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Doping e antidoping - qualche piccolo passo

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Messaggio Da bardamu Mer 3 Lug 2013 - 11:27

(ANSA) - ROMA - Dalla stagione 2013/14 l'Uefa condurra' analisi del sangue in tutte le competizioni. E' entrata in vigore ieri la decisione presa lo scorso maggio, in occasione dell'Esecutivo di Londra. Finora prelievi di sangue erano stati eseguiti solo in occasione degli europei 2008 e '12. Le analisi verranno eseguiti gara e fuori gara, mentre ai giocatori potrebbero essere richiesti solo campioni d'urina, di sangue o entrambi.
_____________

Qualcosa comincia a muoversi. Anche se il mondo del calcio non verrà mai travolto da tsunami tipo ciclismo (il 18 luglio pubblicheranno i risultati dei test fatti dopo 15 anni su campioni di sangue di 44 atleti partecipanti al tour del 98 vinto da Pantani, tra cui appunto Marco al quale verrà tolta la vittoria post mortem - cosa si è disposti a fare per pulirsi l'anima, penseranno i vertici antidoping dell'UCI che per dieci anni hanno insabbiato le positività di Armstrong) spero si arrivi presto all'estensione a tutti i campionati nazionali fin dalle competizioni ufficiali dei settori giovanili, con l'introduzione del passaporto biologico a iniziare dai professionisti.
Fermo restando che il doping rimane non tanto un fatto di efficacia dei controlli, che pure come deterrente sono fondamentali, ma di cultura. Accanto a tutto ciò si finanzino progetti per far scuola nelle scuole.
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Messaggio Da Ospite Mer 3 Lug 2013 - 11:36

Tutto è buono e benedetto.

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Messaggio Da Framusician Mer 3 Lug 2013 - 13:01

E finalmente!
Doveva morire Borgonovo perché lo facessero?
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Messaggio Da Framusician Mer 3 Lug 2013 - 14:11

Ma vorrei capire una cosa: nel campione prelevato a Pantani ci sono tracce di prodotto dopante?
Ma dovrebbero farlo con i reperti di tutte le corse più importanti, perché detronizzare solo Pantani, pure dopo che è morto?
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Messaggio Da Framusician Mer 3 Lug 2013 - 14:20

Spero solo che il povero Marco ne esca pulito.
Non potrebbe neanche difendersi.
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Messaggio Da bardamu Mer 3 Lug 2013 - 17:12

La storia più o meno è questa: un'apposita commissione del senato francese sta indagando sui fatti del tour 1998, in pratica stanno ricontrollando i campioni di sangue con le tecniche di controllo odierne e il 18 luglio (peraltro il giorno in cui il tour farà l'Alpe d'Huez due volte) pubblicheranno i risultati su 44 atleti, tra cui Pantani che sicuramente risulterà positivo.
Il fatto che egli non possa difendersi - peraltro l'unico modo di difendersi sarebbe quello di chiedere le controanalisi che quasi al 100% dei casi confermano le analisi precedenti - è chiaramente una questione legale e di regolamento, ma per quel che mi pare di capire se c'è un controllo effettuato al fine di far chiarezza (com'è stato per Armstrong) la vittoria verrà tolta.
Diverso è il caso sia di Ulrich - che vinse nel '97 - e di Bjarne Rijs - che vinse nel '96 - i quali hanno confessato di aver fatto ricorso a pratiche dopanti, ma per i quali non ci sono le prove e quindi le vittorie per ora non sono state tolte.

E' comunque impensabile che Pantani non facesse ricorso al doping. Come ha detto qualche giorno fa Armstrong - che ha sempre dichiarato il contrario, ha corrotto i vertici dell'antidoping dell'UCI e ha emarginato tutti i colleghi che l'hanno attaccato riuscendo a farli fuori dal giro del ciclismo - lui si è dopato perché era d'uso comune farlo, si è dopato per vincere i tour perché senza doping i tour non si vincono. E per me ha detto finalmente una verità, anche se tutti si sono scandalizzati per questa sua uscita.
Oggi non so, le cose sono leggermente cambiate e il ciclismo sta facendo di tutto per riacquistare credibilità, comprese queste inchieste, anche abbastanza ipocritamente visto che sono stati gli stessi vertici in alcuni casi a chiudere non un occhio ma due.
Per me comunque queste cose possono servire ma fino a un certo punto. Possono indagare anche Indurain, Merx, Gimondi, Coppi, fino ad arrivare a Binda, ma nessuno potrà mai mettere in discussione il posto che i grandi campioni del passato si sono conquistati nel mondo del ciclismo. Quello che hanno rappresentato per i tifosi e per questo sport. Compreso Marco Pantani, di cui parlo da tifoso. Possono ribaltarlo nella tomba ma non potranno cancellare la sua leggenda e quello che durante gli anni novanta ha rappresentato per gli italiani e per il ciclismo.
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Messaggio Da Ospite Mer 3 Lug 2013 - 17:27

bardamu ha scritto:La storia più o meno è questa: un'apposita commissione del senato francese sta indagando sui fatti del tour 1998, in pratica stanno ricontrollando i campioni di sangue con le tecniche di controllo odierne e il 18 luglio (peraltro il giorno in cui il tour farà l'Alpe d'Huez due volte) pubblicheranno i risultati su 44 atleti, tra cui Pantani che sicuramente risulterà positivo.
Il fatto che egli non possa difendersi - peraltro l'unico modo di difendersi sarebbe quello di chiedere le controanalisi che quasi al 100% dei casi confermano le analisi precedenti - è chiaramente una questione legale e di regolamento, ma per quel che mi pare di capire se c'è un controllo effettuato al fine di far chiarezza (com'è stato per Armstrong) la vittoria verrà tolta.
Diverso è il caso sia di Ulrich - che vinse nel '97 - e di Bjarne Rijs - che vinse nel '96 - i quali hanno confessato di aver fatto ricorso a pratiche dopanti, ma per i quali non ci sono le prove e quindi le vittorie per ora non sono state tolte.

E' comunque impensabile che Pantani non facesse ricorso al doping. Come ha detto qualche giorno fa Armstrong - che ha sempre dichiarato il contrario, ha corrotto i vertici dell'antidoping dell'UCI e ha emarginato tutti i colleghi che l'hanno attaccato riuscendo a farli fuori dal giro del ciclismo - lui si è dopato perché era d'uso comune farlo, si è dopato per vincere i tour perché senza doping i tour non si vincono. E per me ha detto finalmente una verità, anche se tutti si sono scandalizzati per questa sua uscita.
Oggi non so, le cose sono leggermente cambiate e il ciclismo sta facendo di tutto per riacquistare credibilità, comprese queste inchieste, anche abbastanza ipocritamente visto che sono stati gli stessi vertici in alcuni casi a chiudere non un occhio ma due.
Per me comunque queste cose possono servire ma fino a un certo punto. Possono indagare anche Indurain, Merx, Gimondi, Coppi, fino ad arrivare a Binda, ma nessuno potrà mai mettere in discussione il posto che i grandi campioni del passato si sono conquistati nel mondo del ciclismo. Quello che hanno rappresentato per i tifosi e per questo sport. Compreso Marco Pantani, di cui parlo da tifoso. Possono ribaltarlo nella tomba ma non potranno cancellare la sua leggenda e quello che durante gli anni novanta ha rappresentato per gli italiani e per il ciclismo.

quoto all'inverosimile!!!!!!!!!!!! Grande Marco

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Messaggio Da Framusician Mer 3 Lug 2013 - 18:41

Anch 'io tifavo per Pantani, e mi dispiace un sacco per la sua vicenda.
Così come pensare che se non si fosse ucciso probabilmente oggi avrebbe vuotato il sacco e avrebbe conservato il titolo.
D'altra parte e' vero che si dopavano tutti, li sapevamo anche le sedie, si trattava di conoscere il modo di sfuggire ai sistemi antidoping dell'epoca.
Non avrebbero mai immaginato che un giorno si sarebbe potuto indagare in maniera retroattiva.
Ne' che la federazione avrebbe deciso di smettere di coprire il tutto.
Una cosa è certa: a me sarebbe piaciuto provare a praticare questo sport a livello agonistico , ma sapevo che ci si doveva dopare e quindi non ci ho mai provato.
La cosa mi fa ancora rabbia, però, perché io sono veloce e resistente e la cosa mi sarebbe piaciuta tanto.
Chissà quanti altri hanno pensato come me.
Loro invece hanno barato.
È vero che a parità di doping un campione resta tale, ma non è giusto che un brocco vada forte tanto da scoraggiare pure uno che voglia iniziare con qualche gara amatoriale.
È vero che loro hanno barato con i tifosi.
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Messaggio Da Ospite Mer 3 Lug 2013 - 19:10

Io non ho mai amato il ciclismo e a parte i risvolti umani, non riesco ad avere alcun trasporto emotivo.

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Messaggio Da Framusician Mer 3 Lug 2013 - 19:15

Invece io adoro andare in bici...
E se ti dico che mi hanno pure fregato la bici, pensa un po'...
Dal cortile della scuola.
Solo stata fessa io ad andarci in un giorno d'esame, quelli hanno avuto tutto il tempo per lavorarci.
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Messaggio Da Cerezo74 Mer 3 Lug 2013 - 20:38

quattrotretre ha scritto:Io non ho mai amato il ciclismo e a parte i risvolti umani, non riesco ad avere alcun trasporto emotivo.
effettivamente il ciclismo visto in tv non è molto divertente

il ciclismo bisogna pedalarlo per capirlo Doping e antidoping - qualche piccolo passo Emotic12 Doping e antidoping - qualche piccolo passo Bici12


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Messaggio Da Ospite Mer 3 Lug 2013 - 20:40

Cerezo74 ha scritto:
quattrotretre ha scritto:Io non ho mai amato il ciclismo e a parte i risvolti umani, non riesco ad avere alcun trasporto emotivo.
effettivamente il ciclismo visto in tv non è molto divertente

Mi piace la bici, anche se non la prendo da tempo, però in tv è una roba inguardabile.

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Messaggio Da bardamu Mer 3 Lug 2013 - 20:55

quattrotretre ha scritto:
Cerezo74 ha scritto:
quattrotretre ha scritto:Io non ho mai amato il ciclismo e a parte i risvolti umani, non riesco ad avere alcun trasporto emotivo.
effettivamente il ciclismo visto in tv non è molto divertente

Mi piace la bici, anche se non la prendo da tempo, però in tv è una roba inguardabile.

Dipende da come lo segui, quali conoscenze hai dello sport. Vi assicuro che le corse vanno molto oltre le noiose immagini che per un "non esperto" si vedono in tivvù. Per esempio le tattiche e i giochi di squadra sono qualcosa di molto raffinato e sottile e in un gruppo di quasi duecento persone e 18-20 squadre che gareggiano se ne vedono ogni giorno di tutti i colori. Poi c'è la consapevolezza del gesto atletico e della fatica che puoi capire solo se hai fatto un po' di bici. Una salita del 10-15%, una discesa tecnica con pieghe che si vedono solo nel motociclismo o una in cui si superano gli ottanta orari, fare i 50 orari in pianura, o le volate di gruppo dove i primi toccano i settanta orari... sono robe da pazzi, non per gente normale. Poi ci sono le storie, le avventure, le fughe, le imprese e tantissimi appassionati sul percorso che rendono tutto una grande festa.
Naturalmente mi rendo conto che per chi non è appassionato e ama questo sport la visione risulti estremamente noiosa.
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Messaggio Da Cerezo74 Mer 3 Lug 2013 - 21:11

bardamu ha scritto:
quattrotretre ha scritto:
Cerezo74 ha scritto:
quattrotretre ha scritto:Io non ho mai amato il ciclismo e a parte i risvolti umani, non riesco ad avere alcun trasporto emotivo.
effettivamente il ciclismo visto in tv non è molto divertente

Mi piace la bici, anche se non la prendo da tempo, però in tv è una roba inguardabile.

Dipende da come lo segui, quali conoscenze hai dello sport. Vi assicuro che le corse vanno molto oltre le noiose immagini che per un "non esperto" si vedono in tivvù. Per esempio le tattiche e i giochi di squadra sono qualcosa di molto raffinato e sottile e in un gruppo di quasi duecento persone e 18-20 squadre che gareggiano se ne vedono ogni giorno di tutti i colori. Poi c'è la consapevolezza del gesto atletico e della fatica che puoi capire solo se hai fatto un po' di bici. Una salita del 10-15%, una discesa tecnica con pieghe che si vedono solo nel motociclismo o una in cui si superano gli ottanta orari, fare i 50 orari in pianura, o le volate di gruppo dove i primi toccano i settanta orari... sono robe da pazzi, non per gente normale. Poi ci sono le storie, le avventure, le fughe, le imprese e tantissimi appassionati sul percorso che rendono tutto una grande festa.
Naturalmente mi rendo conto che per chi non è appassionato e ama questo sport la visione risulti estremamente noiosa.

Beh a voler ben guardare non è che il tennis o la pallavolo siano particolarmente più divertenti del ciclismo
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Messaggio Da Framusician Gio 4 Lug 2013 - 8:55

I due sport da sempre vietati ai pianisti...
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Messaggio Da Ospite Lun 15 Lug 2013 - 10:30

Terremoto nel mondo dell'atletica: lo sprinter Usa Tyson Gay, campione del mondo a Osaka 2007 e primatista mondiale stagionale dei 100 metri (9'75) e cinque velocisti giamaicani, tra cui Asafa Powell, già recordman in passato, sono risultato positivi a un controllo antidoping e per questo motivo non dovrebbero partecipare ai Mondiali di Mosca.

ARRESTATO IL TRAINER DI POWELL - La polizia italiana ha arrestato un preparatore fisico di Asafa Powell, che negli ultimi tempi ha sempre vissuto accanto allo sprinter giamaicano e gli avrebbe fornito gli integratori alimentari per i quali è risultato positivo all'antidoping. Il trainer, di cui non è stata resa nota l'identità, sarebbe stato arrestato a Lignano Sabbiadoro, in Italia, dove Asafa Powell si trova in questi giorni. Il giamaicano anche in passato si è spesso allenato nella località marittima del Friuli Venezia Giulia, dove alloggia all'hotel «Fra i Pini» e dove lunedì, con gli altri del gruppo giamaicano, avrebbe dovuto prendere parte a una cena di solidarietà in un ristorante di Riviera.

IN LACRIME - Il primo caso a venire alla luce è stato quello di Tyson Gay che, in lacrime, ha dichiarato la sua positività in una conferenza stampa. L'atleta non ha voluto rilevare la sostanza proibita trovata nelle analisi, ma ha detto che la positività gli è stata notificata venerdì dall'Agenzia Antidoping degli Stati Uniti dopo un test effettuato lontano dalle gare lo scorso 16 maggio. Gay ha diritto all'analisi del campione 'B', prima che la positività sia accertata in maniera definitiva. Parlando al telefono da Amsterdam, il 30enne Gay singhiozzando si è limitato a commentare: «Non credo si tratti di un sabotaggio. Mi sono fidato di qualcuno e sono stato tradito».

POWELL E GLI ALTRI 4 - Poi è stato il turno di Asafa Powell, uno dei cinque atleti giamaicani selezionati per i Mondiali di Mosca che sono infatti risultati positivi a un controllo effettuato a fine giugno. La positività di questi 5 atleti è stata confermata dal direttore dell'Agenzia Nazionale Antidoping giamaicana (Jadco) Herb Elliott, che ha aggiunto di essere in attesa del risultato delle controanalisi. Nella lista ci sono i due ori olimpici della 4x100 Asafa Powell e Nesta Carter e la velocista Sheron Simpson, oltre a due lanciatori.

«TOTALMENTE DEVASTATO» - Anche Asafa Powell, come Sheron Simpson, è risultato positivo all'antidoping durante i campionati giamaicani a causa di uno stimolante, l'oxilofrine, «che dalle autorità sportive è considerato una sostanza proibita». Lo ha rivelato lui stesso in una nota scritta in cui fa sapere di essere «totalmente devastato» dalla notizia che lo ha visto protagonista suo malgrado. «Sono distrutto - aggiunge l'ex recordman mondiale dei 100 - e professionalmente parlando ciò che mi è stato comunicato mi toglierà ogni possibilità di far parte della squadra della Giamaica che prenderà parte ai Mondiali di Mosca». «Ma su un punto voglio essere chiaro - aggiunge Powell -, nel dire alla mia famiglia, ai miei amici e ai miei tifosi sparsi nel mondo che non ho mai preso intenzionalmente integratori sospetti o sostanze proibite dai regolamenti. Non sono adesso, e non sono mai stato, uno che bara». «Ora accetterò le conseguenze di ciò che mi è successo - dice ancora -, ma dopotutto c'è sempre un solo Asafa Powell. La mia colpa non è stata di aver fatto ricorso a trucchi ma di non essere stato abbastanza vigile. Voglio ribadire che, nel corso della mia carriera, non ho mai preso delle sostanze che potessero migliorare artificialmente le mie prestazioni»

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Messaggio Da Ospite Lun 15 Lug 2013 - 12:54

A vergogna aggiungiamo vergogna. Spero che il progresso contro il doping diventi tale da creare una sorta di metal detector per il doping, gli atleti entrano in campo e... davnti a tutti... sotto i fischi... "Prego, ci sengua e non opponga resistenza". Ora alle olimpiadi vedremo Bolt contro il solo cronometro.

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Messaggio Da bardamu Lun 15 Lug 2013 - 14:22

finché non beccano anche lui...
non mi stancherò mai di dire che il segnale più importante sono le prestazioni (vedi per esempio Froome ieri al Tour sul Mont Ventoux).
Il mondo dello sport è ormai un pianeta di ipocriti. Tutti sanno, immaginano qualcosa e cioè che tutti si aiutano, e poi si scandalizzano quando vengono scoperti. La deterrenza, la tecnologia, i regolamenti sono importanti ma da soli non bastano. Il doping è figlio della sotto cultura del trionfo e della sconfitta, cose che con lo sport e le regole decoubertiane hanno poco a che fare. La prima cosa è agire a livello culturale partendo dalle scuole.
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Messaggio Da Framusician Lun 15 Lug 2013 - 14:25

Adesso vediamo se uno di questi si fa uscire qualcosa.
Curioso che vengano ad allenarsi in Italia, sinceramente mi da un po' fastidio.
Ci sono motivi climatici o da noi si sentivano più "tranquilli"?
Bolt speriamo resti immune, mi sta simpatico.
Ancora di più da quando l'ho sentito dire "Io non sono forte come Mennea".
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Messaggio Da bardamu Lun 15 Lug 2013 - 14:40

Ma la guardiamo in faccia la realtà? Abbiamo ben presente cosa significhino certe prestazioni? Qui non è questione di Italia Usa o Spagna, di simpatia, di onestà o chissà cos'altro. E' questione che chi fa i cento piani a quaranta all'ora, o scala 15 km di Ventoux in 47 minuti a 20 all'ora, o gioca 65 partite di calcio all'anno e 18 tornei di tennis, probabilmente deve aiutarsi per farlo, perché tutto ciò non è "umano".
Qual è la difficoltà di accettare questa verità? La credibilità dello sport è un concetto che ormai si lega essenzialmente all'intoccabilità dei giri d'affari miliardari che lo interessano. Gli addetti ai lavori lo sanno e fanno finta che sia tutto pulito, per paura che crolli tutto. E lo sanno anche gli atleti che si sorbiscono il rischio di diventare degli appestati e vivere il resto della loro vita col marchio d'infamia pur di mantenere in piedi questo mega circolo che li sta divorando. Sono immersi in un meccanismo dal quale non possono evadere, non sono ammessi eroi, ti distruggerebbero dopo un secondo i tuoi stessi colleghi. Sono patti taciti che vanno rispettati affinché tutto si regga in piedi. Io mi meraviglio della meraviglia, delle lacrime, delle pantomime, di questa squallidissima ipocrisia.
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Messaggio Da Framusician Lun 15 Lug 2013 - 14:42

Certo, anche per me non è umano.
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Messaggio Da Framusician Lun 15 Lug 2013 - 14:55

Ah, oggi e' 15.
Devono comunicare i risultati delle analisi dei vecchi campioni del Tour del '98.
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Messaggio Da Ospite Lun 15 Lug 2013 - 15:12

bardamu ha scritto:Ma la guardiamo in faccia la realtà? Abbiamo ben presente cosa significhino certe prestazioni? Qui non è questione di Italia Usa o Spagna, di simpatia, di onestà o chissà cos'altro. E' questione che chi fa i cento piani a quaranta all'ora, o scala 15 km di Ventoux in 47 minuti a 20 all'ora, o gioca 65 partite di calcio all'anno e 18 tornei di tennis, probabilmente deve aiutarsi per farlo, perché tutto ciò non è "umano".
Qual è la difficoltà di accettare questa verità? La credibilità dello sport è un concetto che ormai si lega essenzialmente all'intoccabilità dei giri d'affari miliardari che lo interessano. Gli addetti ai lavori lo sanno e fanno finta che sia tutto pulito, per paura che crolli tutto. E lo sanno anche gli atleti che si sorbiscono il rischio di diventare degli appestati e vivere il resto della loro vita col marchio d'infamia pur di mantenere in piedi questo mega circolo che li sta divorando. Sono immersi in un meccanismo dal quale non possono evadere, non sono ammessi eroi, ti distruggerebbero dopo un secondo i tuoi stessi colleghi. Sono patti taciti che vanno rispettati affinché tutto si regga in piedi. Io mi meraviglio della meraviglia, delle lacrime, delle pantomime, di questa squallidissima ipocrisia.

Condivido il tuo pensiero, ma voglio continuare a pensare che qualcosa di "pulito" ci sia rimasto. Non potrei mai credere ad un Totti dopato, mi crollerebbe il mondo addosso. Secondo me ci sono sport (ciclismo ed atletica su tutti, in generale gli sport individuali) dove si è obbligati a farne uso per emergere ad alti livelli, altri invece come calcio o basket (sport di squadra) dove credo ci sia meno bisogno.

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Doping e antidoping - qualche piccolo passo Empty Re: Doping e antidoping - qualche piccolo passo

Messaggio Da Framusician Lun 15 Lug 2013 - 19:11

Hanno rinviato la pubblicazione dei nomi dei dopati del Tour '98, ho letto al 21 o al 24 (fonti diverse).
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Messaggio Da bardamu Lun 15 Lug 2013 - 23:11

veramente dovevano essere il 18. In ogni caso Pantani sarà dichiarato positivo ma nessuna misura di restrizione sarà presa nei confronti del tour vinto nel '98. Non è certo questo che cambia le condizioni della lotta al doping. Ieri Froome ha giusto battuto il record di un ex dopato (Armstrong) che a sua volta aveva battuto il record di un altro dopato (Pantani) scalando una montagna simbolo dove nel 1967 Simpson perse la vita dopo aver avuto un collasso cardiaco causato dall'assunzione di anfetamine, dal caldo e dalla sua testardaggine a continuare nonostante avesse già avuto due crisi respiratorie. E' di questo che dovrebbero preoccuparsi, delle prestazioni. Ma purtroppo più di 3 controlli in ventiquattrore a Froome non possono fare. Questa è la tecnologia e questi sono i regolamenti.
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