conferenza stampa di ranieri

Saluterà tutti gli juventini con lo stesso piacere?
"Come sempre"

JUVENTUS-ROMA PROVA DI MATURITA'
"Non è la gara di domani che ci fa trovare la risposta giusta. Questo è un gruppo che per due volte è arrivato ad un soffio dallo scudetto. Questo significa che ha carattere, qualità e continuità. Noi dobbiamo giocare partita dopo partita perchè solo così psosiamo superare volta per volta gli ostacoli che ci si presentano davanti."

"Io non parlo di consacrazione. Io parlo di un grosso ostacolo. Una grossa squadra, una squadra forte, una società forte. Ci sarà un ostacolo e noi abbiamo voglia di superarlo. Questa è la voglia che ci deve animare. Poi gli esami nel calcio, come nella commedia di Eduardo, non finiscono mai. Per cui ce ne sarà un altro, poi ancora un altro e un altro ancora. E' questo il bello dello sport."

"La Roma non sta meglio della Juventus. La Juve sta davanti a noi e noi vogliamo fare di tutto per prenderla e superarla. Non sento mai quella rabbia in più, quella voglia in più. Io sò che devo affrontare una squadra e voglio vincere. Io voglio vincere, questo è quello che mi anima. Si può chiamare Juventus o in un altro modo. Ormai ne ho vissute tante di partite e quello che mi accompagna è la voglia di vincere sempre. Se poi ci riesco o non ci riesco questo è un altro discorso."

"Cosa temo della Juventus? Che è una grande squadra, formata da diversi campioni, da un buon gruppo di giocatori. E' una squadra che corre, che lotta, che si impegna alla morte e ha giocatori che possono risolvere la partita in ogni momento."

IL RUOLO DI MENEZ
"Menez si esprime bene ovunque. Lui ha la capacità di rompere la marcatura e di creare superiorità numerica. Ci vogliono questo tipo di giocatori nel calcio attuale, perchè i tatticismi bloccano molto i campioni e i giochi delle squadre. Quando hai un giocatore del genere, bisogna sfruttarlo bene. Io sono sempre in contatto con lui, perchè lui col suo fiuto, io col sano pragmatismo, decidiamo dove si deve posizionare. A volte mi arrabbio perchè mi viene troppo dietro. Però sta facendo molto bene e questo è importante, al di là di dove venga posizionato."

"Non è fragile fisicamente. Anche Totti che è molto più muscoloso ha sofferto lo stesso trauma alla spalla. Non centra. Lui è ancora un potenziale campione, ha dei numeri importantissimi e sta migliorando tantissimo. Per lui questo è un anno importantissimo e lo sa perchè gliel'ho detto ad inizio campionato."


SCELTE DI FORMAZIONE
"Un allenatore ha sempre delle idee in testa. Poi, come dico sempre, la sera prima della gara pondero bene tutto. Speriamo di ponderare bene anche questa volta."

La presenza in campo di Totti
"Ho deciso. Ma ve lo dico domani"

Le condizioni fisiche di Greco dopo i crampi con la Fiorentina
"Può affrontare tutta la partita, come tutti quelli che vengono. Poi sta a me vedere e decidere se far partite qualcuno dall'inzio o sostituirlo a seconda di come va la gara. Greco aveva fatto due ottime partite entrando, sia col Basilea che con l'altra squadra (la Lazio ndr), e ha fatto molto bene. Poi si è trovato a giocare una partita intera e, per quanto ti possa allenare, giocare tutta una partita è totalmente diverso. Ma tutti si allenano benissimo. Ha avuto i crampi con Fiorentina e domani non gli verranno."

ASSETTI OFENSIVI
La presenza in campo, contemporaneamente, di Menez Totti Borriello e Vucinic?
"Tutti insieme? E poi magari prendiamo due attaccanti della Primavera e li mettiamo dentro? Ci devono essere questi tipi di giocatori perchè abbiamo sempre detto che si doveva migliorare la rosa della squadra. Quando vuoi lottare per tre obiettivi tu devi avere non valide alternative, ma validi campioni. Poi a turno giocheranno a seconda del momento, di chi sta meglio. Bisogna accettare questo perchè le grandi squadre hanno grandi campioni."

"Naturalmente ogni campione ha le sue caratteristiche. Totti e Vucinic si conoscono da tanto tempo. Borriello l'altra sera ha fatto un movimento nell'ultima partita che Totti non si aspettava. Ma la forza dei campioni è che sanno giocare in sintonia e in breve tempo"

Non c'è sempre uno di troppo tra Totti-Vucinic e Borriello?
"No, non è uno di troppo. Bisogna sempre vedere i momenti e gli stati di forma di tutti"

LA GESTIONE DI TOTTI
E' difficile mandare Totti in panchina?
"Non è difficile, io cerco di fare il bene della Roma. Il difficile non è mandare in panchina Totti, ma non convocare Antunes, che si allena come un ossesso e ogni volta non lo convoco. Questo mi dispiace molto, perchè meriterebbe di venire. Con Totti non c'è una corsia preferenziale, o meglio, c'è nel senso che ci capiamo al volo. Ma quando giudico per il bene della Roma, giudico per il bene della Roma. Non mi sono mai pentito di aver mandato in panchina Totti. Dopo la partita è tutto facile. Sapesse quanto mi dispiace non aver giocato il numero dell'Enalotto dopo che è uscito. L'avrei indovinato. Giuro"

RANIERI SU AQUILANI
"Io volevo Aquilani quando stavo al Chelsea e aveva 16 anni. Così mettiamo le cose in fila. Aquilani è un giocatore splendido. Spero abbia finito la sfortuna degli infortuni perchè è veramente un campione eccezionale. Gli auguro tutto il bene di questo mondo."


RANIERI AFFRONTA DEL NERI
"Non ci deve essere voglia di rivalsa. Noi dobbiamo trovare le motivazioni dentro di noi, proprio perchè andiamo ad incontorare una grande squadra. Ma anche se fosse una piccola, sarebbe lo stesso. La forza di una squadra si vede quando vuole sempre. Ho detto che bisogna battere il ferro perchè è caldo, ma andiamo ad affrontare una squadra messa bene. Dobbiamo far bene, benissimo. Non dobbiamo sbagliare nulla perchè hanno campioni che possono risolvere la partita in ogni momento. Io li conosco bene quei campioni."

"E' un grande allenatore, ma non abbiamo questa motivazione di rivalsa. Affrontiamo una grande squadra, la motivazione c'è da sola. Dal punto di vista tecnico, le squadre di Del Neri giocano col 4-4-2, normale. Alcuni dicono sia scolastico, ma non è scolastico, è un 4-4-2."


TOTTI E DEL PIERO, DUE CAMPIONI CHE RANIERI HA ALLENATO
Facendo il gioco delle torri, chi butterebbe giù tra Totti e Del Piero?
"Essendo l'allenatore di Totti, che t'aspetti? Ma Sono due grandi campioni, me li terrei sulla torre tutti e due.

Differenze e similitudini tra i due
"Dovremmo stare qui tanto tempo. I campioni sono tutti differenti, tecnicamente, tatticamente e caratterialmente. Però hanno quel dono che pochi anno, quello di rendere le cose difficili di una facilità estrema. Fanno innamorare i loro tifosi e quelli delle altre squadre. E questo dono ce l'hanno pochi campioni"
"Il rapporto è stato sereno e tranquillo anche con Del Piero. Io sono molto chiaro fin dall'inizio. E' sbagliato dire questo. Io il rapporto non ce l'ho avuto solo con un giornale e col direttore di un giornale e con alcuni di loro. Ma 3/4 di quel giornale stavano con me. Ma non lo dico sennò magari poi.."

LE ALTALENE DEL CALCIO ITALIANO. PRIMA TUTTI CONTRO, POI TUTTI SUL CARRO
"Il bello del calcio è questo. Se ti abitui non hai più stimoli ed emozioni. E' giusto. In Italia vige questo e bisogna navigare in questo mare. Non mi ci abituerò mai, però questo è il bello e il difficile del calcio italiano."


DIFFERENZE RISPETTO ALL'ANNO SCORSO
"L'anno scorso sono subentrato perchè c'era una situazione che non andava più bene. Spalletti, che aveva fatto degli anni meravigliosi qui a Roma, aveva lasciato la squadra. Sono stato chiamato e si è ripartiti, con difficoltà ma con la disponibilità di tutta la squadra. Abbiamo fatto un buon campionato. Quest'anno volevamo iniziare da dove abbiamo lasciato ma non ci siamo riusciti. E' stato un grosso errore, da parte mia, da parte dei giocatori, da parte di tutti quanti.


LA TRANQUILLITA' DI RANIERI RISPETTO ALLE ULTIME CONFERENZE
"Credo che sia una sensazione sua. Dentro di me sono bello carico, sono grintoso e determinato. Lei non mi sembra stia qui tutte le volte, mi vede in televisione. E' una sensazione sua, le possono assicurare che sono bello carico."


I MOTIVI DELLA RINASCITA
"Credo che il motivo sia un pò tutto. Prima non riuscivamo fare gol ma ne prendevamo subito uno al primo errore. Il motivo della reazione è il fatto che non abbiamo voluto starci, abbiamo lottato. Quando le cose vanno male c'è chi si abbatte e chi si lascia sconfiggere. Questo gruppo invece non ci sta, vuole reagire, vuole lottare. E questo mi inorgoglisce molto"

Mi ha colpito su Menez quando ha detto :scegliamo insieme dove si deve collocare,il guaio è che mi sta troppo a sentire:
Allora io ho giocato al calcio e ho fatto il dirigente in molte squadre giovanili dilattentistiche dei Castelli.
Personalmente quando giocavo, sentivo il 50% di quello che diceva il Mister e le cose più belle mi sono uscite quando non lo ascoltavo.Ho avuto la riprova seguendo i ragazzi delle giovanili,Giovanissimi e allievi.Ho notato che se li carichi troppo mentalmente, non riescono a giocare;a volte gli consigliavo(di nascosto) di fare la giocata e per la miseria più d'una volta gli riusciva la giocata e come rosicava l'allenatore che veniva prima da me a esultare invece di andare prima del mister.A meno che il mister non sia Zeman,LUI insegna calcio ed è obbligatorio fare come dice lui.
p.s.
Gli allenatori delle squadre giovanili dilettantistiche,sono la maggior parte dei caproni e più del 50% di loro non ha mai giocato a pallone tutto vero