per l'Europa.
Il tizio che hanno beccato non ha le fedina penale pulita eppure è in giro libero, come mai? Colpa di Totti o di Maroni?

Dal 01-01-2010 non esiste la dogana ma nella vecchia dogana ci sono sempre i finanzieri che controllano i documenti e possono fare anche perquisizioni personali e per chi non lo sapesse ognuno di noi può subire un controllo o una perquisizione,quì in Italia,in qualsiasi città e borgata.Dalla Polizia Serba è partito un fax hai loro colleghi Italiani,dicendo che i pulmann partiti dalla Serbia sono solo quattro e una decina di mini-bus e che tra i duemila tifosi Serbi c'erano 300/400 estremistri di destra.
A Genova i pulmann erano nove e i mini-bus il doppio.Da dove sono saltati fuori i quattro in più?
E sapendo che c'erano estremisti perchè non ci sono stati controlli?
Facile controllare la famigliola che va allo stadio e si ha timore di scontrarsi con chi sa il fatto suo come sono i delinquenti.
Patetico Maroni con :la Polizia ha evitato una strage :Ma fammi il piacere,Padano ladro e sciacallo.
Il Paese ospitante deve garantire lo spettacolo e salvaguardare l'incolumità delle persone;questo dice una legge dell'UEFA.
Vedrete che anche l'Italia sarà sanzionata.
COMUNQUE A COLPA E' DE TOTTI

l'Italia sarà sicuramente sanzionata.
Qualcuno è stato molto superficiale per non dire che ha dormito. Però non so se sia giusto attribuire una diretta responsabilità a Maroni. Certo lui è responsabile come capo del dicastero e quindi deve rispondere ma credo che, nel caso, siano altre le teste penzolanti...

Cerezo74 ha scritto:Maroni non hai evitato un fico secco NON dovevano manco entrare

Io il fico secco a Maroni gliel'avrei tirato pe' davero

claudio52 ha scritto:

quattrotretre ha scritto:

Cerezo74 ha scritto:Maroni non hai evitato un fico secco NON dovevano manco entrare

Bravo, così la sinistra oggi presentava una mozione. Non c'è un filo di coerenza in questo paese.

La sinistra? E dov'è la sinistra quì in Italia ?

Hai ragione, in effetti questi individui sono un'offesa anche per la sinistra, diciamo che sono formalmente la sinistra, anche se in realtà non si sa cosa siano.

quattrotretre ha scritto:

claudio52 ha scritto:

quattrotretre ha scritto:

Cerezo74 ha scritto:Maroni non hai evitato un fico secco NON dovevano manco entrare

Bravo, così la sinistra oggi presentava una mozione. Non c'è un filo di coerenza in questo paese.

La sinistra? E dov'è la sinistra quì in Italia ?

Hai ragione, in effetti questi individui sono un'offesa anche per la sinistra, diciamo che sono formalmente la sinistra, anche se in realtà non si sa cosa siano.

Precisamente sono dei leccaculo di professione,ricevispidendimensile e attaccatissimi alla poltrona.Il peggio del peggio.La Finocchiaro è l'esempio della sinistra moderna

Cerezo74 ha scritto:Maroni non hai evitato un fico secco NON dovevano manco entrare

Complimenti per l'avatar,non sapevo che sei amico di Ivan

In ogni caso se questo fosse un paese normale l'ordine pubblico dovrebbe essere garantito dal Prefetto (commissario governativo) e dal Questore. Questi rispondono al Ministero dell'Interno. Quest'ultimo risponde al Parlamento.
Bisognerebbe vedere come sono andate le cose. Se il Prefetto dice di non aver avuto sufficienti forze a disposizione è chiaro che la responsabilità ricadrebbe sul Ministro. Se invece si è trattato di un problema di coordinamento è chiaro che la responsabilità ricadrebbe su chi doveva occuparsi direttamente della faccenda e cioè Prefettura e Questura.
Dalle prime parole di Maroni pare che si siano comportati tutti correttamente. Vedremo cosa riferirà in parlamento.

bardamu ha scritto:In ogni caso se questo fosse un paese normale l'ordine pubblico dovrebbe essere garantito dal Prefetto (commissario governativo) e dal Questore. Questi rispondono al Ministero dell'Interno. Quest'ultimo risponde al Parlamento.
Bisognerebbe vedere come sono andate le cose. Se il Prefetto dice di non aver avuto sufficienti forze a disposizione è chiaro che la responsabilità ricadrebbe sul Ministro. Se invece si è trattato di un problema di coordinamento è chiaro che la responsabilità ricadrebbe su chi doveva occuparsi direttamente della faccenda e cioè Prefettura e Questura.
Dalle prime parole di Maroni pare che si siano comportati tutti correttamente. Vedremo cosa riferirà in parlamento.

Semplicemente...UN CASO ALL'ITALIANA

claudio52 ha scritto:

bardamu ha scritto:In ogni caso se questo fosse un paese normale l'ordine pubblico dovrebbe essere garantito dal Prefetto (commissario governativo) e dal Questore. Questi rispondono al Ministero dell'Interno. Quest'ultimo risponde al Parlamento.
Bisognerebbe vedere come sono andate le cose. Se il Prefetto dice di non aver avuto sufficienti forze a disposizione è chiaro che la responsabilità ricadrebbe sul Ministro. Se invece si è trattato di un problema di coordinamento è chiaro che la responsabilità ricadrebbe su chi doveva occuparsi direttamente della faccenda e cioè Prefettura e Questura.
Dalle prime parole di Maroni pare che si siano comportati tutti correttamente. Vedremo cosa riferirà in parlamento.

Semplicemente...UN CASO ALL'ITALIANA

... il prefetto era a cena a mangiare con la moglie e la scorta pagata da noi e non poteva mica lasciare il piatto con pasta al pesto alla genovese e la frittura mista scusa ??? Il Questore era preso in una importantissima riunione con tanto di partita di Bridge con amante al seguito, coca (cola?) ed amici d'infanzia, mentre il Sig Maroni suonava il sassofono dopo aver arrestato personalmente diversi latitanti del clan dei Casalesi (ma quanti minchia sono ?!?!?!) ... Oh, hanno anche loro una vita privata e porca trota!!!

Siete i solito cialtro-catto-negativo-comunisti-anarcoinsurrezionalisti-fancazzisti-invidiosisti e altri isti che ora non mi vengono perche' son stanco dopo la partita di c5!! Nessuno paghera', volemose bene su!

claudio52 ha scritto:

Cerezo74 ha scritto:Maroni non hai evitato un fico secco NON dovevano manco entrare

Complimenti per l'avatar,non sapevo che sei amico di Ivan

andiamo sempre a cena assieme tutti i venerdi'
ma credo che domani non ci sarà

claudio52 ha scritto:

Cerezo74 ha scritto:Maroni non hai evitato un fico secco NON dovevano manco entrare

Complimenti per l'avatar,non sapevo che sei amico di Ivan

No non è l'amico di Ivan, è proprio lui...

Sta rispondendo direttamente dal carcere

e sono, come si prevedeva, di attribuzione di piena responsabilità alle autorità serbe (fonte repubblica.it)
____________________________________________________________________
"Il messaggio che abbiamo ricevuto dall'Interpol di Belgrado - ha spiegato Maroni - parlava di cento tifosi che sarebbero partiti per Genova per assistere all'incontro di calcio, divisi in due gruppi. E si riservavano di comunicare ulteriori notizie nel caso fossero sopraggiunte".

Il capo del Viminale ha sottolineato che proprio questa nota delle autorità serbe "ha indotto la nostra polizia a considerarla una partita che si poteva gestire con le forze che abbiamo messo a disposizione. E' chiaro che se ci avessero detto arriva una banda di criminali ultras che potrebbero mettere a ferro e fuoco la citta, avremmo gestito in modo diverso. Quindi questa carenza di informazioni c'è stata. Detto questo le nostre forze dell'ordine si sono comportate nel migliore dei modi evitando la strage. Nessun appunto può essere fatto alla gestione dell'ordine pubblico fatta dal prefetto, dal questore e dalle forze di polizia. Solo grazie al loro sangue freddo non ci sono stati nè feriti, nè morti. E se la Uefa avesse adottato le misure che noi seguiamo in Italia per le partite di calcio, come la tessera del tifoso, certi episodi sarebbero sicuramente evitati. Le critiche del sindaco di Genova? Ci rido sopra, ho le spalle larghe".

MANGANELLI: "FALLE INFORMATIVE" - Dal canto suo, il capo della polizia Antonio Manganelli assicura che i rapporti con la polizia serba restano "ottimi" e attribuisce gli incidenti di Genova a "falle nel circuito informativo" tra Italia e Serbia. "Ci sono state evidenti falle nel circuito informativo tra i due Paesi e in proposito credo che alcune dichiarazioni che ho sentito nella giornata di ieri siano il frutto di notizie arrivate in forma incompleta o inesatta a chi le ha fatte proprie", afferma. Quindi il capo della polizia precisa che i 35 denunciati a piede libero "sono stati immediatamente espulsi con accompagnamento alla frontiera, perché ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica, con divieto di rientrare nel nostro Paese, pena l'arresto immediato, per il periodo di dieci anni" e che "la stessa sorte, espulsione immediata, toccherà ai 17 arrestati quando usciranno dal carcere".

ARRESTATI TIFOSI SERBI - La polizia serba ha arrestato 19 hooligans ritenuti responsabili dei gravi incidenti che martedì hanno fatto saltare la partita di Genova tra Italia e Serbia. Il ministero degli interni, Ivica Dacic, ha fatto sapere che gli arresti sono stati effettuati al confine durante i controlli sui pullman dei tifosi, partiti all'alba di ieri da Marassi dopo ore di scontri tra sostenitori serbi e polizia italiana. Gli incidenti di Genova hanno causato il ferimento di 14 tifosi e due agenti e l'arresto sul posto di 17 persone. "Finora 529 tifosi hanno fatto ritorno in patria - ha affermato Dacic ad una radio nazionale - 169 di loro sono già stati individuati dalla polizia".

BILANCIO INCIDENTI - E' di 45 persone denunciate a piede libero, tra cui 4 cittadini comunitari, 35 decreti di espulsione e 8 arresti il bilancio definitivo della notte di guerriglia all'esterno dello stadio Luigi Ferraris. Gli otto ultrà serbi arrestati, con ipotesi di reato che vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale al danneggiamento aggravato, dalla violazione delle norme di ordine pubblico al porto abusivo di oggetti atti a offendere, sono stati tutti trasferiti nelle carceri genovesi di Marassi e Pontedecimo in attesa delle udienze di convalida del fermo che, secondo fonti della questura, potrebbero svolgersi già oggi.

IVAN CHIEDE SCUSA- "Chiedo scusa all'Italia e agli italiani. Mai abbiamo pensato di danneggiare l'Italia che è un paese che mi piace molto. Non c'ero mai stato, ma è bellissimo. Non mi aspettavo che ci fossero problemi politici con l'Italia. Non credevo che la partita sarebbe stata sospesa e non ho nulla a che vedere col le tigri di Arkan". Lo ha detto stamani Ivan Bogdanov, il capo ultrà serbo "incappucciato" arrestato martedì notte, al suo avvocato di fiducia Gianfranco Pagano durante il colloquio sostenuto nel carcere genovese di Pontedecimo.
(14 ottobre 2010)
______________________________________________________________________________
è un paese normale L'Italia? sembra... in ogni caso per me continua a essere un paese anormale ma normalmente italiano. salvati capre e cavoli e la colpa è sempre degli altri. punto e a capo.

che aiutano a fare confusione... vabbè la bolla di sapone è già nell'aria chi la buca con lo spillo?
_______________________________________________________________________________
(fonte: repubblica.it)
La Serbia accusa
''Tutta colpa dell'Italia''
Il segretario della federcalcio serba: ''Organizzazione catastrofica, avevamo avvisato sulla possibilità di incidenti ma non abbiamo avuto risposta''. Abete critica Blatter: "Da lui mi aspettavo prima una riflessione sulla qualità della persona che ha diretto una partita dell'Italia al mondiale 2002...". Petrucci: "Nessuna responsabilità della nostra federazione"

ROMA - ''E' tutta colpa dell'Italia''. E' questa in sintesi la presa di posizione della federcalcio serba dopo gli incidenti di martedì allo stadio di Genova. A parlare, in un'intervista al quotidiano di Belgrado 'Vecernje Novosti', è il segretario generale Zoran Lakovic, secondo cui le autorità italiane erano state informate sui rischi di incidenti a Marassi. Lakovic definisce ''catastrofica'' l'organizzazione del match e spiega che adesso "gli italiani avranno difficoltà a spiegare le loro mancanze nell'organizzazione della partita". "In un incontro tecnico-organizzativo svoltosi alle 10 di martedì abbiamo informato la Federcalcio italiana e il delegato della partita sulla possibilità che accadesse quello che poi è effettivamente accaduto", ha detto. "Non avendo avuto alcuna risposta, alle 13 abbiamo ripetuto nuovamente dell'esistenza di un grande pericolo, anche perché gli hooligan erano già in città. Neanche a questo avviso è stata data risposta, abbiamo così fatto un ultimo ammonimento alle 18 telefonando al delegato Uefa per la sicurezza. Lo abbiamo trovato alle Isole Far Oer e abbiamo detto tutto a lui".

ABETE REPLICA A BLATTER - Le parole del presidente della Fifa, dopo quanto accaduto a Genova per colpa degli ultrà serbi (attualmente 10 quelli in stato di arresto sui 17 fermati martedì sera, 46 i denunciati e 138 identificati), non sono piaciute ai dirigenti dello sport italiano. Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, risponde in modo polemico a Joseph Blatter, numero uno della Fifa, secondo il quale in Inghilterra non sarebbe accaduto quanto visto nel capoluogo ligure. "Da Blatter ci attendevamo prima una riflessione sulla qualità della persona che ha diretto una partita dell'Italia al mondiale 2002 - sottolinea Abete a Fiumicino, dove oggi è in programma l'incontro fra i rappresentanti dei club e dell'Associazione italiana arbitri -. Sarebbe stato più opportuno, visto che ha determinato un trauma non leggero e nazionale. L'opinione pubblica e la federazione avrebbero gradito una riflessione sulle qualità morali di quell'arbitro". Il riferimento, nemmeno tanto implicito, è a Byron Moreno, l'arbitro ecuadoriano della celebre sfida Corea del Sud-Italia arrestato poche settimane fa all'aeroporto di New York dopo essere stato trovato in possesso di un elevato quantitativo di eroina.

MANCATO SCAMBIO DI INFORMAZIONI - Come già indicato dalle autorità politiche, il presidente federale ha ammesso che qualcosa non ha funzionato tra la federazione e la polizia serba in termini di scambio di informazioni. "Alcune situazioni non hanno funzionato all'interno del territorio serbo e nelle procedure tra la federazione e gli organi di pubblica sicurezza della Serbia - le parole di Abete -. E' stata una giornata molto triste perché nel centenario della nazionale per la prima volta è accaduta una situazione che nessuno avrebbe voluto vedere. Adesso è in atto un approfondimento su un doppio binario: da un lato che riguarda il rapporto tra i due governi e dall'altro su una situazione afferente l'area sportiva su cui noi, con grande serenità, abbiamo inviato all'Uefa il video della partita".
_________________________________________________________________________
praticamente Abete a chi lo critica risponde: sì però noi ci abbiamo avuto Moreno, uffa!
questa è la qualità dei nostri dirigenti nazionali...
mandasseamorireammazzato (©R.Brunetta)

giova77 ha scritto:

claudio52 ha scritto:

Cerezo74 ha scritto:Maroni non hai evitato un fico secco NON dovevano manco entrare

Complimenti per l'avatar,non sapevo che sei amico di Ivan

No non è l'amico di Ivan, è proprio lui...

Sta rispondendo direttamente dal carcere

bardamu ha scritto:e sono, come si prevedeva, di attribuzione di piena responsabilità alle autorità serbe (fonte repubblica.it)
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"Il messaggio che abbiamo ricevuto dall'Interpol di Belgrado - ha spiegato Maroni - parlava di cento tifosi che sarebbero partiti per Genova per assistere all'incontro di calcio, divisi in due gruppi. E si riservavano di comunicare ulteriori notizie nel caso fossero sopraggiunte".

Il capo del Viminale ha sottolineato che proprio questa nota delle autorità serbe "ha indotto la nostra polizia a considerarla una partita che si poteva gestire con le forze che abbiamo messo a disposizione. E' chiaro che se ci avessero detto arriva una banda di criminali ultras che potrebbero mettere a ferro e fuoco la citta, avremmo gestito in modo diverso. Quindi questa carenza di informazioni c'è stata. Detto questo le nostre forze dell'ordine si sono comportate nel migliore dei modi evitando la strage. Nessun appunto può essere fatto alla gestione dell'ordine pubblico fatta dal prefetto, dal questore e dalle forze di polizia. Solo grazie al loro sangue freddo non ci sono stati nè feriti, nè morti. E se la Uefa avesse adottato le misure che noi seguiamo in Italia per le partite di calcio, come la tessera del tifoso, certi episodi sarebbero sicuramente evitati. Le critiche del sindaco di Genova? Ci rido sopra, ho le spalle larghe".

MANGANELLI: "FALLE INFORMATIVE" - Dal canto suo, il capo della polizia Antonio Manganelli assicura che i rapporti con la polizia serba restano "ottimi" e attribuisce gli incidenti di Genova a "falle nel circuito informativo" tra Italia e Serbia. "Ci sono state evidenti falle nel circuito informativo tra i due Paesi e in proposito credo che alcune dichiarazioni che ho sentito nella giornata di ieri siano il frutto di notizie arrivate in forma incompleta o inesatta a chi le ha fatte proprie", afferma. Quindi il capo della polizia precisa che i 35 denunciati a piede libero "sono stati immediatamente espulsi con accompagnamento alla frontiera, perché ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica, con divieto di rientrare nel nostro Paese, pena l'arresto immediato, per il periodo di dieci anni" e che "la stessa sorte, espulsione immediata, toccherà ai 17 arrestati quando usciranno dal carcere".

ARRESTATI TIFOSI SERBI - La polizia serba ha arrestato 19 hooligans ritenuti responsabili dei gravi incidenti che martedì hanno fatto saltare la partita di Genova tra Italia e Serbia. Il ministero degli interni, Ivica Dacic, ha fatto sapere che gli arresti sono stati effettuati al confine durante i controlli sui pullman dei tifosi, partiti all'alba di ieri da Marassi dopo ore di scontri tra sostenitori serbi e polizia italiana. Gli incidenti di Genova hanno causato il ferimento di 14 tifosi e due agenti e l'arresto sul posto di 17 persone. "Finora 529 tifosi hanno fatto ritorno in patria - ha affermato Dacic ad una radio nazionale - 169 di loro sono già stati individuati dalla polizia".

BILANCIO INCIDENTI - E' di 45 persone denunciate a piede libero, tra cui 4 cittadini comunitari, 35 decreti di espulsione e 8 arresti il bilancio definitivo della notte di guerriglia all'esterno dello stadio Luigi Ferraris. Gli otto ultrà serbi arrestati, con ipotesi di reato che vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale al danneggiamento aggravato, dalla violazione delle norme di ordine pubblico al porto abusivo di oggetti atti a offendere, sono stati tutti trasferiti nelle carceri genovesi di Marassi e Pontedecimo in attesa delle udienze di convalida del fermo che, secondo fonti della questura, potrebbero svolgersi già oggi.

IVAN CHIEDE SCUSA- "Chiedo scusa all'Italia e agli italiani. Mai abbiamo pensato di danneggiare l'Italia che è un paese che mi piace molto. Non c'ero mai stato, ma è bellissimo. Non mi aspettavo che ci fossero problemi politici con l'Italia. Non credevo che la partita sarebbe stata sospesa e non ho nulla a che vedere col le tigri di Arkan". Lo ha detto stamani Ivan Bogdanov, il capo ultrà serbo "incappucciato" arrestato martedì notte, al suo avvocato di fiducia Gianfranco Pagano durante il colloquio sostenuto nel carcere genovese di Pontedecimo.
(14 ottobre 2010)
______________________________________________________________________________
è un paese normale L'Italia? sembra... in ogni caso per me continua a essere un paese anormale ma normalmente italiano. salvati capre e cavoli e la colpa è sempre degli altri. punto e a capo.

bardamu ha scritto:che aiutano a fare confusione... vabbè la bolla di sapone è già nell'aria chi la buca con lo spillo?
_______________________________________________________________________________
(fonte: repubblica.it)
La Serbia accusa
''Tutta colpa dell'Italia''
Il segretario della federcalcio serba: ''Organizzazione catastrofica, avevamo avvisato sulla possibilità di incidenti ma non abbiamo avuto risposta''. Abete critica Blatter: "Da lui mi aspettavo prima una riflessione sulla qualità della persona che ha diretto una partita dell'Italia al mondiale 2002...". Petrucci: "Nessuna responsabilità della nostra federazione"

ROMA - ''E' tutta colpa dell'Italia''. E' questa in sintesi la presa di posizione della federcalcio serba dopo gli incidenti di martedì allo stadio di Genova. A parlare, in un'intervista al quotidiano di Belgrado 'Vecernje Novosti', è il segretario generale Zoran Lakovic, secondo cui le autorità italiane erano state informate sui rischi di incidenti a Marassi. Lakovic definisce ''catastrofica'' l'organizzazione del match e spiega che adesso "gli italiani avranno difficoltà a spiegare le loro mancanze nell'organizzazione della partita". "In un incontro tecnico-organizzativo svoltosi alle 10 di martedì abbiamo informato la Federcalcio italiana e il delegato della partita sulla possibilità che accadesse quello che poi è effettivamente accaduto", ha detto. "Non avendo avuto alcuna risposta, alle 13 abbiamo ripetuto nuovamente dell'esistenza di un grande pericolo, anche perché gli hooligan erano già in città. Neanche a questo avviso è stata data risposta, abbiamo così fatto un ultimo ammonimento alle 18 telefonando al delegato Uefa per la sicurezza. Lo abbiamo trovato alle Isole Far Oer e abbiamo detto tutto a lui".

ABETE REPLICA A BLATTER - Le parole del presidente della Fifa, dopo quanto accaduto a Genova per colpa degli ultrà serbi (attualmente 10 quelli in stato di arresto sui 17 fermati martedì sera, 46 i denunciati e 138 identificati), non sono piaciute ai dirigenti dello sport italiano. Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, risponde in modo polemico a Joseph Blatter, numero uno della Fifa, secondo il quale in Inghilterra non sarebbe accaduto quanto visto nel capoluogo ligure. "Da Blatter ci attendevamo prima una riflessione sulla qualità della persona che ha diretto una partita dell'Italia al mondiale 2002 - sottolinea Abete a Fiumicino, dove oggi è in programma l'incontro fra i rappresentanti dei club e dell'Associazione italiana arbitri -. Sarebbe stato più opportuno, visto che ha determinato un trauma non leggero e nazionale. L'opinione pubblica e la federazione avrebbero gradito una riflessione sulle qualità morali di quell'arbitro". Il riferimento, nemmeno tanto implicito, è a Byron Moreno, l'arbitro ecuadoriano della celebre sfida Corea del Sud-Italia arrestato poche settimane fa all'aeroporto di New York dopo essere stato trovato in possesso di un elevato quantitativo di eroina.

MANCATO SCAMBIO DI INFORMAZIONI - Come già indicato dalle autorità politiche, il presidente federale ha ammesso che qualcosa non ha funzionato tra la federazione e la polizia serba in termini di scambio di informazioni. "Alcune situazioni non hanno funzionato all'interno del territorio serbo e nelle procedure tra la federazione e gli organi di pubblica sicurezza della Serbia - le parole di Abete -. E' stata una giornata molto triste perché nel centenario della nazionale per la prima volta è accaduta una situazione che nessuno avrebbe voluto vedere. Adesso è in atto un approfondimento su un doppio binario: da un lato che riguarda il rapporto tra i due governi e dall'altro su una situazione afferente l'area sportiva su cui noi, con grande serenità, abbiamo inviato all'Uefa il video della partita".
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praticamente Abete a chi lo critica risponde: sì però noi ci abbiamo avuto Moreno, uffa!
questa è la qualità dei nostri dirigenti nazionali...
mandasseamorireammazzato (R.Brunetta)

ma davvero quella è stata la risposta di Abete???
o è uno scherzo?

ti pare che abete sia anche capace di scherzare???

a me pare semplicemente un imbecille